Lamezia, sei anni fa la scomparsa di Adele Bruno

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Lamezia Terme - Il 30 ottobre 2011 la giovane Adele Bruno perdeva la vita per mano di un assassino che le dichiarava amore. A sei anni dalla scomparsa il suo ricordo vuole essere un momento di riflessione contro la violenza sulle donne perché le ferite inferte ad ogni singola donna sono ferite aperte per tutte le donne. Manifestare i problemi e il dolore che si nasconde dietro un “amore malato” significa evitare che tragedie del genere possano ripetersi ancora. Da quel tragico 30 ottobre Lamezia si stringe attorno alla famiglia di Adele e, ogni anno in città si organizzano manifestazioni contro la violenza. “Donne e uomini che cambiano. Noi Adele Bruno la ricordiamo così…” è il titolo dato alla manifestazione organizzata dall’associazione Ara e da “Donne insieme” che si terrà domani all’istituto professionale “Einaudi” di Lamezia. Un momento di riflessione collettiva contro la violenza in ricordo di Adele Bruno, la ragazza che avrebbe compiuto 27 anni il giorno dopo la sua scomparsa.

Adele si fidava di chi l’aveva condotta in quel posto isolato in mezzo agli ulivi, in aperta campagna, in un tiepido pomeriggio di una domenica di fine ottobre. Quel pomeriggio, i genitori della ragazza, non vedendo rincasare la figlia si sono recati in commissariato denunciandone la scomparsa. All’alba del giorno dopo, l’omicida, il suo fidanzato Daniele Gatto, avrebbe confessato l’atroce delitto. Il corpo senza vita della ragazza fu, infatti, trovato dalla Polizia tra gli uliveti in località Montesanti. Adele, è morta per mano del suo amore. Per l’omicidio, Daniele Gatto è stato condannato a 30 anni. Una ferita ancora aperta per la città che deve continuare a riflettere, per non dimenticare, e scongiurare che si ripetano episodi di violenza sulle donne.

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