Lamezia: Omicidio Adele Bruno, Gatto era capace di intendere e volere secondo il perito

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Lamezia Terme, 15 aprile - Daniele Gatto era capace di intendere e di volere quando, il 30 ottobre 2011 uccise la fidanzata Adele Bruno. Questa, in sintesi, la conclusione cui è giunto Roberto Tatarelli, il perito di parte nominato dal Gup del tribunale di Lamezia Terme, Barbara Borelli, per verificare se il trentunenne fosse cosciente di ciò che stava facendo. Nel corso dell'udienza svoltasi stamani davanti al Gup, lo psichiatra ha presentato la sua perizia, rispondendo alle domande rivoltegli dalla difesa e dall'accusa. In particolare, secondo Tatarelli, Gatto al momento dell'omicidio "si trovava in condizioni mentali tali da non escludere né scemare grandemente la sua capacità di intendere e volere". L'udienza è stata poi rinviata al 20 giugno prossimo per la discussione e l'eventuale sentenza.

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