Lamezia, inaugurata la mostra di Leonardo Corina: “L’indagatore della materia” - VIDEO

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Lamezia Terme – È stata inaugurata nella Galleria Arte antica e Design in piazza San Giovanni la mostra, che dal 16 novembre fino al 30 dicembre, permetterà di ammirare le opere dell’artista Leonardo Corina. Scultore “indagatore della materia”, il calabrese Corina proviene dai circuiti Accademici di Roma. La curatrice della mostra Adele Paola, che ha aperto questo spazio espositivo nel 2005 con il desiderio di avvicinarsi all’arte, propone - dopo l’esperienza con M’horò e Pellegrino - un altro artista meritevole di attenzione e studio. Un artista che, attraverso l’uso di più materiali - pietra, bronzo, marmo, legno, ottone, alluminio - riesce a concretizzare la sua idea di arte e a trasferire al fruitore il messaggio insito in essa. Adele Paola a proposito di Corina spiega che: “ Credo che le sue opere colpiscono la retina, il cervello con dei flash che vanno ad illuminare gli spazi più profondi della nostra percezione - e precisa - le persone oggi non vanno a ricercare la bellezza ma sono in grado di riconoscerla ed apprezzarla quando la incontrano e credo che le opere di Leonardo Corina saranno davvero apprezzate”.

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Presente in galleria l’artista in persona, che osserva quasi come se le avesse viste per la prima volta, le proprie opere e ammette: “Se dovessi definire qual è la mia linea, non saprei definirla da questo punto di vista, quello che so per certo che amo moltissimo indagare i materiali, uso tanti materiali dal filo di rame e bronzo, passando per l’ottone al legno e marmo, quello che poi realizzo in volume nelle sculture è un discorso molto più figurativo, mentre per i quadri il figurativo sfuma in figure astratte o senza forma - e per quanto riguarda invece i suoi maestri o a chi si è ispirato precisa - mi ispiro a ciò che mi accade nella vita, da quello che vivo quotidianamente e dalle persone che incontro, alcune lasciano una traccia, e questa traccia si trasforma in qualcosa d’arte - continua Corina - non ho avuto un Maestro preciso, però ho avuto tanti maestri che mi hanno, ognuno, insegnato qualcosa, potrei citare i maestri virtuali - quelli che non esistono più - a cui mi sono riferito durante la crescita come Leonardo e Michelangelo, ho una forte passione per Klimt, Magritte oppure De Chirico”. Quello che invece non appassiona Corina è il concetto di ripetitività dell’arte, infatti, precisa: “Sono un fermo sostenitore - ammette - dell’opera unica, questo credo che sia un concetto importante che, nell’epoca dell’industrializzazione, si è perso, perché l’arte ha fatto molto per l’industria, ma non so cosa abbia davvero fatto l’industria per l’arte - e ancora - la riproduzione seriale delle opere ha deviato il concetto dell’unicità dell’opera d’arte, perché le grandi opere d’arte sono uniche non sono decine”.

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Unicità dell’opera d’arte e amore per i materiali, sono queste le due componenti importanti del pensiero di Corina, che si trasformano poi nelle sue sculture in movimenti o staticità delle diverse figure rappresentate. L’artista e critico d’arte Jeanfrancois Pugliese fa un’analisi attenta e filosofica dell’opera di Corina e racconta quelli che saranno i prossimi appuntamenti con l’arte di Leonardo Corina: “I materiali utilizzati dal Maestro Corina sono indispensabili per conformare il suo travaille - e di fatto - la pietra, il bronzo, i legni, l’alluminio, l’ottone e tanti altri ancora sono scelti dall’artista per costruire le basi concretizzanti della sua ricerca artistica. Leonardo Corina - spiega - non utilizza la materia come uno strumento privilegiato per trasferire le sue idee teoriche inerenti alle formazioni di questo mondo, ma al contrario la sua scultura è finalizzata unicamente a se stessa, e si impone in tutta la sua valenza ontologica attraverso il suo aspetto deformante - per quanto riguarda invece le prossime mostre di Corina - l’artista possiede all’interno del suo curriculum tantissime mostre, dopo Lamezia verrà presentato all’arte expo di Cosenza al Chiostro di San Domenico, oltre a questo dopo Cosenza porteremo lo scultore a Bruxelles, con l’intento di fargli fare un tour in giro per le città europee”.

A.B.

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