Lamezia Terme – Storie di degrado e solitudine: a Lamezia, da qualche tempo, una donna di nazionalità ucraina, aveva fatto di piazza Santa Maria Maggiore casa sua. Un materasso a mo’ di letto, effetti personali raccolti negli anni e intorno a lei, tutto quello che poteva chiamare casa. Una situazione fatta notare a chi di dovere che ha tentato e sta cercando di trovare una soluzione.
La Polizia Locale l’aveva fatta sgomberare dall’immobile che aveva occupato, poi la ricerca di un’altra collocazione: temporaneamente era stata anche nella casa di riposo comunale. La donna necessita comunque di assistenza. Da qualche giorno, aveva fatto di nuovo capolino in quella piazzetta da qualche anno ristrutturata insieme a piazza Mazzini.
Oltre vent’anni a Lamezia, poi la morte dell’uomo con il quale aveva vissuto per tanto tempo, una situazione di fragilità, la solitudine e i problemi che subentrano l’hanno portata a vivere in strada. Da quanto si apprende della situazione si sono interessati i servizi sociali ed è stata attenzionata anche l’Asp, per cercare di risolvere la questione nel migliore dei modi. Andando a Piazza Santa Maria Maggiore, di quell’accumulo di oggetti, addossati a rifiuti, non è rimasto nulla. Solo una rete con un materasso appoggiato: intanto la Multiservizi è stata chiamata per pulire dalla sporcizia quella zona.
Sempre lì, in questi giorni, bazzicava un’altra signora, cittadina italiana, ma per lei pare che la storia abbia preso una piega diversa, e positiva. La figlia, che vive all’estero, è stata messa al corrente della situazione, e dovrebbe essere tutto risolto.
Sicuramente il biglietto da visita per questa piazza, al centro di Nicastro, non era dei migliori, ma la questione andava ben oltre del semplice decoro, dietro c’erano storie di fragilità e solitudine e forse anche un po' di indifferenza.
In generale, comunque, tanti i cittadini si sono lamentati più volte delle condizioni in cui versa piazza Mazzini: della cosa si sono interessati anche diversi esponenti politici, in ultimo Mimmo Gianturco che, attraverso una nota stampa, aveva chiesto assistenza per le due donne e “che si elimini il degrado e si ripristini una maggiore vivibilità nell’intero quartiere anche attraverso un’ordinaria gestione del decoro urbano e una adeguata pulizia alle attrezzature presenti nel parco giochi”.
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