“Italia Nostra”: 64mila morti all'anno per smog

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Lamezia Terme - Incentrato sul problema impellente del riscaldamento globale e dell’inquinamento atmosferico il convegno dell’associazione nazionale “Italia Nostra”, presso la sede lametina di via Ubaldo de Medici. Introdotti dal presidente Giuseppe Gigliotti sono intervenuti al tavolo dei lavori Fiore Isabella e Nicola Rotundo, sviscerando il problema nelle sue radici geopolitiche e sotto l’aspetto strettamente scientifico. “E’ in gioco la nostra sopravvivenza e quella dei nostri discendenti . E’ necessario modificare il nostro modo di produrre, di riscaldarci, di usare i trasporti. ” - dice Gigliotti. Il danno si esplica in una serie di problemi già molto concreti, come la siccità e il conseguente impoverimento che produce o aumenta i flussi migratori, quantificabili nello spostamento di 60 milioni di individui nel solo 2015. Per quanto riguarda il problema smog i dati riportati non sono più rassicuranti : si parla infatti in Italia di 64.000 casi annui di morte dovuta a questa causa specifica.

Ciò che emerge è lo scontro evidente fra le esigenze dettate dal buon senso e quelle dettate dall’interesse. “C’è un bisogno disperato di un intervento educativo permanente  rispetto alle tematiche ambientali.” – afferma Isabella, poco fiducioso negli esiti, costantemente disattesi, dei protocolli stilati e proposti nei summit mondiali su clima e inquinamento. L’unica soluzione sembra proprio quella di dare un nuovo assetto all’economia mondiale, nonostante questo possa comportare un pesante impatto sul nostro stile di vita. Una questione importante, affrontata del resto anche nell’Enciclica “Laudato sii” promulgata da Papa Francesco. Si sofferma maggiormente sul problema specifico delle polvero sottili e della loro composizione Rotundo, secondo il quale il problema del particolato sarebbe dovuto soprattutto all’usura di alcune componenti del bitume usato per lastricare, e unitamente della gomma dei copertoni : un problema risolvibile non tanto con le targhe alterne ma potenziando la viabilità su rotaie e, dove possibile, le vie di comunicazione marittime o fluviali. Fondamentale anche l’attenzione che ciascuno di noi presta quotidianamente nel suo privato, a partire dal famigerato fumo di sigaretta. “Il problema in Italia – dice Rotundo, interrogato sulla pericolosità delle biomasse – è che mancano i controlli.”

Giulia De Sensi

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