Lamezia, visita Pastorale del Vescovo Schillaci a "Casa Alzal"

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Lamezia Terme - Continua il viaggio di Monsignor Schillaci attraverso le realtà socialmente impegnate presenti sul territorio della Diocesi. Questa volta ad essere oggetto della sua visita pastorale è “Casa Alzal”, centro diurno per pazienti affetti da Sindrome di Alzheimer gestito dall’Associazione per la Ricerca Neurogenetica, che nasce ufficialmente nel 1992 e dal 1996 fa parte del Centro Regionale di Neurogenetica creato a Lamezia Terme con Legge regionale n.37 in seguito agli studi e all’impegno nella ricerca avviato fin dal 1981 dalla dottoressa Amalia Bruni che ha portato all’isolamento del gene Presenilina 1, coinvolto nella variante ad esordio precoce di una Sindrome che rappresenta ad oggi con le sue complicanze la quarta causa di morte al mondo, ma che soprattutto è  fonte di enormi sofferenze per i pazienti e per le loro famiglie. Sofferenze che a “Casa Alzal” un team multidisciplinare di medici, psicologi, assistenti sociali, operatori, volontari si propone ogni giorno di alleviare, in un ambiente confortevole e sano, ponendo al centro della propria azione unicamente il paziente. Lo ricorda più volte il dottore Maletta, moderatore di un incontro che ha visto la presenza non solo del Vescovo Schillaci ma anche del presidente dell’Associazione per la Ricerca Neurogenetica Antonio Laganà e del Commissario Alecci, il quale esordisce complimentandosi per la cospicua valorizzazione del bene immobile di proprietà del Comune che dal 2002 è sede del centro, evidente anche nei lavori di ristrutturazione ultimante effettuati. “Il Comune – dichiara Alecci – è fiero di avere al suo interno questa realtà, una realtà che non prende ma dà soltanto: nessuno è diventato ricco frequentando queste stanze.” Ancora, rivolto a Sua Eccellenza: “La ringraziamo di andare nei posti dove davvero c’è bisogno, non in quelli dove la gente è sazia e satolla di quello che ha, e ne esistono, anche in questa città.”

Va dritto al cuore la risposta del Vescovo: “Grazie, perché queste sono le realtà che contraddistinguono una comunità capace di essere attenta alle difficoltà, fragilità e disabilità di tutti, dando a tutti la possibilità di crescere umanamente. Quelle che nella Chiesa si chiamano Opere di Misericordia, laicamente possiamo chiamarle opere di vicinanza, di prossimità. Ultimamente Papa Francesco in un incontro riservato ai nuovi vescovi, ci ha rivolto questo invito: “Siate vicini!”, un invito che è valido per tutti: dobbiamo abbattere le barriere che, anche involontariamente, ci costruiamo, fuori e dentro.” Poi un riferimento al noto passo evangelico in cui Cristo è il Medico che non viene per i sani ma per i malati: “Dobbiamo solo scegliere da che parte stare. Se capiamo che tutti in un modo o nell’altro siamo malati cominceremo a pensare diversamente.”

L’incontro procede con un dono di libri a Sua Eccellenza, fra questi “Diario di una Scienziata”, scritto dalla dottoressa Amalia Bruni, purtroppo assente per via di un impegno ufficiale a Roma. Poi “La vita dimenticata” di Francesca Frangipane e il fotoracconto sul Natale “Frammenti di Luce” a cura di Eleonora Raso e Antonella Volpe che ha visto protagonisti gli ospiti di “Casa Alzal”. In conclusione l’inaugurazione della nuova palestra del centro  intitolata a Mario Pingitore, scomparso vicepresidente dell’Associazione, e l’invito a Monsignor Schillaci di tornare presto, anche per visitare il Centro regionale per la Ricerca Neurogenetica, storica eccellenza sita nei locali dell’Ospedale “Giovanni Paolo II”.

Giulia De Sensi

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