Lamezia, Rete Civica incontra Capitano Ultimo: "Programma Regione è annullare discariche entro due anni"

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Lamezia Terme - “Sarà Ultimo, come ama esser chiamato, ma non certo per capacità di comprensione delle dinamiche politico-sociali che innervano il complesso territorio della Calabria. Capitan Ultimo volendo valutare le ricadute economiche, produttive e sociali delle sue scelte ambientali e di green economy ha convocato Rete Civica, che lui considera espressamente l’attore sociale primario del lametino, sia per comunicare attraverso di essa ai lametini l’avvio di una campagna di analisi chimiche e di campionatura di tutte le discariche di Lamezia, sia, e soprattutto, per essere da essa informato sul complessivo stato della salute ambientale del nostro comprensorio. Nel nuovo incontro con Rete Civica l’Assessore è rimasto letteralmente stupito, impressionato e senza parole dalla forza plastica e dirompente di alcune slide, che gli sono state mostrate e illustrate e che gli hanno fatto toccare con mano l’enorme diffusione nella nostra piana di pesanti carichi ambientali di ogni genere” è quanto si legge in una nota di Rete Civica No Discariche .

“Una slide in particolare lo ha colpito, quella in cui sono riportate su una stessa pianta sia tutte le discariche del lametino, da quelle ritenute “legali” di località Stretto e di Pianopoli a quella “pre-legale” sul torrente Bagni ed a quella abusiva di San Sidero, sia il Depuratore di Lamezia e quello di Nocera Terinese e, per finire, i 7 (ben sette) impianti di riciclo dei rifiuti che sono sparsi tra l’area ex Sir e la superstrada dei Due Mari e che trattano non solo rifiuti urbani da differenziare, ma anche rifiuti pericolosi e speciali, pneumatici, batterie, piombo e rifiuti sanitari – e aggiungono - questa intensa opera di riciclo è chiaramente benemerita e va verso il giusto e necessario obiettivo di zero discariche, ma purtroppo non è esente da pericoli per la salute e per l’ambiente, basta pensare agli incidenti e agli incendi verificatisi anche di recente ed al fatto che uno di tali impianti è anche un inceneritore. E quindi, un territorio come la piana di Lamezia, che sta diventando sempre più virtuoso con la raccolta differenziata e che è da tempo virtuoso con il riciclo di ogni tipo di rifiuti, non può essere ulteriormente gravato nemmeno con un solo chilo di ulteriori rifiuti in nuove o vecchie discariche”.

“Rete Civica – precisano - ha perciò ribadito a Capitan Ultimo le ragioni dei suoi no secchi a nuove discariche e nuovi abbanchi di rifiuti sulle due vasche di località Stretto e gli ha chiesto di dare invece ai lametini e ai calabresi risposte alle pressanti richieste di bonifica dei siti, di urgente avvio di indagini epidemiologiche e di sollecita istituzione del tanto atteso Registro Tumori. E l’Assessore ha immediatamente chiesto ai suoi assistenti di mettersi al lavoro su queste che anche lui ritiene attività urgenti e prioritarie. Poi – informano - il concerto di voci di Rete Civica (Saveria Sesto di Città del Vino, Gigi Mazzei profondo esperto del settore, Alberto Statti di Confagricoltura, Giosy Gigliotti di Italia Nostra, Enzo Cittadino ex Assessore all'Ambiente di Lamezia ed il coordinatore Nicolino Panedigrano) gli ha illustrato lo stato reale della prima discarica di loc. Stretto, spiegando perché non è a norma e non può essere sovraccaricata di ulteriori rifiuti. Ciascuno, da specifiche angolature, ha illustrato i pericoli alla salute, all'ambiente, all'agricoltura, ai brand agricoli di qualità, al turismo, all'aeroporto, ecc. che ogni nuovo apporto di rifiuti provocherebbe. Ed hanno coralmente detto di essere pronti ad impedire con ogni mezzo l'arrivo anche di un solo camion di rifiuti e che, se anche non fosse Rete Civica a farlo, ci penserebbe qualcun altro, perché i cittadini lametini non ne possono più di essere trattati come la discarica di tutta la Calabria e non solo”.

“Capitan Ultimo – fanno sapere - ha espresso apprezzamenti e ringraziamenti per la passione e l'impegno profusi da Rete Civica, ha ribadito che il suo programma è quello di discariche zero entro due anni, ha spiegato di volerci arrivare con forti investimenti anche di fondi europei, partendo dal compostaggio certificato di prossimità, dalla bonifica dei corsi d’acqua e delle coste, dalla pulizia del mare, per finire con il riciclo di materassi, pannolini e di ogni altro materiale attualmente non riciclato. Ha sì aggiunto che in questo momento ha bisogno di trovare posti in cui abbancare parte dei rifiuti prodotti in regione e che tra i siti considerati ancora aperti i tecnici hanno incluso anche quello di loc. Stretto, ma ha più e più volte ribadito che fino a che ci sarà lui di costruire una terza discarica a Lamezia non se ne parla, che comunque anche per quanto riguarda il resto lui non farà mai nulla contro la volontà dei territori, che per lui Rete Civica è la rappresentante del territorio lametino, che sono i lametini attraverso le loro rappresentanze a dover decidere cosa si possa o non si possa fare e che lui comunque ne rispetterà le scelte qualunque esse siano. Nel ringraziarlo, Rete Civica ha tenuto a ribadire che in ogni caso non abbasserà la guardia”.

Fanno parte della Rete Civica contro nuove discariche: Italia Nostra, Zero Waste Italy, Confagricoltura, CIA Agricoltori Italiani, Coldiretti, FederAgri, ACLI Terra, Associazione Regionale Allevatori, Parco Agricolo della Calabria, Città del vino, Movimento turismo del vino, Agriturist, Amici della terra, Amici della Montagna, Confesercenti, Confartigianato, CNA, Confcooperative, Lamezia Shopping, Cittadinanzattiva, L’albero della vite, Associazione Micologica Reventino, Movimento Cristiano Lavoratori, ACLI don Saverio Gatti, Osservatorio Sociale San Nicola, Difesa Consumatori del Lametino, Tribunale del Malato, Altrove, Comitato Lamezia 4 Gennaio, Comitato Salviamo la Sanità del Lametino, Comitato Malati Cronici, Comitato Lamezia Maltrattata, Comitato Lavoro Sanità Sicurezza, M24A-ET San Pietro a Maida, Ali sul Mediterraneo, La compagnia di via Bologna, M24A-ET Comuni dell’Amato, Amolamezia

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