Lamezia, vescovo emerito Rimedio parla con studenti liceo 'Galilei' del suo ultimo libro “Il messaggio di Cristo”

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Lamezia Terme - Un incontro con un esponente storico della Chiesa Lametina, ma anche e soprattutto un’occasione di scambio intergenerazionale su temi sociali, religiosi, esistenziali: questa l’impostazione della conferenza-dibattito sull’ultimo libro di Sua Eccellenza il Vescovo Emerito Monsignor Vincenzo Rimedio, “Il messaggio di Cristo”, al liceo scientifico “Galileo Galilei”. L’evento, fortemente voluto dalla docente di filosofia e scrittrice Miriam Rocca, è stato entusiasticamente approvato dalla dirigente scolastica Teresa Goffredo, che ha sottolineato nei saluti come non sia la prima volta che il Liceo Galilei accoglie Monsignor Rimedio, ringraziandolo per il suo contributo alla formazione dei ragazzi. Ragazzi che difatti hanno saputo leggere con attenzione un volume che propone un approccio Cristologico all’esistenza, incentrato, secondo le parole dell’autore, “sull’incidenza sempre minore del Cristianesimo nella vita delle persone”. Senza timori gli studenti hanno espresso domande e opinioni, spaziando dall’estetizzazione del concetto di bellezza nella società contemporanea al problema del dolore nella vita umana, passando anche ad indagare il reale significato o scopo dell’esistenza, pure senza trascurare le attualissime questioni di genere, fortemente sentite dalle nuove generazioni, cui è dedicato un capitolo del libro.

Monsignor Rimedio, classe 1927, consacrato vescovo nell’’82, ha dimostrato di essere ancora coinvolto dagli interrogativi dei giovani e dalle correnti di pensiero che scuotono e attraversano la società contemporanea. Dopo averli invitati alla ricerca della bellezza nella spiritualità, ha parlato di una sofferenza “come scuola”, “che insegna a distinguere ciò che vale veramente” ed è utile allo sviluppo della vera umanità, e di “un Dio che si è fatto sofferenza egli stesso mediante l’accettazione della Croce, è che è Amore, Misericordia, Redenzione”. Dunque un Dio vicino e povero nello stesso tempo, secondo il messaggio Francescano più volte citato. Vari riferimenti anche al controverso argomento della libertà individuale, autentica solo se improntata al Bene e alla Verità, intesi alla luce della fede. Poi un augurio alla città, dopo le recenti elezioni, “perché ognuno faccia la propria parte per costruire una società protesa alla convivenza, al benessere, alla solidarietà.”

Giulia De Sensi

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