Lamezia Terme - “Misericordiamo. 50 anni di gioia e di fraternità” l’evento, organizzato e promosso dalla Sottosezione Unitalsi di Lamezia Terme, si inserisce nei festeggiamenti per il suo primo mezzo secolo di vita. 50 anni di gioia e di fraternità e di servizio dedicato agli ultimi. Questo il senso che spinge nel tempo decine e decine di volontari a impegnarsi per il prossimo. La famiglia unitalsiana lametina si è così riunita per celebrare il suo anniversario al “Teatro 8 ciclisti” della Fondazione Terina. Questa mattina, ad aprire la giornata dell’Unitalsi, un video che ha ripercorso i momenti salienti della sottosezione locale. Presente alla cerimonia, il presidente dell’Unitalsi di Lamezia Carlo Mercuri e dell’assistente ecclesiastico della sottosezione, don Isidoro Di Cello e il presidente regionale dell’Unitalsi, Vincenzo Trapani Lombardo.
Poi, a seguire gli interventi di don Decio Cipolloni, già assistente nazionale Unitalsi e di Luisa De Leo, già presidente della sottosezione lametina e il presidente nazionale Unitalsi Antonio Diella. Infine, è stata celebrata la Santa Messa.
L’Unitalsi (Unione nazionale italiana trasporto ammalati a Lourdes e santuari internazionali) è nata nel 1903 come “strumento” per portare speranza fra le persone meno fortunate. Una ‘mission’ che parte dai dettami evangelici che invitano a costruire una società dove ci sia spazio per la carità. Negli anni, oltre ai pellegrinaggi con gli ammalati, è stata anche realizzata tutta una serie di progetti in grado di offrire risposte concrete ai bisogni di disabili e persone in difficoltà. L’Unitalsi vuol essere “mezzo di carità operativa e di carità creativa nelle mani del Signore”. La sottosezione lametina è sempre stata in linea con l’organizzazione nazionale condividendone principi, metodi e finalità. "Oggi - affermano dalla sottosezione locale - dopo 50 anni di attività spesa sul campo, si può ben dire che anche Lamezia ha una grande famiglia unitalsiana, espressione di quella carità fattiva che è emblema della fede testimoniata con le opere".
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