Lamezia, visita del presidente d’Albania Bajram Begaj nella frazione Arbëreshë di Zangarona: "Qui mi sento come a casa" - Video

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Lamezia Terme - Ha fatto tappa a Zangarona, la più antica delle frazioni di Lamezia Terme, dalle storiche origini Arbëreshë, la visita ufficiale in Calabria del presidente della Repubblica d’Albania Bajram Begaj, intervenuto con la moglie e i figli a conoscere per la prima volta la piccola comunità che ha conservato per oltre sei secoli le proprie radici, valorizzando e riscoprendo negli ultimi decenni questo enorme patrimonio culturale. Dopo aver toccato diverse località Arbëreshë della regione e della provincia, Begaj ha scelto di terminare il suo viaggio proprio a Zangarona, dove è stato accolto dal vicesindaco di Lamezia Terme Antonello Bevilacqua, in rappresentanza del sindaco Mascaro, dal presidente del Consiglio Comunale Giancarlo Nicotera, dall’assessore Luisa Vaccaro, dal vescovo di Lamezia Monsignor Serafino Parisi, dal presidente della Provincia di Catanzaro Mario Amedeo Mormile, dal prefetto di Catanzaro Enrico Ricci, dal commissario della Fondazione “Istituto Regionale Comunità Arbëreshë di Calabria” Ernesto Madeo.

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Presenti anche in rappresentanza del Comune di Caraffa di Catanzaro la presidente del Consiglio Comunale Serena Notaro, con un corpo di ballo di giovanissime danzatrici in costume Arbëreshë, e il delegato del sindaco di Maida, per la comunità di Vena di Maida, Domenico Casalinuovo, con il vicesindaco Giuseppe Graziano, il presidente del Consiglio Comunale Sigismondo Guzzo, l’assessore Maria Concetta Pileggi, il presidente della Pro Loco di Vena Francesco Panza. Presente, inoltre, il gruppo scout Lamezia 5, l’associazione Xingarona larg dhe asër con la presidente Paola Spinelli, e una vasta rappresentanza delle Forze dell’Ordine, che hanno reso possibile lo svolgimento in sicurezza dell’intera manifestazione, seguita in diretta da Radio54 Network. Appena arrivato nella piazza principale, il presidente Begaj ha visitato la storica chiesa di Santa Maria delle Grazie, guidato dal parroco Carlo Ragozzino alla scoperta dei tesori artistici e delle antichità ivi contenute.

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A seguire il taglio del nastro di fronte al murales realizzato in piazza dal giovane artista Gennaro Lanzo, supportato dall’intera comunità, che ha voluto rappresentare le bandiere italiana e albanese che s’intrecciano a formare un’unica nazione sotto la protezione dell’eroe nazionale albanese Giorgio Castriota Skanderbeg. Lo stesso eroe rappresentato nel busto di cui Begaj ha voluto fare dono alla piccola frazione di Zangarona, svelato e inaugurato in questa occasione, che si erge ora imponente su un piedistallo di fianco alla chiesa, sullo sfondo della piana e del golfo, a ricordare per sempre le origini del luogo. Un monito soprattutto per i giovani, al centro del discorso del presidente, che li ha ringraziati per primi per la loro presenza, definendoli un esempio per la loro restanza in un piccolo borgo, per il loro legame con le radici, per l’impegno nel tramandare una cultura secolare, nonostante il richiamo dei grandi centri. Begaj ha poi ringraziato tutta la comunità e gli organizzatori dell’evento per l’accoglienza ricevuta.

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“A Zangarona mi sento a casa mia, così come mi sono sentito in tutti i centri Arbëreshë che ho visitato. Avete scelto di vivere di qui, nell’Arberia della Calabria, dove ogni via e ogni piazza parla della nostra cultura. Grazie a momenti di comunità come questo si creano nuove opportunità per lavorare insieme coltivando il nostro senso d’appartenenza e la nostra identità”, ha dichiarato, ringraziando in particolare la professoressa Cettina Mazzei, nativa di Caraffa, impegnata da anni nell’insegnare e tramandare la lingua Arbëreshë alle nuove generazioni. Nei discorsi introduttivi delle autorità cittadine e provinciali, ma anche in quelli dei rappresentanti delle associazioni, il desiderio di consolidare il legame fra Italia e Albania, nazioni legate da sempre da una profonda amicizia, per uno sviluppo comune che sia non solo culturale ma anche sociale, economico, turistico, per il futuro dei giovani e la prosperità di quanti si sentono legati al proprio passato ma pronti ad incidere nel presente.

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Citati nei ringraziamenti finali fra coloro che si sono prodigati per la riuscita dell’evento, oltre a tutte le autorità presenti, anche l’assessore regionale Gianluca Gallo e il giornalista Valerio Caparelli. Grande lo scambio di doni intercorso con il presidente, che ha ricevuto diverse targhe ricordo, opere d’arte, fiori, un libro, un filato realizzato al telaio dall’artigiana locale Francesca Filippa, e anche un fazzolettone scout indossato di fronte ai flash, in un clima di festa conclusosi con musiche e danze tradizionali.

Giulia De Sensi

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