Lamezia, Unione Nazionale Consumatori su disservizi idrici: “Si valuta anche Class action”

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Lamezia Terme - Nei giorni scorsi, lo sportello dell’Unione Nazionale Consumatori – Delegazione di Lamezia, informano in una nota: “è stato investito di numerose lamentele e segnalazioni, relative all’ interruzione del servizio idrico derivante dalla continua rottura delle tubature dell’acquedotto Sambuco. La problematica, da diversi mesi non è stata ancora risolta definitivamente, sebbene il Comune di Lamezia Terme avesse già diffidato, l’Ente fornitore Sorical, pare senza aver sortito alcun effetto”.

L’ Unione Nazionale Consumatori, pertanto “preso atto delle numerose segnalazioni, e constato che vi sarebbero i presupposti normativi affinché i malcapitati cittadini debbano essere risarciti o indennizzati del danno patito, sta valutando la possibilità di azionare una concreta azione legale nella formula anche di una “Class action”. La responsabile dell’Unc, specifica che secondo l’inquadramento giuridico del contratto di fornitura d’acqua potabile, tra la società che gestisce il servizio idrico presso il Comune e l’utente, si instaura un rapporto giuridico, ai sensi dell’art. 1559 del codice civile, nel genere del contratto di “somministrazione“. Infatti, l’acqua potabile viene erogata all’utente solo ed esclusivamente a fronte della stipulazione di un contratto e tale contratto è quello di somministrazione ed è quel negozio giuridico, o più correttamente contratto, a mezzo del quale il somministrante si impegna verso l’altra parte contrattuale e contro il pagamento di un corrispettivo in denaro, a eseguire prestazioni continuative o periodiche di cose. Quindi, in caso di interruzione della somministrazione di acqua potabile da parte del somministrante si configura un’ipotesi di responsabilità contrattuale e questo tipo di responsabilità sarà da imputarsi in capo alla società che effettua il servizio di somministrazione d’acqua. L’affidamento dal Comune del servizio di distribuzione di acqua potabile, infatti, comporta per l’azienda somministratrice l’assunzione dell’obbligo di organizzarsi e di approntare gli strumenti necessari per l’adempimento. Dall’assunzione di tale obbligazione, in applicazione ai principi generali in materia di responsabilità contrattuale, discenderà che in capo all’azienda fornitrice sorgeranno anche i rischi relativi all’esecuzione della prestazione”.

“Non si dimentichi – conclude Zaira Niaty responsabile Unione Nazionale Consumatori Delegazione di Lamezia - che il disagio da interruzione dell’acqua potabile, può generare una responsabilità patrimoniale non solo per le utenze private, ma soprattutto per quelle attività, quali potrebbero essere quelle di ristorazione e di coltivazione, a titolo di mero esempio, di servizi e/o produttive impedite a proseguire nel proprio svolgimento a seguito della mancanza d’acqua. Sulla base di questi elementi, l’Unione Nazionale Consumatori, da oggi si rende disponibile per chiunque voglia far valere il proprio diritto su questa incresciosa situazione, senza fine, a poter diffidare singolarmente il gestore del servizio idrico”.

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