Lamezia, nasce al Tribunale nuova sezione dell'Osservatorio Nazionale sul Diritto di Famiglia

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Lamezia Terme - È stata creata presso il Tribunale di Lamezia Terme una nuova sezione dell’Ondif (Osservatorio Nazionale sul il Diritto di Famiglia), una realtà che promuove ricerca studio e formazione approfondita sul tema del diritto civile applicato alle tematiche familiari – in particolare il trattamento dei minori e le controversie fra i coniugi, come nei procedimenti di separazione o divorzio. La sezione, con una dirigenza interamente al femminile, sarà presieduta dall’avvocato Angela Davoli, vicepresidente l’avvocato Mariannina Scaramuzzino, segretario l’avvocato Ernestina Monica Greco, tesoriere l’avvocato Francesca Longo. Faranno parte del suo comitato scientifico gli avvocati Rossella Bonaddio, Raffaella Mascaro, Francesca Mansueto, Serena Perri, Maria Adele Sposato. La responsabile del coordinamento studi e formazione sarà l’avvocato Raffaella Mascaro, responsabile per le comunicazioni esterne l’avvocato Rossella Bonaddio, e infine responsabile per i rapporti con la stampa l’avvocato Francesca Mansueto.

La nascita della sezione è stata ufficialmente presentata in occasione del primo evento formativo organizzato dall’Ondif nella Biblioteca COA del Tribunale di Lamezia, con il patrocinio associato di Aiga e dell’Ordine degli Avvocati di Lamezia Terme, sul tema della riforma del processo di famiglia alla luce della legge n.206/2021 e delle relative nuove disposizioni in vigore dal 22 giugno 2022. L’evento, accreditato dal COA, è stato introdotto dai saluti della rappresentante del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Lamezia Nicolina Perri, del presidente del Tribunale di Lamezia Terme Giovanni Garofalo e della referente regionale Ondif Calabria Teresa Cortese, che ha definito Ondif “una grande famiglia” e sottolineato, come chi l’ha preceduta, l’importanza della riforma in oggetto alla conferenza. Temi ripresi in introduzione dalla neopresidente Ondif Angela Davoli, nonché presidente del Comitato per le Pari Opportunità del Tribunale di Lamezia Terme, che ha ribadito gli scopi formativi della nuova sezione, rispetto alla ridefinizione dell’approccio alla materia civile e del ruolo sociale dell’avvocato: “Nessuna riforma dovrà trovarci impreparati”, ha chiarito. Proprio sul tema della riforma è stato chiamato a fare da relatore l’avvocato e docente Claudio Cecchella, Ordinario di Diritto Processuale Civile all’Università di Pisa e presidente nazionale Ondif, membro della Commissione Parlamentare presieduta dal professor Francesco Paolo Luiso, che ha avuto il compito di elaborarla.

Si tratta di una riforma storica e molto attesa, che porterà in tre fasi – collocate nel 2022, 2023 e 2025 – all’entrata in vigore di norme tese a rivedere parti del codice civile ferme al ventennio fascista, creando infine un Tribunale unico per i minori e le relazioni familiari. Le riforme riguarderanno in particolare il ruolo del curatore del minore nei processi civili, non solo in caso di conflitto di interesse fra genitori e minore ma anche nell’eventualità dell’allontanamento del minore, dell’affido preadottivo, in caso di revoca della responsabilità genitoriale di entrami o di uno su richiesta dell’altro, su richiesta di un minore sopra i 14 anni, o nel caso la conflittualità fra i genitori sia tale da non esser loro più in grado di rappresentare il figlio, anche temporaneamente. Ovviamente il curatore non potrà identificarsi con il difensore di nessuno dei genitori. Come chiarito dall’avvocato Maria Di Terlizzi, presidente della Camera Minorile di Lamezia Terme e consigliera UNCM, “il curatore sarà un avvocato accuratamente formato, con grandi responsabilità e adeguate competenze”. Un’altra tematica toccata dalla riforma sarà la negoziazione assistita che a partire dal 23 giugno non sarà applicabile solo tra i membri di unioni civili ma anche tra conviventi, e figli maggiorenni o coniugi che fanno richiesta degli alimenti. La riforma prevede inoltre la creazione di un albo apposito di psicologi dell’età evolutiva e psichiatri infantili con speciale formazione da affiancare al minore in questi casi. A tirare le conclusioni l’avvocato Mariannina Scaramuzzino, vicepresidente Ondif Lamezia e Consigliere della Camera Penale del Tribunale che sottolinea “la presenza di un filo rosso ad unire una serie di provvedimenti che interessano la famiglia e in particolare i soggetti fragili, creando strumenti di raccordo fra giustizia civile e penale”.

Giulia De Sensi

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