Lamezia, incontro “Competitività come valore sociale” al Liceo “Galileo Galilei”

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Lamezia Terme - "Continua l’impegno del Liceo Scientifico “Galileo Galilei” di Lamezia Terme, guidato dalla Dirigente Teresa Goffredo, nella promozione di attività formative tese, soprattutto in questo periodo così delicato, ad accompagnare gli studenti nel processo di costruzione del sé, ma anche del rapporto con gli altri e con il mondo. Da qui l’incontro di oggi del professor Santilli, neuropedagogista clinico e docente universitario, con alcune classi quinte dell’Istituto per discutere di “Competitività come valore sociale”. Lungi dal voler essere un’occasione per celebrare il mito della competitività, l’intervento ha focalizzato l’attenzione dei presenti sull’origine etimologica del termine (dal latino “cum+petere”, cioè “andare insieme, dirigersi insieme verso”) e sul suo reale significato" è quanto si legge in una nota.

"Diametralmente opposta all’accezione comune del termine la competizione, promossa oggi dal prestigioso liceo lametino, è un’universale e oggi quanto mai necessaria attenzione agli altri, senza cui non può esserci realizzazione di sé. In una società in cui la pluralità di voci diventa spesso rumore indistinto, su cui prevale chi alza la propria di voce per sovrastare quelle degli altri, l’appello è dunque all’ascolto, perché il vero leader è colui che sa ascoltare gli altri e ne realizza i desideri. “La soddisfazione del vero leader-ha sottolineato il professor Santilli- nasce dalla consapevolezza che la realizzazione del sé passa attraverso l’ascolto e la soddisfazione degli altri”. La competitività non è dunque l’autorealizzazione singola, che sarebbe ben piccola vittoria, ma l’autorealizzazione di tutti i singoli per una rifondazione sociale e, soprattutto, umana, dove non c’è posto per il narcisismo, perché la solitudine di uno è il fallimento di tutti".

“In una classe- ha spiegato l’esperto rispondendo ad una delle tante domande degli studenti- impari ad essere democratico, frenando il tuo narcisismo e coltivando il desiderio che, per sua natura, non è mai singolo”. La didattica a distanza, per quanto inevitabile in casi di grave necessità, ha purtroppo sospeso, come sottolineato dalla Dirigente Goffredo, questa funzione fondamentale della scuola, creando l’illusione, l’inganno sociale, che la vita possa nascondersi dietro a un monitor dalla sua intrinseca esigenza di socialità viva vera, non virtuale. Il professor Santilli ha scelto di chiudere il suo intervento di oggi, non il primo al Liceo Scientifico Galilei di Lamezia, con una frase di Gandhi: “Sii tu il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”. E’ un rischio, quello del ripiegamento in se stessi, in una dimensione esclusivamente legata all’apparenza, al narcisismo, che la scuola, come attore privilegiato nella formazione di uomini e donne, di cittadini del mondo, deve scongiurare, con il “coraggio degli onesti”, cioè di tutti coloro che comprendono la complessità della realtà e vogliono “competere”, cioè dirigersi insieme verso il grande obiettivo dell’umanità".

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