Lamezia verso rifiuti zero, nobel Ercolini: “Non siamo solo custodi del pianeta”

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Lamezia Terme – A parlare di ‘Rifiuti zero’ in un Teatro Costabile gremito, sono state numerose personalità del mondo politico e associativo della Calabria, a siglare un primo di una lunga serie di momenti di collaborazione tra il Comune di Lamezia Terme e le associazioni organizzatrici della serata: “Lamezia rifiuti zero e Zero Waste Italy”.

A dare rilevanza all’incontro è stato il nobel vincitore del Premio Internazionale Goldman 2013 per il suo impegno per l’Ambiente, Rossano Ercolini. Un incontro pubblico, al quale tavolo coordinato da Nadia Donato, ha preso parte anche Giuseppe Costanzo, presidente della Multiservizi Spa, con l’obiettivo di sensibilizzare sul tema ambiente e rifiuti, tanto i cittadini quanto i responsabili della cosa pubblica.

“Circa il problema dei rifiuti e della raccolta, sento parlare spesso di emergenza, ma quando il problema è dilatato nel tempo diventa ordinario, il termine emergenza viene abusato e quindi occorre riorganizzare il settore -  spiega Costanzo – il problema si risolverà quando ognuno di noi farà piccoli gesti quotidiani”.

Un problema rifiuti che si collega al concetto di raccolta differenziata, ancora poco radicato a livello culturale, nei lametini, ancora poco esteso nelle zone della città e poco considerato nelle aree del porta a porta dove risulta evidente che c’è ancora chi ritiene più giusto non farla e abbandonare i rifiuti in qualunque angolo. “Supereremo l’obiettivo minimo del 65% quando la raccolta sarà estesa” – commenta ancora Costanzo. Altro passo importante dell’amministrazione comunale, a dire dell’assessore all’ambiente Anna Maria Scavelli è la delibera di giunta con la quale è stata firmata la ‘Rifiuti zero’ fino al 2020 contenente una serie di iniziative all’interno e con un tempismo più o meno di tre anni di concretizzazione.

“L’obiettivo è il raggiungimento del 50% per il 2016, il 60% per il 2017 e il 70% per il 2018 – dice la Scavelli -  fra le iniziative ci sono impianti di compostaggio con gestione aerobica, l’uso degli ammendanti derivanti dalla raccolta differenziata, vendita di merce sfusa e imballaggi riciclabili, ci sono poi piccole iniziative come l’idea di escludere la plastica dalle mense scolastiche o prediligere prodotti che derivino dal riciclaggio”.

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Un esempio importante è stato fornito dalla testimonianza del sindaco di Cerzeto e delegato provinciale all’ambiente di Cosenza, Giuseppe Rizzo. “Rifiuti zero è un po’ utopia ma realizzabile – commenta il sindaco – Abbiamo cercato di fare economia circolare, abbiamo dimezzato i costi e abbiamo investito, dunque il nostro è un 60% reale, ed è reale perché la tracciabilità la controllo personalmente”.

A restare positivamente colpito dalla grande presenza di cittadini in teatro, è stato il sindaco di Lamezia Terme Paolo Mascaro, dalla quale auspica un nuovo interesse all’ambiente e alla raccolta.

“Con l’implementazione in altre 12 zone della città si potrà arrivare al risultato atteso – dice Mascaro – per cui tranne le zone collinari, tutta la città sarà finalmente senza orribili cassonetti, sperando poi di non incorrere nell’abusivismo. La delibera rifiuti zero rappresenta un primo passaggio di collaborazioni, questo è un incontro finalizzato a risultati concreti, non è nato dal nulla, l’obiettivo è il raggiungimento di un programma di governo. Ulteriore supporto per la comunità lametina è l’isola ecologica, ed inoltre siamo pronti al prossimo bando della regione Calabria”.

Al tavolo non è mancata neanche la presenza dell’architetto Orsola Reillo, dirigente settore ambiente della Regione Calabria, a rappresentare una responsabilità politica precisa, “Gli obblighi comunitari prevedono un effettivo recupero di ciò che si ricicla – aggiunge ulteriore tassello sul tema raccolta differenziata l’architetto – si parla di almeno un 50%, con la necessità di un piano di gestione con nuovo sistema impiantistico, con eco distretti che vedano anche al residuo rifiuto”.

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Il nobel Ercolini parla di stanchezza, sforzo, testardaggine e salute, in apertura del discorso atteso, come delle situazioni ricche di significato. Ringrazia le ragazze e i ragazzi delle associazioni organizzatrici, cuore pulsante di un attivismo che va esteso e inculcato nelle coscienze sempre più, il presidente di Rifiuti Zero Dina Caligiuri e il referente regionale di Zero Waste Italy Pasqualino Allegro.

“Siamo di fronte al problema del passaggio dall’era dei rifiuti all’era delle risorse – dice a gran voce Ercolini – non possiamo toppare più questa volta, ed è un problema paragonabile al passaggio dall’era della pietra all’era dei metalli. È importante essere chiamati in causa, non siamo solo custodi del pianeta, non siamo padroni ma ci son troppi padroni”. Infine punta tutto sulla comunicazione, sulla formazione e sulla informazione.

“Negli anni ’80 si puntava sulla tecnologia, oggi sappiamo che serve ma va saputa rendere funzionale al primato della informazione della comunità – la comunicazione è fondamentale, oggi è il porta a porta che ci porta a superare l’obiettivo minimo del 65%, perciò si necessita di una comunicazione orizzontale”.

Valeria D'Agostino

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