Lamezia, inaugurata Unità operativa complessa di Riabilitazione al polo Integrato Inail - VIDEO

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Lamezia Terme – “Si chiude un cantiere che è rimasto aperto per circa vent’anni”. Dopo il taglio del nastro, avvenuto lo scorso 15 gennaio, al Centro protesi Inail di Lamezia, commenta così il direttore generale dell’Asp Giuseppe Perri, l’inaugurazione dell’Unità operativa complessa di Riabilitazione, struttura che rappresenta un altro tassello del Polo integrato tra l'Asp di Catanzaro e l'Inail, e che fornirà prestazioni protesiche e riabilitative per i cittadini del territorio, sia infortunati sul lavoro sia assistiti dal Servizio sanitario regionale.

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“Una offerta più moderna ed efficiente”, ha continuato Perri, spiegando nel dettaglio le funzionalità e le possibilità della neonata struttura che, secondo il direttore generale “non sarà un centro solo aziendale, ma si pone al servizio di tutta la regione, e non solo”.

Due i tipi di setting assistenziale: la riabilitazione intensiva di tipo ospedaliero, destinata ad un paziente che esce da un intervento e il reparto di riabilitazione territoriale estensiva e a Ciclo continuativo, dove il paziente potrà continuare le sue cure in regime semiresidenziale o ambulatoriale. “Offriamo – ha spiegato Perri – un ventaglio di possibilità in maniera che ci sia una continuità tra i due momenti di assistenza”.

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A dirigere l’unità operativa, sarà il professore Maurizio Iocco, dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, a testimonianza della volontà di rinsaldare il legame tra strutture sanitarie e accademiche.  

Le attività entreranno a regime da settembre, con i primi ricoveri, mentre per quanto riguarda il personale ci saranno 8 medici fisiatri più un primario, nonché 20 infermieri, tredici terapisti della riabilitazione, 12 oss, due psicologi, due logopedisti, due terapisti occupazionali, un assistente sociale, e il personale addetto al front office.

Per quanto riguarda i logopedisti, si usufruirà temporaneamente del personale a disposizione dell’Asp in attesa delle procedure di mobilità regionale che riguarderanno anche il resto del personale mancante. Poi, sempre da settembre, apriranno le officine de centro protesi, per la costruzione delle protesi da fornire ai ricoverati e il polo integrato “vedrà – ha sottolineato Perri - la concretizzazione delle tre subarticolazioni”.

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Tasto dolente, quello dei trasporti: Perri ha però rassicurato sulla gestione consortile tra Asp, Fondazione Terina e Inail, di un mezzo attrezzato per persone con disabilitò, mentre ha già parlato con il Commissario Prefettizio di Lamezia per una possibile deviazione delle linee urbane di comunicazione soprattutto che partano dalla stazione ferroviaria e dall’aeroporto.

Il presidente Mario Oliverio nel suo intervento ha evidenziato come “con il varo dell'unità di Riabilitazione si conclude un'altra telenovela e si realizza un'altra incompiuta che ci siamo trovati al momento nel nostro insediamento. C’era un finanziamento fermo e un cantiere aperto dagli anni ‘90, e oggi - ha rilevato il governatore - questo cantiere lo chiudiamo: via via stiamo mantenendo tutti gli impegni che abbiamo assunto. Si tratta di un centro di assoluta eccellenza, frutto di un accordo tra la Regione, per la parte sanitaria, e l’Inail, per la parte logistica, un centro che - ha rilevato Oliverio - si porrà all'avanguardia anche sul piano della ricerca”.

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Secondo il commissario ad acta della Sanità Massimo Scura “ci sono tutti i presupposti per fare di questa unità di Riabilitazione, e in generale del Centro Protesi di Lamezia Terme, un punto di riferimento non solo per la Calabria ma per l'intero Mezzogiorno”.

All'inaugurazione hanno partecipato anche il vescovo di Lamezia mons. Luigi Cantafora, il direttore generale dell’Inail, Giuseppe Lucibello e il rettore dell’università Magna Graecia, Giovambattista De Sarro.

Claudia Strangis

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