Lamezia, la denuncia di un padre: "Mia figlia ha una malattia rara ma è priva di terapia a causa della burocrazia dell'Asp"

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Lamezia Terme - "Mia figlia di 10 anni è affetta da una malattia rara ma la terapia di cui ha bisogno è bloccata dalla burocrazia dell'Asp. Da un mese combatto per vederle rilasciato un piano terapeutico, per lei assolutamente necessario per non andare incontro a gravi rischi di salute ma dagli uffici Asp di Lamezia Terme ricevo solo risposte vaghe e mai definitive". La denuncia arriva da un padre lametino. La sua bimba è stata più volte a Roma, in cura al Bambin Gesù, dove le è stata riscontrata una malattia rara, ragion per cui ha bisogno di cure specifiche ma - stando al resoconto del genitore - non riesce ad accedere a causa di ripetute dilazioni temporali da parte degli uffici Asp di Lamezia.

"Al Bambin Gesù mi sono stati rilasciati una serie di certificati che identificano la malattia di mia figlia e prescrivono una serie di medicinali e terapie - racconta il papà - a cui lei ha diritto e che per legge devono essere rilasciati dall'azienda sanitaria. Più volte mi sono recato negli uffici di Lamezia ma ho sempre ricevuto risposte interlocutorie: una volta mi hanno chiesto un certificato integrativo perché sostenevano che quello rilasciato dal Bambin Gesù fosse troppo generico, un'altra volta un'autocertificazione. Fatto sta che a distanza di circa un mese dal nostro ultimo rientro da Roma, ancora nessuno è stato in grado di dirmi se e quando mia figlia potrà accedere a questo piano terapeutico che io non potrei mai acquistare in autonomia, sia perché è necessaria la prescrizione dell'Asp e sia perché stiamo parlando di un piano che costa circa 650 euro a settimana. Una cifra insostenibile per chi come me ha un solo reddito e una famiglia composta da altri tre figli".

"Ciò che mi lascia senza parole - prosegue l'uomo - è la diffusa incompetenza all'interno di un ufficio pubblico, preposto alla tutela di un diritto primario quale quello alla salute. Sono stato più volte negli uffici e le responsabilità vengono rimbalzate da un funzionario a un altro, un giorno mi si chiede una documentazione e il giorno successivo un'altra. Io so solo che la mia bimba ha un bisogno disperato di questa terapia, perché va incontro a pericolose forme di ipoglicemia che le causano mancamenti e malessere. A giorni, inoltre, presenterò una diffida all'Asp perché non è tollerabile che un diritto fondamentale non venga riconosciuto e anzi venga soppresso senza una valida ragione".

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