Lamezia Terme – Il vescovo emerito Vincenzo Rimedio commenta il momento storico che stiamo attraversando nella riflessione “L’uomo di oggi tra storia e fede”. “Attualmente – afferma Rimedio - per la situazione che stiamo vivendo, in presenza del coronavirus, non ci interessa la posizione culturale dell’uomo ma quella esistenziale. È una brutta storia questa presente che non ci aspettavamo e non risulta negli annali del passato. Comunque è bene renderci più conto delle insidie che possono turbare la nostra vita e poter con l’aiuto della ragione e della fede ovviare ad esse. Come aspettiamo con ansia la scoperta dell’adeguato vaccino che ci mette fuori pericolo della vita”.
Quindi, Rimedio si chiede: “Da dove origina questa epidemia? La mia non può essere una risposta scientifica, ma fondata sulla Rivelazione contenuta nella Scrittura. San Paolo nella lettera ai Romani 8, fa prima questa premessa: ‘Ritengo che le sofferenze del momento presente non sono paragonabili alla gloria futura che dovrà essere rivelata a noi’. E continua venendo incontro al nostro domandarci: ‘La creazione stessa attende con impazienza la rivelazione dei figli di Dio; essa infatti è stata sottomessa alla caducità’. Il peccato originale commesso, com’è noto, da Adamo e da noi ereditato, ha introdotto nel creato, nella natura una proiezione di sé, cioè come un vuoto di stabilità e di ordine, dal quale scaturiscono i frequenti sconvolgimenti”.
“La nostra esperienza – dice quindi Rimedio - è precisamente uno di questi sconvolgimenti: Dio, Padre di tutti noi, ci liberi! Possiamo dire, che data la situazione drammatica, la nostra fede si è come svegliata: riconosciamo i nostri limiti umani, valutiamo meglio ciò che è essenziale e soprattutto alziamo gli occhi al Cielo e ci convinciamo dell’esigenza di vivere gli uni gli altri insieme, in solidarietà e, secondo il Vangelo, come fratelli. Ci prepariamo – conclude - intanto ad accogliere per la Pasqua, quello che può essere il messaggio del vescovo diocesano Giuseppe, messaggio che sta preparando per la Chiesa di Lamezia”.
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