Lamezia, padre Paolino incontra gli studenti dell’IIS “Da Vinci”: “I miei 53 anni di missione in Uganda”

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Lamezia Terme – “Gli africani sono la mia famiglia, sono loro che mi hanno fatto uomo, cristiano e sacerdote” padre Paolino Tomaino riassume così, agli studenti dell’IIS di Lamezia Terme, i suoi 53 anni di missione in Uganda. Tornato in Italia per i suoi 80 anni, ha avuto modo di raccontare il suo operato in due diversi incontri tenutisi a Lamezia e organizzati in collaborazione con il Sistema Bibliotecario lametino, uno di questi, proprio con gli studenti dell’Istituto tecnico “Leonardo da Vinci”. Da San Pietro Apostolo, dove è nato, fino all’incontro coni padri Comboniani di cui fa parte, e con i quali ha intrapreso il suo percorso di sacerdozio e di missione: oltre 50 anni di vita dedicata agli altri, alle fasce umili, durante i quali ha avuto modo di costruire ospedali, scuole, chiese.

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“Tantissime sono state le attività costruite negli anni, grazie anche all’aiuto di tanti italiani e lametini, con le quali sono riuscito a dare un altro futuro ai bambini africani”. Una vita sicuramente diversa rispetto a quella occidentale, una realtà fatta di guerre, scontri tra popolazioni, emigrazione, povertà, una vita vissuta lungo la strada, un modo di vedere le cose differente, ma non per questo sbagliato. “Gli africani non sono persone da istruire ma fratelli e sorelle da aiutare come si fa in una famiglia” ha raccontato, “Ho cercato di aiutare i ragazzi nel loro percorso scolastico – ha aggiunto – e ora tanti di quei bambini sono diventati qualcuno, uno ad esempio è diventato Ministro della Sanità in Uganda”. Non sempre è stato facile, ha poi ricordato, anche perché “troppi sono gli interessi dell’Occidente affinché la situazione in Africa permanga così”.

Quello di oggi è stato anche e soprattutto un momento di confronto con gli studenti che hanno avuto modo di continuare un percorso cominciato in classe con i professori e hanno interagito con Padre Paolino. Presenti all’incontro, il professore Filippo D’Andrea, la dirigente scolastica Fiorella Careri che ha sottolineato la personalità del missionario come “un esempio di semplicità”, e il direttore del Sistema Bibliotecario lametino Giacinto Gaetano, tra i promotori dell’incontro. 

C.S.

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