Lamezia Terme - La richiesta di un tavolo permanente per sfruttare a pieno tutte le risorse disponibili dal piano Zes utili allo sviluppo della città. È quanto stato lanciato oggi su richiesta dei sindacati Cgil-Cisl-Uil nella sala Giunta del Comune, alla presenza della triade commissariale al completo, del vescovo Cantafora, del Corap e di Lamezia Europa, ma anche di diverse associazioni produttive del territorio.
“Siamo qui oggi perché siamo molto preoccupati per la città di Lamezia post scioglimento - ammette Raffaele Mammoliti, segretario Cgil - non vogliamo che le attività si blocchino e si entri in un clima di sfiducia totale. Stiamo parlando di risorse che ci sono già e che se utilizzate bene possono divenire fondamentali per aiutare processi di opportunità, lavoro e sviluppo. Non abbiamo bisogno di inventarci altro se non sfruttare le nostre risorse, dall’area industriale all’unico aeroporto internazionale della Calabria”.
Facendo un passo indietro, ad aprile 2018 la Giunta regionale ha approvato e trasmesso il piano di sviluppo strategico della Zes in Calabria, ma si attende ancora il decreto finale del Governo per il suo avvio. Se sarà dato l’ok definitivo, il tutto potrebbe rappresentare uno strumento concreto atto a favorire nuovi investimenti, la crescita delle imprese, slancio all’economia, semplificazioni amministrative e, soprattutto, nuove opportunità di lavoro.
All’interno di un progetto che ha al suo centro l’area di Gioia Tauro, è stata inserita anche la città di Lamezia per la sua area aeroportuale e le sue aree industriali votate.
La sfida, per quanto emerso nell’incontro odierno, è quella di una fattiva collaborazione tra più realtà per il rilancio dell’area ex Sir, già inserita tra le aree industriali di crisi non complessa con 86 imprese insediate, 351 ettari presenti (mentre 25,70 sono quelle dell’area aeroportuale).
“Questo tavolo sarà un primo esempio per tutta la Calabria, per far capire alla Regione quanto vale il territorio - hanno affermato a più voci - e per implementare quanto previsto dallo sviluppo Zes”.
Le proposte su Lamezia
Tra le proposte: la realizzazione di un hub turistico-logistico che ne valorizzi la centralità dell’area; insistere sulla localizzazione di un nuovo porto turistico; la definizione di un progetto pilota nella parte sud dell’area industriale in collaborazione con LameziaEuropa per la gestione di servizi ambientali ad impatto zero “in linea con il piano ‘zero discariche’ approvato dalla Giunta regionale, che potrà determinare nuove opportunità occupazionali”; accordo di programma con Regione Provincia e Anas per la realizzazione degli interventi infrastrutturali necessari a superare le criticità presenti, come il rapido accesso dalla zona industriale all’aeroporto di Lamezia.
“La Calabria - ha precisato Fabrizio D’Agostino del Corap - è piena di risorse ma trova difficoltà nel gestirle. Nell’importante processo di sviluppo della Zes, il Corap, con la nostra area industriale seconda solo a Gioia Tauro, dovrà svolgere un ruolo determinante perché si innescheranno dei vantaggi che dobbiamo saper cogliere. Speriamo si arrivi all’ultimo passaggio formale per dare il suo via finale”.
“Oggi ci sono risorse per attrarre investimenti importanti - ha aggiunto Tullio Rispoli della Lamezia Europa - il nostro obiettivo è promuovere la localizzazione della nostra area coinvolgendo tutte le realtà circostanti”.
Rispoli cita la fondazione Terina e l’area Pip-Rotoli, “augurandoci - ha affermato - che presto la Multiservizi possa trasferirsi nell’area ortofrutticola. Ma c’è anche - prosegue - lo studio di fattibilità sul porto turistico, vorremmo che anche su questo la Regione ci dia un imprimatur per poter andare avanti”.
Apprezzamento per la convocazione di questo primo tavolo di confronto è stato espresso dal commissario prefettizio Francesco Alecci e dal vescovo Cantafora, che ha ribadito il ruolo principale che dovrà avere il mondo dell’imprenditoria nello sviluppo dell’iter.
“È vero che in città ci sono ritardi - ha infine aggiunto - ma è necessario creare opportunità di lavoro. Abbiamo in passato realizzato più progetti che però si sono fermati quando sono arrivati alle istituzioni. Dobbiamo metterci al servizio del bene comune e ci vogliono anche facce nuove che facciano breccia in questo momento di stallo”.
All’incontro, oltre alle diverse realtà produttive, sono intervenuti Pino Soriero per lo Svimez, Gennarino Masi per la Fondazione Terina, Paolo D’Errico del Cna Catanzaro, Francesco De Biase per la Uil, Francesco Mingrone della Cisl e la rappresentante del Comune in LameziaEuropa Anna Mancini.
A.R.
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