Lamezia: Piste ciclabili e restringimenti di carreggiata sulle grandi arterie cittadine

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Lamezia Terme – La questione della viabilità cittadina è sempre oggetto di dibattiti dove si contendono la ragione pensieri contrastanti. In particolare, nella zona che va da via Giovanni De Sensi, nei pressi della Piscina Comunale, fino a via Madre Teresa di Calcutta, sono cominciati e proseguono i lavori per la pista ciclabile.

lavori_Pista-ciclabile-via-madre-teresa-1.jpgI lavori su viale Madre Teresa di Calcutta

La loro realizzazione è spiegata nel progetto esecutivo “Realizzazione di Piste Ciclabili su Strade Comunali (2° Lotto), dell’importo complessivo di 1.000.000 euro che fa parte del Fondo dei progetti Integrati di Sviluppo Urbano (PISU) previsti dal POR Calabria FERS 2007/2013 Asse VIII “Città” Obiettivo Operativo 8.1.2.2 di cui alla convenzione n°233 di repertorio stipulata tra Regione Calabria e il Comune di Lamezia Terme in data 22/3/2010”. “ La scelta del percorso - si legge nella relazione tecnica - è dettata da elementi urbanistici e da elementi tecnici. Il progetto prevede la realizzazione di un percorso ciclabile lungo alcune vie del Comune di Lamezia Terme, in particolare dall’incrocio tra via Marconi e via De Sensi, zona a monte della linea ferroviaria dove sono ubicati due impianti sportivi di grande importanza per la Città ossia il Palazzetto dello Sport e l’impianto della piscina comunale, - continua - segue a valle della linea ferroviaria sino alla rotatoria di Via Perugini; dalla rotatoria inizia un secondo lotto di realizzazione delle piste ciclabili in progettazione che si dirige verso località Savutano. Prosegue lungo via A. Perugini passando davanti la sede del Palazzo Municipale e la sede Ospedaliera, via A. Reillo, via M.T. di Calcutta terminando all’incrocio di via dei Bizantini con via M.T. di Calcutta, inoltre – conclude - è stato creato un percorso promiscuo pedonale e ciclabile nel Parco della Salute, con lo scopo di valorizzare la fruizione di un’area di interesse pubblico - Parco urbano e ludico”.

Lavori-pista-ciclabile-via-de-sensi-4.jpgNella foto in alto ed in basso, i lavori non ancora ultimati su via De Sensi

Il progetto di pista ciclabile, che porta la firma del dirigente del settore lavori pubblici, l’ingegnere Pasqualino Nicotera e del responsabile del procedimento, il geometra Francesco Ammendola, del progettista, il geometra Giuseppe Mercuri e del collaboratore, l’ingegnere Stefania Montesanti, è stato approvato e reso esecutivo nell’agosto dell’anno scorso quando i lavori di riqualificazione urbana sono stati aggiudicati alla Bernardi Costruzioni S.a.s per un importo complessivo di 542.010,49 euro pari a un ribasso a base d'asta del 32,70%.

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Se da un lato il progetto ha accolto l’approvazione della comunità dei ciclisti, che però non riescono a sfruttarlo pienamente, alcuni cittadini si sono lamentati del fatto che in diversi punti la strada sia stata ristretta a tal punto che si rischia comunque di provocare incidenti. Abbiamo cercato di documentare la situazione, e, nonostante la pista ciclabile sia in fase di ultimazione, all’incrocio con la rotatoria, si interrompe bruscamente provocando problemi sia agli automobilisti che ai ciclisti, a causa anche della scarsa visibilità e all’assenza di un’adeguata segnaletica stradale, sia orizzontale che verticale. Anche nella zona di via Perugini, nei pressi del Comune, s’interrompe in più punti, non seguendo un percorso lineare, ma sfruttando alcuni marciapiedi a lato destro della strada.

Su via Madre Teresa di Calcutta, abbiamo invece trovato gli operai a lavoro per il completamento del progetto, che dovrebbe terminare l’anno prossimo, con termine “fissato entro i 432 giorni naturali e consecutivi, decorrenti dal verbale di consegna dei lavori”. Anche qui si prevede un restringimento della strada per la creazione dello spazio adibito ai pedoni, e affianco, delimitato, quello per i ciclisti. Ed è qui che sono scattate anche alcune polemiche, proprio per la pericolosità, che secondo alcuni, provocherà questo restringimento. Il progetto prevede che “tutto il percorso ciclabile abbia una lunghezza complessiva di circa mt. 4800. In particolare, lungo Via M. T. di Calcutta la pista ciclabile è realizzata monodirezionale su ambo i lati della strada adottando il marciapiede esistente a percorso ciclabile di larghezza 2,00 mt e realizzando un nuovo marciapiede come prolungamento del percorso esistente di larghezza di 1,50 metri”. La lamentela sta nel fatto che la strada in questione rappresenta una della arterie, di accesso alla città e necessarie al raggiungimento delle zone di maggior interesse, e, con questo restringimento potrebbero verificarsi problemi in casi particolari.

 Lavori-pista-ciclabile-via-Perugini-2.jpgI lavori di pista ciclabile su viale Perugini

Il progetto della pista prevede che, questo pezzo lungo via Madre Teresa di Calcutta, si ricongiunga a quello costruito precedentemente lungo via dei Bizantini, su una strada provinciale, che non riguarda quindi l’amministrazione lametina, e che già è stato oggetto di polemiche per la sua realizzazione. La presenza di abitazioni ed esercizi commerciali lungo il tragitto, infatti, potrebbe mettere in pericolo la vita dei ciclisti, costretti a frenare per la presenza di automobili o camion, che oltretutto non vengono segnalati. Una realizzazione che non ha incontrato i favori neanche dei ciclisti, e che dovrebbe, secondo le norme tecniche vigenti del Decreto Ministeriale 30 novembre 1999 n°557, “rispettare la regolarità delle superfici ciclabili; gli apprestamenti per le intersezioni a raso e gli eventuali sottopassi o sovrappassi compresi i loro raccordi; le sistemazioni a verde, le opere di raccolta delle acque meteoriche anche con eventuali griglie, purché quest'ultime non determinino difficoltà di transito per i ciclisti”.

pista-ciclabile-via-dei-bizzantini.jpgI grandi marciapiedi-piste ciclabili su via dei Bizantini

 

Le piste ciclabili in Italia e in Europa

I percorsi per i ciclisti, indipendentemente dalle normative vigenti, hanno delle caratteristiche comuni: in linea generale, si preferisce realizzarle a livello strada, evitando di costruirle come dei marciapiedi, o comunque non in promiscuità con il passaggio dei pedoni, se non adeguatamente segnalato. Tutto questo farebbe diminuire il continuo “saliscendi”, preferendo quindi la realizzazione pianeggiante perlomeno evitando la vicinanza a continui passi carrai che presentano numerose insidie sia con i pedoni che con i veicoli in entrata ed uscita dalle abitazioni o dalle attività commerciali, come già avviene in via dei Bizantini dove, oltre al saliscendi che rende impraticabile la pista da parte dei ciclisti, non esiste una linea di demarcazione che divida il marciapiede dalla pista ciclabile, che non ha, tra l'altro, una fine segnalata. Infine, si preferiscono i terreni pianeggianti e a livello strada per essere sfruttati adeguatamente. In questi casi  le piste ciclabile sono separate dalla strada da cordoli, siepi, paletti. La pendenza dovrebbe essere, generalmente, minima, così da poterne permettere la fruizione a tutti gli appassionati di due ruote.

C.S.

pista-ciclabile-2.jpgIn alto ed in basso, alcuni esempi di piste ciclabili in giro per l'Italia

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