Lamezia Terme - Si rinnova, come ogni anno, l'inaugurazione e la benedizione da parte di Mons. Luigi Antonio Cantafora del presepe allestito nella scuola primaria 'Maggiore Perri'. Sono i 50 anni della città di Lamezia Terme il tema dominante del presepe, realizzato come da tradizione dal collaboratore scolastico Nicola Nicolazzo, che con perizia di particolari ha riportato in scala tutti i simboli più importanti di Lamezia, dalla Cattedrale al Bastione di Malta, al mare, all'aeroporto e tanti edifici fulcro della vita cittadina. Il Vescovo Cantafora prima della benedizione al presepe parlando ai bambini rivolge loro una riflessione importante: "ogni anno costruiamo il presepe, per avere speranza nel futuro e per farlo bisogna leggere nel cuore del passato, se noi mettiamo il cuore nel passato possiamo guardare avanti e realizzare i nostri sogni, la vita è un sogno concreto, chi mette il suo cuore e la sua vita nel ricordo e nella memoria del passato per realizzare il presente e il futuro".
Presente all'inaugurazione del presepe anche il Commissario Prefettizio del comune di Lamezia Terme, Francesco Alecci, che esordisce sottolineando l'importanza della sua presenza "pensavo fosse giusto, visto che si tratta di una scuola elementare di un istituto comprensivo che si trova al centro di questa componente topografica che costituisce un po’ il baricentro di tutto un apparato del territorio, che l'amministrazione comunale porgesse anch'ella prima di tutto come osservatrice di questo pregevole prodotto artistico, ma anche per avere prontezza di come questi bambini sono veramente protagonisti della loro vita nella scuola e speriamo tutti che lo siano anche un domani nella loro proiezione sul territorio". Insieme al Commissario Prefettizio Alecci presente anche il Sostituto Commissario della Polizia di Stato di Lamezia Terme, Maria Gaetana Ventriglia, che, precisa "insieme ai Commissari Prefettizi anche la Polizia di Stato, vi è vicina per il rispetto delle regole e per garantire a tutti quanti voi il diritto alla felicità, un diritto che va rispettato e che noi dobbiamo sempre garantire".
La dirigente scolastica Teresa Bevilacqua si sofferma sull'importanza dell'impegno "al rispetto, e all'educazione dal rispetto, di seè stessi e degli altri, delle cose e questo è la parola più diffusa nella nostra scuola, imparare a rispettare gli altri e fare ognuno la nostra parte".
Antonia Butera
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