Lamezia, Rete civica: "Sulla discarica il Comune usi il linguaggio della chiarezza"

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Lamezia Terme- La Rete civica nata per dire no alle discariche interviene nuovamente sul tema ambientale. "Il triunvirato che sembra amministrare Lamezia ha lasciato filtrare un comunicato, con cui si schiera contro la “terza megavasca”, cioè la terza discarica di rifiuti prevista in località Stretto. Sembrerebbe di primo acchito un coup de theatre, ma a ben vedere si tratta del gioco napoletano delle tre carte o, sarebbe il caso di dire, delle tre discariche. Intanto Sindaco e altri - proseguono- non assumono la diretta paternità della notizia, ma la lasciano veicolare da una associazione amica e che milita nel campo dell’ambientalismo, così da potersi garantire ogni scappatoia su quale siano le loro reali posizioni ed intenzioni. Inoltre Mascaro, sempre per bocca altrui, sembra voler assicurare di essere “contrario alla realizzazione della terza megavasca e disposto a difendere i siti in via di realizzazione contro chi volesse farne un uso inappropriato”, ma in realtà fa il prestigiatore. Ormai è voce di popolo che la Regione (in specie l’Assessore all’Ambiente, Capitan Ultimo) avrebbe abbandonato l’idea di costruire in località Stretto una mega discarica di 600 mila metri cubi di rifiuti e ripiegato su due altri progetti di discarica di 200 mila o 125 mila metri cubi di rifiuti, sui quali sta lavorando la Multiservizi. Dichiararsi contro la “terza megavasca” non vuol dire quindi essere contro ogni nuova discarica, ma solo - aggiunge la rete di associazioni formata da Italia Nostra, Zero Waste Italy, Confagricoltura, CIA Agricoltori Italiani, Coldiretti, FederAgri, ACLI Terra, Associazione Regionale Allevatori, Parco Agricolo della Calabria, Città del vino, Movimento turismo del vino, Agriturist, Amici della terra, Amici della Montagna, Confesercenti, Confartigianato, CNA, Confcooperative, Lamezia Shopping, Cittadinanzattiva, L’albero della vite, Associazione Micologica Reventino, Movimento Cristiano Lavoratori, ACLI don Saverio Gatti, Osservatorio Sociale San Nicola, Difesa Consumatori del Lametino, Tribunale del Malato, Altrove, Comitato Lamezia 4 Gennaio, Comitato Salviamo la Sanità del Lametino, Comitato Malati Cronici, Comitato Lamezia Maltrattata, Comitato Lavoro Sanità Sicurezza, M24A-ET San Pietro a Maida, Ali sul Mediterraneo, La compagnia di via Bologna, M24A-ET Comuni dell’Amato, Amolamezia - essere ora contro quella mega discarica di 600 mila metri cubi che il sindaco aveva prima accettato e strenuamente difeso. E, magari, poi menar vanto di aver ottenuto di ridurne le dimensioni ad un terzo o ad un quinto di quelle iniziali. Mascaro, con il suo linguaggio forense, parla infatti di siti (al plurale) e dice che essi sono in via di realizzazione. Si riferisce, quindi, in primis alla nuova discarica, piccola, media o grande che sia, e poi alla riapertura dei due vecchi siti di località Stretto che la Regione vuole sopraelevare con altri 205 mila metri cubi di nuovi rifiuti per risolvere, si badi, non una emergenza nell’ATO Catanzaro/Lamezia, ma quella in atto negli ATO di Reggio, Vibo, Crotone e Cosenza".

"E allora - concludono -  nessuna riconversione alla tutela dell’ambiente, della salute e delle produzioni agricole di qualità da parte del trio Mascaro, Bevilacqua e Dattilo, ma tuttora una grave incapacità di comprendere come in una pianura fertile qual è la nostra (che è già Distretto Agroalimentare di qualità, sta diventando Distretto del Cibo, vuole proiettarsi verso il turismo non solo termale e rurale, ma anche rivierasco) abbandonare questi brand produttivi, che tirano ed intercettano la green economy e lo sviluppo ecocompatibile, ed insistere nel buttarsi sul business dei rifiuti, significa non solo negare le vocazioni proprie dei territori, ma addirittura volersi suicidare".

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