Lamezia, istituto “Einaudi” partecipa al Festival dell’innovazione scolastica 2022

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Lamezia Terme - L’istituto Einaudi, la scuola candidata e selezionata tra tante da un prestigioso comitato scientifico, parteciperà all’edizione 2022 del Festival dell’innovazione scolastica, che si terrà nel primo fine settimana di settembre a Valdobbiadene: venti scuole saranno ospitate da aziende ed agriturismi partner del festival per dare voce alle varie testimonianze di innovazione scolastica.

“La partecipazione ad un’iniziativa così importante ha suscitato grande entusiasmo tra alunni e docenti, vista la valenza altamente formativa ed educativa dell’occasione. Il festival rappresenta un importante momento di dialogo e confronto tra dirigenti e docenti di ogni ordine e grado che hanno già provato nuove strade e stanno mettendo in atto strategie didattiche inedite e innovative, al fine di ripensare la scuola in modo efficace e creativo e accompagnare gli studenti nella loro crescita personale, culturale e professionale – spiegano in un comunicato dall’Istituto - Lo stesso ministro Bianchi che ha partecipato al festival 2021 ha elogiato l’iniziativa, nella sua essenza e nella sua sostanza, definendola utile per traghettare la scuola nel futuro perché “Valdobbiadene vuol dire innovazione nella scuola cioè nel punto più alto del nostro Paese. Perché l’economia deve riprendere sulle solide gambe della formazione e dell’istruzione”. Altra ottima occasione, dunque, per l’Einaudi di mostrare, in una importante vetrina nazionale come sarà quella del festival, una delle consuete attività educative e formative realizzate che considerano lo studente protagonista in tutta la sua persona, non solo dal punto di vista cognitivo ma anche e soprattutto affettivo, relazionale, sociale. In modo particolare l’esperienza progettuale per la quale l’Einaudi è stato selezionato è “Quando lo scarto diventa stellato”: punto di partenza, e così non poteva non essere, è stata la dimensione della sostenibilità in tutte le sue sfaccettature (sociale ed economico, culturale, ambientale, alimentare), al fine di far prendere coscienza agli studenti che le fragilità, fisiche, psicologiche, socio economiche, non sono da “scartare” o, nel meglio delle ipotesi, da accogliere genericamente, ma da valorizzare in modo da trasformare il limite in ricchezza per tutti. I docenti delle classi interessate al progetto hanno analizzato documenti, video e quant’ altro, soffermandosi sul concetto di scarto non solo da un punto di vita alimentare, ma allargando l’orizzonte ad altre prospettive, facendo riferimento alla storia e ai tanti “scarti” del passato e del presente, evidenziando come spesso l’uomo viene considerato come mezzo e non come fine, come mero strumento potenziale del bene ma anche del male. Dal punto di vista prettamente alimentare, sono state ricercate informazioni relative ad altri aspetti del cibo e del suo utilizzo, quali ad esempio la sua conservazione, gli aspetti nutrizionali, la cottura degli alimenti; durante le attività laboratoriali di cucina, i ragazzi hanno ideato, con i docenti, delle ricette anti-spreco, utilizzando ingredienti solitamente “scartati”, quali baccelli di fave, pane raffermo, carapaci di crostacei, foglie e gambi di broccoli, bucce di melanzane, carote e patate, scarti di alimenti centrifugati. Scopo del progetto è stato quello di sensibilizzare alunni e famiglie a ridurre gli sprechi, consapevoli che lo spreco da limite può e deve diventare preziosa risorsa.

L’Einaudi, soddisfatto per essere partecipe dell’esperienza di Valdobbiadene che il ministro auspica possa divenire “il perno di una rete nazionale come nuovo supporto per la crescita del Paese”, “impegnerà tutte le sue energie consapevoli che la crescita di un Paese non può che passare anche attraverso la crescita dei ragazzi ‘affidati’ alla scuola”.

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