Lamezia, presidio Usb e lavoratori Sacal davanti aeroporto

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Lamezia Terme - Presidio, indetto dall’USB, davanti all'aeroporto di Lamezia Terme per sostenere i lavoratori della Sacal. La protesta, rendono noto dal sindacato, nasce dopo che la Commissione di Garanzia per gli scioperi “ha clamorosamente smentito la Sacal in merito allo sciopero indetto dall’USB lo scorso 9 aprile. In quell’occasione la società aveva illegittimamente ‘comandato’ a lavorare tutto il personale di turno in palese violazione del diritto di sciopero. Ora la Commissione di Garanzia per gli scioperi ha riconosciuto che la comandata di tutto il personale in servizio il giorno dello sciopero viola le menzionate disposizioni, in quanto non consente un adeguato contemperamento dell’esercizio del diritto di sciopero con il godimento dei diritti della persona, entrambi costituzionalmente tutelati". Il presidio è stato indetto ad un’ora dalla convocazione, da parte della Sacal, di tutti i lavoratori che hanno scioperato quel giorno per dichiarano dall’Usb: “contestargli l’abbandono del posto di lavoro, dimostrando di non voler recepire le chiare indicazioni dell’Autorità di garanzia”. Momenti di tensione si sono verificati all’arrivo del Presidente della Sacal, Massimo Colosimo, al quale i lavoratori hanno chiesto ‘animatamente’ spiegazioni in merito alla loro situazione.

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A rappresentare i lavoratori e a spiegare le ragioni del presidio, Susi Ciolella - coordinatore nazionale Usb trasporti: “Oggi siamo qui perché vogliamo, intanto, denunciare quanto sta avvenendo e cioè una situazione in cui i lavoratori sono stati contestati ma è palese una presa di posizione, un atto unilaterale della Sacal. Tanto è vero che la Commissione di Garanzia si è pronunciata con una delibera, con la quale conferma ciò che avevamo anticipato e cioè che tutti i lavoratori sono stati comandati in violazione dei diritti sulla tutela dello sciopero. La questione avviene a valle dello sciopero accaduto ad aprile. La Sacal ha contestato i lavoratori perché i lavoratori erano stati contingentati e invece hanno scioperato, ma anche a Commissione ha deciso che quello fosse un atto illegittimo. Denunciamo questo e anche che la Sacal non intende fare assistere i lavoratori dall’Usb, che è una organizzazione sindacale che può e deve rappresentare i lavoratori. Ma dietro la questione del contratto collettivo, vieta la presenza dell’Usb nell’audizione con la Sacal. Siamo a fianco dei lavoratori. Deve essere ripristinata la democrazia sindacala dei lavoratori, ripristinate le regole della tutela degli utenti ma anche del diritto di scioperare. I lavoratori hanno diritto ad esprimere il loro dissenso di fronte a piani industriali e di fronte ad azioni di aziende che ledono anche la possibilità di difendere il posto di lavoro”.

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