Lamezia, Nastro d’argento per la legalità con Trame al film “Nato a Casal di Principe”

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Lamezia Terme - È stato consegnato nella serata di chiusura di Trame.8 il "Nastro d'argento per la legalità con trame", e ad aggiudicarselo è stato il film biografico "Nato a Casal di Principe" che racconta la storia vera di Amedeo Letizia (che del film è anche produttore esecutivo insieme a Mariella Li Sacchi) che negli anni Ottanta, promettente attore, ritorna a Casal di Principe, sua città natale, perché il fratello minore è misteriosamente scomparso. I nastri d'argento, solitamente sono dei premi che vengono dati dal sindacato dei giornalisti ai film, attori, produttori e registi, e in questa occasione si sono incrociati con l'ottava edizione di Trame - Festival dei libri sulle mafie - diventando un premio sociale.

"Perchè un premio per la legalità?" è questo il quesito che Francesca Fanuela pone al Direttore artistico di trame Gaetano Savatteri e a Mario de Francesco (in rappresentanza del sindacato dei giornalisti). Mario De Francesco, spiega che a dare il "la" a questa collaborazione "è stato un incontro con Gaetano Savatteri" e aggiunge "abbiamo premiato un film che si intitola Nato a Casal di Principe". Il direttore artistico di Trame sottolinea "qualcuno potrebbe dire e pensare che i festival, i nastri d'argento in teoria non servono a nulla, in realtà quando premiano professioni, premiano impegni, produzioni, scrittori, attori, quando fanno discutere e dibattere, significa che la cultura in se è un argine contro le mafie" e precisa "più volte abbiamo cercato di aprirci al cinema, ma non ne avevamo le competenze, ma abbiamo stretto questa collaborazione con il sindacato dei giornalisti cinematografici, perchè sembrava che solo loro avessero l'autorevolezza e l'autorità per dare un premio".

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"Nastro d'argento per la legalità" consegnato a Massimiliano Gallo, Alessio Lapice, Bruno Oliviero, Donatella Finocchiaro, Lucia Sardo e ai produttori Mariella Li Sacchi e Amedeo Letizia. L'attore Massimiliano Gallo racconta quella che è stata la sua esperienza nella realizzazione del film premiato: "è stato molto difficile e complesso perché quando interpreti dei personaggi che sono realmente esistiti, entri nel loro vissuto, nelle loro case, nei loro luoghi e senti una responsabilità in più, e non sai mai se stai realmente facendo bene" e, precisa "sapevamo di raccontare una storia necessaria, qualcosa che andava raccontato nel modo più giusto e adeguato all'intimità di quel dolore". Insieme a Gallo sul palco di Trame anche Alessio Lapice - che ha interpretato il protagonista del film - anche lui premiato con il "Nastro d'argento per la legalità" e raccontando del suo ruolo precisa "interpreto un ragazzo che ha un sogno, quello di diventare un attore, ma si ritrova a dover tornare nella sua realtà natale - appunto Casal di Principe - per cercare suo fratello scomparso".

"Da dove nasce la fascinazione per una storia così amara?" è questa la domanda che Gaetano Savatteri rivolge al regista del film Bruno Oliviero, che prima di raccontare il lavoro svolto sul film ci tiene a precisare che "questo premio mi onora moltissimo, perchè un premio alla legalità oggi è quasi profetico, in un tempo in cui tutti abbiamo bisogno di legalità" e, sulla storia che ha portato sullo schermo, "sono onorato di aver raccontato questa storia, che per noi è stata importantissima perchè abbiamo sperato o provato a raccontare la nostra terra da un punto di vista diverso, cioè entrare dalla famiglia, dentro qualcosa che spesso a-morale e al limite del pericolo, perchè la famiglia è ciò che connota la mafia e la moralità del luogo che abbiamo raccontato".

Antonia Butera

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