Lamezia, "Il caleidoscopio dell’anima" il 28 dicembre inaugurazione mostra dedicata ad Adele Bruno

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Lamezia Terme - Dal 28 dicembre al 30 saranno esposte le opere di Dora Anna Rocca all’Istituto tecnico settore tecnologico di Lamezia Terme e mercoledì 28 alle 17:30 in occasione della presentazione del volume e della contemporanea apertura dell’esposizione di tele della Rocca, dedicata alla giovane ventisettenne lametina Adele Bruno, l’artista alla presenza del Sindaco della città Paolo Mascaro e del vescovo emerito S. E. Monsignor Vincenzo Rimedio, farà dono di una tela da lei realizzata in ricordo della giovane, ai suoi familiari. Dopo i saluti della Dirigente scolastica Patrizia Costanzo e del Sindaco Paolo Mascaro interverranno il docente di storia dell’arte Francesco Volpe, l’artista Maurizio Carnevali, l’avvocata Angela Davoli Presidente del Comitato pari opportunità dell’Ordine degli avvocati di Lamezia Terme. Le conclusioni saranno affidate all’autrice. Ad allietare la serata le letture di alcuni pensieri tratti dal libro Il caleidoscopio dell’anima, della Rocca, da parte del dottor Giancarlo Davoli. La mostra resterà aperta al pubblico nella giornate del 29 Dicembre dalle 9 alle 14 e del 30 dalle 9 alle 12.

Esposizione di opere dipinte con tecnica ad olio e pensieri e sensazioni immortalati su tela e rappresentati in un libro dal titolo Il caleidoscopio dell’anima Galassia arte editore. Si tratta non solo dell’ultimo lavoro della lametina Dora Anna Rocca, docente, giornalista e scrittrice ma anche dell’evoluzione nel tempo di una modalità di comunicazione ritenuta dalla stessa: “Efficace per esprimere qualcosa che oggi è più che mai sfuggente, ossia l’essenzialità dell’essere. Oggi nell’era della globalizzazione l’apparenza domina sull’essenza, eppure in tale epoca più che mai è necessario evitare l’approccio superficiale alle situazioni cogliendo la ricchezza di sfumature che la vita ci presenta. L’arte in tal senso riesce a farlo. L’arte dunque come forma di comunicazione”.

La storia di Adele

Ricordiamo che Adele, è stata barbaramente uccisa il 30 ottobre del 2011 dal fidanzato, l’uomo che aveva amato e che diceva di amarla. La ragazza anche se per un breve periodo frequentò il corso serale dell’istituto ex geometra. La Rocca ha voluto dedicare questa esposizione in memoria della giovane perché possa essere inviato un messaggio a tutte quelle donne che vivono una situazione sentimentale difficile e che vogliono chiudere una storia senza futuro, perché come la storia di Adele e di tante altre donne dimostrano alla fine di una storia è fondamentale evitare di incontrare l’ormai ex partner da sole poiché quell’appuntamento potrebbe essere fatale.

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