Lamezia, l’appello di una cittadina sul randagismo: “Serve un progetto concreto”

cani-4_f19a2.jpg

Lamezia Terme - Dopo l’appello dell’amministrazione comunale contro il randagismo e il rispetto delle norme igieniche, una cittadina, Ninfa Marilena Vescio, in una nota evidenzia come “citazioni e normative, molto esaustive sotto un profilo cognitivo, ma con il rischio che, le regole, qualora comprese e ben assimilate  e tenute ben a mente, valgano solo per alcune ore in special modo se non supportate da fatti concreti, da esempi che non coinvolgano solo la cittadinanza ma abbiano un ben più ampio respiro in azioni coordinate e strategiche  coinvolgenti  tutti gli attori del territorio, in primo luogo l’amministrazione comunale, interessati fisicamente ed emotivamente  al problema sul randagismo degli animali di affezione, cani e gatti”.

Secondo la cittadina, inoltre, non si fa cenno “di eventuali iniziative pratiche e concrete di riconoscimento di gattili, con tutte le misure medico sanitarie e adeguate allocazioni sul territorio, nonostante si è a conoscenza di richieste in tal senso. Eppure, si legge di sevizie inaudite ai danni di queste creature sfortunate, condannate a moltiplicarsi senza alcun controllo e ad immettere sul territorio altre vite il più delle volte inchiodate a destini crudeli. Non mi pare di aver letto nulla – prosegue - neanche in merito ad interventi mirati a risanare il fenomeno del “randagismo in atto” con misure rispettose della salvaguardia di una esistenza dignitosa anche per queste sfortunate creature. Tutt’altro! Lascia alquanto stupefatti l’invito ad evitare che diventino stanziali assimilando le stesse quasi ad un tipo di selvaggina migratoria che deve seguire il suo istinto, cambiando location in sintona con il cambio delle stagioni”.

E, infine chiede all’amministrazione: “Cosa intende fare questa amministrazione comunale fattivamente e concretamente a completamento delle iniziative preventive di ogni forma di randagismo nei confronti dei randagi stanziali sul territorio?. Sarebbe troppo chiedere di poter apprezzare un progetto concreto, strutturale, che possa arginare l’esponenziale aumento di cani randagi e di quartiere, e garantire al contempo il benessere degli animali che continuano a vagare per la città senza meta? Tanto io mi aspetto da Lei, unitamente agli altri che in campagna elettorale e dopo, hanno confidato nella sua palesata volontà di risolvere il problema e a chi ama ogni vivente creatura”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA