Lamezia, WikiLeaks diffonde dispaccio console Truhn: "La Calabria senza l'Italia sarebbe fallita"

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Lamezia Terme, 13 gennaio - WikiLeaks, torna a rivelare dispacci di consoli e ambasciatori Usa e lo fa, questa volta, con il console J. Patrick Truhn che, tra giugno e novembre del 2008, rilascia cinque dispacci da Napoli in relazione alle sue recenti visite in Calabria e Sicilia. C'è un apposito file/dispaccio dedicato interamente alla sola Calabria dal titolo "La Calabria può essere salvata?". Il console Truhn non ha dubbi se fin dall'incipit dichiara che "la Calabria, se non fosse parte dell'Italia, sarebbe fallita". Una frase lapidaria cui fanno seguito tutta una lunga serie di argomentazioni tratte dai suoi recenti viaggi nelle cinque province Calabresi. In questi dispacci "made in Calabria" il console fa semplici e lineari osservazioni quando parla, ad esempio, di una città come Catanzaro "caotica" o  Vibo Valentia descritta come una "società apatica". Ci sono elementi positivi, come le buone parole spese per il movimento Ammazzateci Tutti visto come un movimento di pressione nei confronti dello Stato italiano per combattere la 'Ndrangheta. Viene citato anche Aldo Pecora, a capo del medesimo movimento, il quale avrebbe "osservato che la criminalità organizzata e la massoneria controllino ogni singolo aspetto della società, compresa l'economia e il sistema politico" calabrese.

Un capitolo a sè è quello dedicato a Catanzaro e dal titolo "siamo abituati alla criminalità organizzata". Il dispaccio si apre con la travagliata visita al Governatore della Calabria Loiero e la prima notte passata nello "squallido e caotico capoluogo di regione Catanzaro". Dopo aver declinato diverse volte l'incontro nel corso dell'anno, il Governatore Loiero decide di incontrare Truhn lamentandosi  con lui  "della cattiva immagine della regione e ha evidenziato che la criminalità organizzata, i mercati relativamente inaccessibili e le povere infrastrutture si fondono per scoraggiare gli investimenti nella regione". Purtroppo, osserva il console, "Loiero non è stato in grado di fornire alcuna soluzione alternativa piuttosto che un’idea per rendere i prestiti a basso tasso di interesse disponibili, grazie ai fondi strutturali dell’Ue, per le piccole e medie imprese". E, quando Truhn gli ha chiesto se il modello Sicilia  "dove i cittadini e le associazioni industriali si sono uniti all’applicazione della legge opponendosi attivamente alla criminalità organizzata, potrebbe servire", Loiero ha risposto che "siamo noi la vera isola".

Successivamente vengono elencati gli incontri con il procuratore Antonio Lombardo e il prefetto di Vibo Ennio Sodano. Altro incontro è quello con Nino Morabito di Legambiente. Truhn si lamenta del mancato incontro con il presidente di Confindustria De Rose che, al contrario dei colleghi siciliani, ha deciso di non estromettere chi non paga il pizzo. Parla di come il turismo sia l'unica speranza per questa terra anche se l'autostrada, le statali e la ferrovia sono disastrose. Le riflessioni che appaiono nei dispacci confidenziali del  console statunitense Truhn sembrano fotografare lo stato di salute della Calabria con estrema e lucida semplicità. Va da sé che tali affermazioni non mancheranno di suscitare numerose reazioni.


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