Lamezia Terme - Posta oggi a ricordo una targa marmorea nei locali della Casa del sacerdote, che darà testimonianza nel tempo dell’impegno sociale e cristiano di Monsignor Vincenzo Rimedio, Vescovo emerito della città di Lamezia Terme e suor Maria Mandrino, appartenente alla Congregazione delle Figlie della Carità del Preziosissimo Sangue: esattamente diciannove anni fa, il 21 ottobre del 2000, realizzavano insieme questa importante struttura in via Misiani, in centro città, punto di incontro e luogo di crescita fraterna e spirituale. Ad officiare il rito inaugurale insieme a Monsignor Vincenzo Rimedio anche il Vescovo in carica Monsignor Giuseppe Schillaci, il quale sottolinea l’importanza di poter avere una struttura come questa sul territorio, diventata negli anni punto di riferimento non soltanto per quei sacerdoti che avrebbero potuto averne bisogno a causa dell’incalzare dell’età, ma per tutti quei presbiteri che hanno sentito e sentono l’esigenza di confrontarsi con i propri confratelli: “Non esiste presbitero che non viva con gli altri presbiteri, il ministero sacerdotale non può essere pensato in sé e per sé. Un prete è prete insieme ad altri preti, questo significa vivere la fraternità sacerdotale. La casa del clero deve essere concepita in un’ottica di fraternità, una missione di comunione che ogni Cristiano deve avere.”
A raccontare come si svolge la quotidianità nella comunità della Casa del sacerdote, gestita da don Pino Pezzo, è proprio Monsignor Vincenzo Rimedio, che risiede in un appartamento della struttura: “Una parte di soggiorno è dedicata al ristoro, ai pranzi comunitari, un’altra parte è riservata alla vita spirituale e consiste nella lettura e nel commento di alcuni brani. Il venerdì, ad esempio, è dedicato al commento del Vangelo della domenica.” Ma la Casa del sacerdote, non è solamente una comunità riservata ai presbiteri, è anche sede dell’Uniter, Università della Terza Età e della associazione Casa di Cultura Beata Maria Cristina di Savoia. Presente alla cerimonia il candidato a sindaco Eugenio Guarascio per porgere il proprio augurio alla comunità sacerdotale: “La città ha bisogno di una guida morale e credo che il Vescovo Schillaci rappresenti un punto di riferimento religioso molto importante, ne abbiamo veramente bisogno”.
Dora Coscarelli
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