Lamezia: Mezzatesta resta in carcere, ancora ricercato il padre

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Lamezia Terme, 23 gennaio - Resta in carcere Giovanni Mezzatesta, di 40 anni, l'imprenditore accusato del duplice omicidio di Francesco Iannazzo, di 29 anni, e Giovanni Vescio, di 36, entrambi di Lamezia Terme, uccisi sabato pomeriggio in un bar a Decollatura, sulle montagne lametine. Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Lamezia Terme, Barbara Borelli, a quanto si è appreso, non ha convalidato il fermo nei confronti dell'imprenditore Giovanni Mezzatesta. Il giudice ha ritenuto tuttavia sussistenti tanto il pericolo di reiterazione del reato quanto quello di inquinamento probatorio ed ha emesso ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Al termine dell'udienza di convalida il difensore di Mezzatesta, l'avvocato Francesco Pagliuso, ha affermato che "il resoconto dei fatti offerto dal mio assistito, per molti aspetti coerente e concordante con le risultanze degli atti di indagine sin qui compiuti, unitamente agli ulteriori accertamenti investigativi che ci accingiamo a richiedere, varranno ad escludere che vi sia stata una obiettiva compartecipazione del giovane imprenditore Giovanni Mezzatesta nell'azione omicidiaria consumata dal padre Domenico Mezzatesta. Dell'insano gesto di quest'ultimo il mio assistito ha spiegato le ragioni che, ovviamente, valgono solo ad indicare le cause di una reazione sconsiderata e non certamente quale giustificazione di una condotta che, obiettivamente, giustificazioni non può avere".

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