Lamezia, Lello Arena al Grandinetti con lo spettacolo "Miseria e nobiltà"

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Lamezia Terme - Sold out al teatro Grandinetti di Lamezia Terme per lo spettacolo Miseria e nobiltà di Eduardo Scarpetta, con Lello Arena, regia di Luciano Melchionna, produzione Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro. “Uno spettacolo corale – raccontano - che ha visto in scena, oltre ad un grandissimo Lello Arena nei panni di Felice Sciosciammocca, ben dodici attori eccellenti, di rigorosa e ferrea professionalità capaci di sedurre e divertire gli spettatori senza rinunciare al piacere dell’intelligenza. L’adattamento scenico curato dall’ormai consolidata coppia artistica Arena/Melchionna restituisce freschezza ad un testo scritto nel 1888 e conferisce spessore psicologico ad ogni personaggio.  L’allestimento contemporaneo di Melchionna che si avvale della fantasiosa scenografia firmata da Roberto Crea, è una complessa macchina teatrale che riproduce, sovrapponendoli, il brulicante e  tetro universo della miseria e il luminoso e colorato mondo della nobiltà. Fame e opulenza si riverberano anche nei meravigliosi costumi di scena di Milla. Il gruppo degli interpreti riesce a creare un clima di totale empatia con il pubblico che dispensa applausi a scena aperta e un’ovazione finale”.

Una polifonia di voci in cui ogni personaggio si alterna in una varietà di registri, di movimenti, di gesti. Lello Arena è un Felice Sciosciammocca sornione e intelligente, Andrea de Goyzueta delinea un Pasquale malinconico e disilluso, Luciano Giugliano esalta il lato clownesco di Gaetano, Fabio Rossi si destreggia con abilità nel doppio ruolo del padrone di casa Gioacchino Castiello e del Marchese Ottavio Favetti. Ancora la sfrontata sicumera di una funambolica Sara Esposito nelle vesti maschili di Luigino, l’estro di Raffaele Ausiello che interpreta un Eugenio narciso e modaiolo e la compostezza di Alfonso Dolgetta nel ruolo di Vicienzo. L’universo attoriale femminile è, invece, affidato a una straordinaria Giorgia Trasselli che disegna una Concetta genuina e colorita, ad una superba Maria Bolignano che dà vita ad una Luisella spigolosa e piena di carattere, a Irene Grasso ingenua e quasi smarrita Pupella, a Carla Ferraro algida e fedele Bettina, a  Marika De Chiara elegante e maliziosa Gemma. Una menzione speciale per Veronica D’Elia che ci regala un Peppeniello monello e ribelle.

“Un altro grande successo – commentano infine - per la rassegna teatrale Vacantiandu con la direzione artistica di Diego Ruiz e Nico Morelli e la direzione amministrativa di Walter Vasta”. Anche per Lello Arena il consueto omaggio della tradizionale maschera, simbolo della rassegna Vacantiandu, ideata dal graphic designer Alessandro Cavaliere e realizzata dal maestro Raffaele Fresca.

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