Lamezia, rifiuti campani a Pianopoli. L’ira di Rifiorati: “Il sito è inadeguato”

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Lamezia Terme, 28 ottobre – Dopo il decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, di concerto con la protezione civile guidata da Guido Bertolaso, di smistare i rifiuti campani in Calabria, più precisamente nella discarica privata gestita dalla Daneco in località Gallù-Carratello di Pianopoli, e il conseguente avallo da parte del commissario per l’emergenza ambientale in Calabria, cioè il presidente della regione Giuseppe Scopelliti, i consiglieri di opposizione al comune di Pianopoli fanno sentire la loro voce e hanno diramato una nota piccata che pubblichiamo qui di seguito integralmente.

“Alla luce di quanto sta accadendo intorno alla discarica di Pianopoli siamo seriamente preoccupati. Prima si prospetta lo scarico di rifiuti urbani insieme a rifiuti speciali, poi leggiamo sui giornali che sullo stesso sito saranno smaltiti 7000 metri cubi dei rifiuti della Seteco, ora i rifiuti di Napoli.

Su questi ultimi rifiuti campani non è chiaro quale sia la loro reale natura, visto che dalle diverse dichiarazioni rilasciate dagli intervenuti, sui più importanti quotidiani calabresi emergono diverse contraddizioni. Sul “Il Quotidiano” di giovedì 28 ottobre 2010, l’ing. Giorgio Mancini della Eco Inerti, proprietaria dell’impianto di rifiuti, si giustifica sul ritardo delle 36 ore di attesa degli autisti sostenendo che: “non potevamo accettare rifiuti perché secondo l’ordinanza firmata martedì dal sub commissario Pugliano (l’assessore regionale all’ambiente) la quantità dei rifiuti speciali pericolosi superava i parametri. Quindi per poter scaricare qui necessitava l’ordine superiore dalla presidenza del consiglio dei ministri che è arrivato nel pomeriggio. L’ Assessore della giunta campana Caldoro, su “Calabia Ora del 28/10/10” sostiene invece che: “quelli che giungeranno nella vostra regione sono rifiuti urbani raccolti molto tempo fa che sono già passati attraverso uno specifico trattamento meccanico che prevede la separazione del materiale organico, da carta, vetro e plastica”.

Il Sindaco di Pianopoli Gianluca Cuda sulla “Gazzetta del Sud del 28/10/10” sostiene: “sono rifiuti speciali non pericolosi provenienti da imprese. Adesso arrivano dalla Campania, dove c’è l’emergenza, ma 15 giorni fa arrivavano dalla Puglia”.

Sempre dai quotidiani, “Calabria Ora del 28/10/10, si evince che il governatore della regione Puglia, Vendola, ha detto no all’immondizia della Campania e resta da capire il perché. Probabilmente perché anche la Puglia ha dei problemi sulla gestione rifiuti visto che dalla stessa regione vengono a scaricare nella discarica di Pianopoli. Dunque Pianopoli è pronta ad accogliere tutte le situazioni di emergenza divenendo la discarica della solidarietà?

Aldilà delle contraddizioni fin qui emerse, le nostre maggiori preoccupazioni, l’abbiamo sempre sostenuto, riguardano i controlli sui rifiuti scaricati, essendo la discarica privata, e cosa ancora più preoccupante, l’inadeguatezza del sito prescelto: terreno ricco di falde acquifere sotto i venti metri, con un vincolo idrogeologico, in una zona sismica di 1° cat., di natura sabbiosa dove si sconsiglia l'edificabilità, vicino al torrente Grotta e fiume Amato e vicino a terreni con coltivazioni biologiche. Proprio la diversa descrizione dei luoghi prospettata nel progetto originario, fu uno dei motivi che ha portato ad un sequestro del cantiere con l’avvio di un procedimento penale ed il rinvio a giudizio di tre persone. Dal giudizio il Comune passa  indenne cosi come l’ufficio del commissario, perché sarebbero stati ingannati dalle false dichiarazioni dei progettisti. Una cosa è certa l’amministrazione di Pianopoli ha fortemente sostenuto la realizzazione della discarica dichiarando, addirittura, che la stessa avrebbe portato benessere, ed inserendola nel proprio programma elettorale nonostante la discarica fosse un opera privata, tra l'altro, dalla convenzione stipulata, il comune percepisce  4,65 euro/T per disagio ambientale.

L’inadeguatezza della scelta, a nostro avviso, rimarrà come una macchia indelebile sulla responsabilità amministrativa. Oggi c’è grande attenzione sul sito, speriamo sia la volta buona che anche la gente calabrese, abituata ad accettare tutto in silenzio, prenda coscienza del reale rischio che corrono la salute del territorio e dei cittadini”.

                                                                  I consiglieri di minoranza del Comune di Pianopoli  - Rifiorati,Talarico, Nanci, Scalise

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