Lamezia Terme - “Papa ci facciamo un selfie?”, questa la semplice domanda che due bambini di 10 anni, Antonio e Giuseppe, hanno rivolto a Papa Francesco. I due alunni dell’Istituto “Don Milani” sono arrivati sabato 28 maggio in Vaticano in occasione del "Treno dei bambini”. Durante l’udienza, con la spontaneità tipica della loro età, Antonio e Giuseppe hanno chiesto un selfie al Papa ed è subito scattato l’applauso dei presenti per l’inaspettata richiesta accolta da Francesco con un sorriso disarmante.
I ragazzi hanno dialogato con il Papa di fratellanza, accoglienza ed integrazione. Tra loro tanti giovanissimi lametini provenienti da realtà diverse e un gruppo di alunni accompagnati dagli insegnanti dell’Istituto “don Milani” e “Manzoni” di Lamezia Terme. Sotto lo slogan “Il filo che ci unisce mai si spezzerà perché la fratellanza nei cuori regnerà” i ragazzi sono stati accolti da Papa Francesco nell’Aula delle udienze Pontificie. Il Papa ha dialogato con i bambini e ha parlato delle onde del mare che trasportano milioni di persone. I bambini hanno manifestato al Papa tutta lo loro sensibilità nei confronti dei migranti respingendo, invece, chi non vuole accoglierli: “le persone che respingono i migranti - hanno detto gli alunni - non hanno rispetto degli esseri umani!”. I bambini hanno, infine, regalato al Papa la borsetta di stoffa della loro scuola contenente alcuni elaborati in tema di “integrazione” e il video di un ragazzo curdo arrivato con un barcone e che a Lamezia ha frequentato l’istituto per poi lasciare la città. Il tema centrale del "Treno dei bambini” quest'anno è stato, infatti, ”Portati dalle Onde”. Si è conclusa così, un’esperienza che rimarrà nei cuori di tutti i presenti.
Maria Arcieri
Ramona Villella
© RIPRODUZIONE RISERVATA
