Lamezia, la denuncia dell'Associazione Quartiere Capizzaglie: "Alcune strade sono al buio, cittadini hanno paura"

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Lamezia Terme - L’Associazione Quartiere Capizzaglie, a seguito delle tante segnalazioni, è andata a verificare la situazione descritta dai cittadini del quartiere Capizzaglie in merito a problemi di illuminazione pubblica. “Appare evidente - affermano dall’associazione in una nota - l’urgenza di un intervento da parte dell’organo preposto. Con i sopralluoghi eseguiti nel quartiere si sono riscontrati problemi di illuminazione pubblica in diverse vie. Alcune si trovano nel buio già da diversi giorni, altre da mesi e nulla sembra essere stato fatto per risolvere il problema. Preoccupati, per la circolazione dei mezzi e dei pedoni, alcuni cittadini hanno lanciato l’allarme. Il problema si è allargato in altre vie (S.Foderaro, Degli Itali, G.Amendola, via Henry Dunant e un tratto di via Reillo). La causa di tale disservizio sarebbe da attribuire a mancati interventi di manutenzione della pubblica illuminazione, con l’applicazione di nuove lampadine in diversi lampioni. È un problema serio nel quartiere con le conseguenze di ordine pratico che sono facilmente intuibili, anche e soprattutto per la sicurezza”.

L’associazione Quartiere Capizzaglie è molto preoccupata della situazione e la sicurezza pubblica: “ci sembra tutto un po’ assurdo, come si può permettere che certe strade importanti, molto frequentate, siano lasciate al buio?”. E, aggiungono: “I cittadini hanno paura in luoghi pubblici male illuminati”. Per questo motivo chiedono all’Amministrazione comunale guidata dai commissari Prefettizi “di intervenire per la risoluzione del problema affinché venga ripristinato l’esercizio del diritto alla sicurezza della persona attraverso la riattivazione del servizio di illuminazione pubblica nel quartiere Capizzaglie, a garanzia dell’incolumità fisica di ogni singolo cittadino. Ci auspichiamo – concludono i delegati del sodalizio – che la risposta avvenga attraverso il ripristino delle funzionalità dell’impianto e non con le promesse di impegno a risolvere”. 

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