Lamezia, ufficiali scuola romana Gdf ricordano avvocato Pagliuso compagno di corso: "Sarai per sempre nostro fratello"

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Lamezia Terme - Alla vigilia dell'udienza preliminare, che si terrà domani, sull'uccisione dell'avvocato Francesco Pagliuso, giunge un messaggio pubblico di vicinanza alla famiglia da parte degli ufficiali della Guardia di finanza con i quali Pagliuso condivise il corso ufficiali. Pagliuso, infatti, è stato ufficiale della Guardia di finanza tra il 1999 e il 2000 appartenente al corso "47mo Eracle" ed oggi sono proprio i suoi compagni di corso a dedicare un pensiero di cordoglio e vicinanza ai familiari dell'avvocato ucciso a colpi di pistola la sera del 9 agosto 2016 mentre si trovava a bordo della sua auto appena parcheggiata nel giardino della sua abitazione lametina. Per l'omicidio Pagliuso, nei giorni scorsi la procura distrettuale antimafia di Catanzaro ha chiesto il processo per Pino Scalise, 61 anni, di Serrastretta; Luciano Scalise, 41 anni, di Catanzaro; Angelo Rotella, 36 anni di Soveria Mannelli e Marco Gallo, 34 anni di Lamezia Terme. 

Oggi, gli ufficiali del 47esimo Corso Eracle della Guardia di Finanza si rivolgono alla famiglia e idealmente a tutta la comuniità lametina: "La prima cosa. Il primo gesto. Non aver paura di farsi avanti, di stringersi a corte, dove è necessario farlo. Dove ti portano i ricordi, le idee, il cuore. Presentare la forza.  In questi giorni prende avvio una fase cruciale delle indagini sull’omicidio del nostro fratello Francesco Pagliuso. In questi momenti, forse più che in altri, bisogna farsi sentire accanto alle famiglie che restano chiuse nel dolore, straziate davanti a una ferita grandissima e profonda che si riapre e brucia sempre più forte. Noi vogliamo schierarci, allineati e coperti, compatti, a difesa dei nostri valori, del vivere assieme giusto e civile, pacifico, in cui crediamo da sempre e per sempre. Vogliamo stare vicino al ricordo e all’onore di Francesco Pagliuso, un fratello che era, è e sarà per sempre uno di noi  ufficiali di Complemento della Guardia di finanza del 47° Eracle".

"Come un tempo - scrivono - presentiamo la nostra forza, uniti, sull'attenti, davanti alla Bandiera, attorno al ricordo di Francesco ed alla sua famiglia. I nostri nomi. I nostri volti. Ora come allora, pronti a condividere e sostenere momenti felici e difficili. Per andare oltre, per chiedere giustizia, per cercare e seguire all’orizzonte le stelle che ci guidano: l’idea di una società giusta e civile, la forza della ragione e della fratellanza, la nobiltà d’animo di cuori e passi che battono all’unisono.  Per far risuonare la cadenza di una marcia che avanza verso quei valori e quelle idee, che cammina comunque, sulle gambe di moltissimi uomini e donne, senza fermarsi o recedere mai. Possente di sua propria forza”.

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