Lamezia Terme - “Non ho chiuso occhio nemmeno un minuto”, risponde così Francesco alla domanda su come ha trascorso la notte prima degli esami, apprestandosi ad affrontare la prima prova di maturità al liceo Classico Fiorentino. “Sono rimasto tutta la notte a cercare su internet qualche indiscrezione sulle possibili tracce di oggi” e si avvia sulla scalinata della scuola dove lo aspettano con un sorriso tirato gli altri suoi compagni che invece hanno trascorso la serata tutti insieme per esorcizzare la paura. Giulia, invece, ha un atteggiamento più spavaldo, racconta che ieri è andata al mare per non pensarci e che non ha paura di affrontare gli esami perché la sua mente è già proiettata a settembre, quando andrà a Pisa a studiare Veterinaria, ma fuma nervosamente una sigaretta e nasconde le occhiaie dieto i Rayban a specchio.
Inizia così la prima giornata degli esami di maturità per le scuole di Lamezia Terme, la prima prova, la traccia scritta d’italiano, risulta per tutti la più semplice perché lascia un maggiore margine di scelta in base ai gusti personali e le attitudini dei ragazzi; per l’ansia, quella vera, bisogna aspettare gli orali. Un’originale soluzione per affrontare con umorismo la prova arriva dai ragazzi della 5F del liceo Galilei che si sono presentati in aula con una maglietta bianca con su scritto: “Se non becco quella giusta chiamo Maria e chiudo la busta”.
Molti degli intervistati sperano in un argomento già affrontato durante l’anno scolastico: dal cyberbullismo al fenomeno dell’immigrazione e al conseguente problema del razzismo dilagante, queste sono le tematiche sulle quali si sono preparati; all’unanimità si punta su Greta Thunberg e il tanto discusso tema dell’ambiente. Qualcuno ha portato nello zaino degli appunti scaricati dal web, “Non si sa mai”, dicono, “magari si può dare una sbirciatina”. Divieto assoluto, invece, per l’utilizzo degli smartphone, che saranno presi in consegna dalle commissioni prima di far accomodare i ragazzi tra i banchi. Ultimo scambio di messaggi su WhatsApp (c’è giusto il tempo di rassicurare l’ultima volta la mamma) e si spegne il telefono. Un padre apprensivo urla da lontano “in bocca al lupo!” seguendo il figlio con lo sguardo fino all’ingresso. I maturandi, classe 2000/2001 iniziano il loro esame. In testa una valanga di consigli su come affrontare questa importante giornata che vanno dal consumare un pasto leggero, evitare di bere troppo caffè per non ritrovarsi ad essere troppo nervosi, fino alla raccomandazione di ricordarsi di non uscire fuori traccia. “Sul web abbiamo trovato perfino la formula per superare la maturità senza studiare” rivela Daniele dell’Istituto Tecnico-Economico De Fazio “ma si poteva scaricare solo a pagamento ed abbiamo lasciato perdere”. Questa volta toccherà davvero cavarsela unicamente con le proprie forze.
D.C.
Le tracce della maturità 2019
Maturità 2019 sono stati tanti oltre 500mila in tutta Italia, gli studenti impegnati per il nuovo esame di maturità, nuovo perché alle confermate prima e seconda prova non ci sarà il ‘quizzone’, ma si passerà direttamente alla prova orale. Le tracce che hanno interessato i maturandi hanno spaziato fra Ungaretti, Stajano e Sciascia, ma anche Dalla Chiesa e Bartali.I brani prova di esame sono stati anche: "Il porto sepolto", confluita nel 1942 nella raccolta ‘L'allegria’, di Giuseppe Ungaretti, mentre Corrado Stajano e ‘Eredità del Novecento’ e Leonardo Sciascia sono state le altre tracce.Anche il ciclista Gino Bartali e il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa ucciso in un attentato mafioso a Palermo nel 1982 sono stati tra i protagonisti dell'esame scritto di Italiano che i maturandi hanno affrontato stamane.
I testi argomentativi sono stati tre, il primo parteda un testo tratto da Tommaso Montanari, il secondo parte da un testo tratto da Steven Sloman - Philip Fernbach ‘L'illusione della conoscenza’ l'eredità del Novecento, con brano tratto dall'introduzione di Corrado Stajano, giornalista e scrittore, alla raccolta di saggi "La cultura italiana del Novecento". È stato poi proposto un testo in occasione delle celebrazioni del trentennale dell'uccisione del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. Infine, l'ultima traccia riguarda lo sport e la storia con un articolo di Cristiano Gatti, giornalista e scrittore.
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