Nuovo nome aeroporto, Lamezia insorge contro la proposta del sindaco di Catanzaro

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Lamezia Terme - La proposta del sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, di modificare la denominazione dell'aeroporto di Lamezia in aeroporto Lamezia-Catanzaro, sta provocando un'ondata di reazioni, tutte negative e di critiche all'indirizzo dato dal sindaco del capoluogo di regione all'interno delle sue linee programmatiche.

Guarascio (consigliere comunale Lamezia): "Calabria non ha bisogno di rigurgiti municipalistici"

"Di tutto la Calabria ha bisogno tranne che di una nuova stagione di rigurgiti municipalistici o di guerre di pennacchi e effimeri simboli". E' quanto afferma in una nota il consigliere comunale di Nuova Era Eugenio Guarascio, che prosegue sulla vicenda: "Il sindaco di Catanzaro farebbe bene a riflettere ragionare ed agire su come fare affermare nei fatti e non con proclami la sua città come autentico vero e riconosciuto capoluogo della regione, invece di soffermarsi su richieste fuori dal tempo e da ogni logica. Si risolve il problema di Catanzaro se cambia il nome dell’aeroporto? Si risolve il problema della Calabria se ci attardiamo con polemiche che nulla hanno a che fare con i drammatici problemi dei calabresi , dei cittadini, delle imprese, dei lavoratori? Devo confessare come imprenditore che opera in tutta la Calabria e come consigliere comunale di Lamezia tutta la mia profonda delusione per questa ennesima caduta di stile e di lungimiranza di settori così importanti del mondo istituzionale e politico".

Furgiuele: "L'aeroporto non cambierà mai nome"

"Qualcuno, oggi, pensa di poter giocare a porta libera con Lamezia e i lametini - afferma l'onorevole Domenico Furgiuele - come si faceva fino a ieri. Non è più possibile, non sarà più possibile. Son finiti i tempi della svendita della dignità lametina. La difesa  strenua della originaria denominazione dello scalo aeroportuale (Aeroporto internazionale di Lamezia Terme) non ha nulla da spartire con il campanilismo e con altre battaglie di retroguardia, che infatti lascio ad altri. La difesa del nome della infrastruttura simbolo della città, che sarà fortissima nel caso in cui si volesse portare avanti certe  'vaccate' lette sulla stampa, attiene alla dignità di una cittadinanza già troppe volte lesa nella sua ambizione di sviluppo e rivincita, anche per colpa dei mercanti che ci dovevano rappresentare.  Stiano tranquilli i lametini, l'aeroporto non cambierà nome, semmai sarà più vicino alla città del quale è il cuore economico pulsante".

Gianturco e Rubino (Fdi): "Incomprensibile la proposta del sindaco di Catanzaro"

“L’aeroporto internazionale di Lamezia Terme ha già un nome: ‘Sant’Eufemia’. Per tale ragione riteniamo incomprensibile e improponibile la proposta del sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita di modificarne la denominazione ufficiale”. E’ quanto affermano in una nota i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia Mimmo Gianturco e Rosy Rubino. “E’ proprio in questa parte della città di Lamezia Terme – aggiungono Gianturco e Rubino - che nel 1976 venne inaugurato il più importante investimento infrastrutturale della Regione al servizio della Calabria e dei calabresi. Fu una scelta oculata e strategica confermata dal continuo aumento dei passeggeri che l’aeroporto più importante della Calabria e uno dei più importanti del Sud Italia ha fatto registrare sin dalla sua nascita". "Quello che oggi interessa - proseguono - non è modificarne la denominazione, in quanto l’aeroporto internazionale di Lamezia Terme Sant’Eufemia ha già un nome legittimo e consolidato nel tempo, ma piuttosto quello di incrementarne ulteriormente lo sviluppo in quanto è tra i dodici scali strategici a livello nazionale e rappresenta la vera porta di ingresso della Calabria. E’ ora di dire basta ai soliti campanilismi e lavorare in sinergia per rilanciare e rafforzare l’area centrale della Calabria”.

Cristiano (Italexit): "Uscita propagandistica, Fiorita risolva i problemi veri dei catanzaresi"

"Catanzaro e Lamezia Terme sono due città che devono necessariamente camminare in sinergia - afferma Massimo Cristiano, Coordinatore regionale Italexit con Paragone e candidato capolista alla Camera - altro che campanilismo. Il primo cittadino catanzarese, infatti, ha annunciato che chiederà alla Regione e al Ministero competente che la denominazione ufficiale dello scalo aeroportuale lametino divenga: aeroporto internazionale di “Lamezia Terme – Catanzaro”. Lo ha affermato durante la presentazione delle linee programmatiche 2022-2027 dinanzi al suo consiglio comunale. A suo dire, ciò rientra tra le priorità del capoluogo. Sarebbe opportuno che il sindaco Fiorita – sostiene ancora Massimo Cristiano – si occupasse dei cittadini catanzaresi, che si aspettano risposte concrete in termini di servizi efficienti. Una uscita propagandistica, fatta di miopia politica, dunque, che non serve a questa terra «già vessata da problemi ben più seri», conclude il coordinatore regionale di Italexit con Paragone. Catanzaro e Lamezia meritano ben altro che uno sterile e becero campanilismo".

Nicotera (Presidente consiglio comunale Lamezia): "Uno scivolone che lascia basiti"

"Uno scivolone che lascia basiti, non può essere definito diversamente ciò che ha proposto, nelle sue linee programmatiche, il primo cittadino di Catanzaro, in merito all'aeroporto di Lamezia Terme". E' quanto afferma Giancarlo Nicotera Presidente del Consiglio Comunale di Lamezia Terme che prosegue: "Parole ed evocazioni che sanno di antico, sterile ed inutile campanilismo, di cui nessuno sentiva francamente il bisogno. Davvero un pessimo inizio quello del Sindaco Fiorita.  Se si vuole arrestare il lento, ma, progressivo arretramento dell’area centrale della Calabria, occorre creare le condizioni per un dialogo serio e costruttivo tra le due città di Catanzaro e Lamezia Terme, riconoscendo le peculiarità di ciascuna di esse e permettendo ad ognuna di dare il proprio apporto per la crescita del territorio. La Calabria ha bisogno di una politica che si rimbocchi le maniche e lavori a favore di tutti i territori, e non certo di proposte surreali, inconcepibili ed illogiche, che sanno di mera propaganda e che vanno respinte al mittente, senza se e senza ma". 

Lucia Cittadino (consigliera comunale Lamezia): "Fiorita non avrà il mio voto per presidente Provincia"

"Leggendo questa mattina le parole pronunciate dal Sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, sulla necessità di aggiungere il nome di Catanzaro al nostro Aeroporto Internazionale mi è venuto subito un dubbio sul lavoro che facesse e sono andata subito a verificare"- E' quanto afferma la consigliera comunale di Lamezia del gruppo "Nuova Era che prosegue: "Avuta conferma del fatto che faccia il professore universitario, peraltro nel Dipartimento di Scienze Politiche dell’Unical, mi sono chiesta a che cosa gli fossero servite tutte quelle centinaia di migliaia di pagine che avrà letto nella sua vita. La Cultura infatti altro non è che “Arricchimento delle facoltà intellettuali individuali, perseguito attraverso l'acquisizione critica di cognizioni ricavate dallo studio e dall'esperienza”. La cultura gli avrebbe dovuto dare gli strumenti per capire, soprattutto in un’epoca di atroci conflitti mondiali, che le contrapposizioni e le ostilità sono esclusivamente foriere di divisioni e disgregazioni, proprio quello di cui nessuno sente il bisogno e che un politico che si professa illuminato e portatore di “primavera” non dovrebbe assolutamente coltivare. Fiorita, se proprio ha tra le sue priorità quella di rinominare l’aeroporto di Lamezia Terme, avrebbe potuto invitare Sindaco, Giunta e Consiglieri Comunali a sedersi ad un tavolo e spiegare il perché ritenga di doversi arrogare tale diritto senza prima aver sollecitato un confronto ed un dialogo, all’esito del quale magari ci avrebbe pure convinto. Dinanzi a tele arroganza da me riceverà sempre un pregiudiziale e piccato no sia pur dinanzi a qualsiasi, sia pur lungimirante, motivazione. P.S. Pare che il Pd lo stia supplicando di candidarsi per concorrere alla elezione di Presidente della Provincia di Catanzaro - conclude - lo avviso sin da ora, che il mio “bel” voto ponderato e “pesante” come consigliera comunale di Lamezia non lo avrà!".

Masi (Pd): "Fiorita non perseveri, altri problemi interessano i cittadini"

"Ancora una volta da un politico della città di Catanzaro (purtroppo il neo Sindaco ) spunta la richiesta di apporre come pennacchio il nome della città capoluogo di regione all’Aeroporto Internazionale di Lamezia Terme, che come è a tutti noto sorge nel territorio lametino, ma e’ al servizio dei 408 comuni della Calabria e di tutti loro abitanti" afferma Gennarino Masi segretario cittadino del Pd. Caro Sindaco Fiorita - prosegue ancora - ciò di cui ha bisogno l’aeroporto “internazionale” della Calabria, e che ci fosse una grande sinergia istituzionale, Regione, comuni e i soci Sacal, affinchè si recuperassero i finanziamenti necessari, per renderlo più moderno e funzionale al fine di farlo diventare davvero ed a tutti gli effetti tale".

"Questo aeroporto, che per caso nasce in una città della Calabria, deve poter dare a tutti i viaggiatori della regione, la possibilità di spostarsi in tutto il mondo - ha aggiunto - senza dover effettuare scali in altri aeroporti italiani. Dovrebbe diventare una finestra sul mondo, con possibilità di andare oltre l’Europa, in America, in Australia, a Cuba, in Cina, in Giappone, in Asia, in Africa etc.etc Ecco caro Sindaco di cosa c’è bisogno! Lei è disposto a mettere a disposizione la sua influenza e la sua forza contrattuale come sindaco della Città capoluogo, per rilanciare la prospettiva futura dell’aeroporto? Se è si, si unisca a noi, e non faccia una battaglia di retroguardia. Forse non sa, che una mattina, qualche tempo fa, i viaggiatori calabresi, atterrando all’aeroporto di Lamezia hanno trovato all’uscita un cartello 6 metri per 3 con su scritto AEROPORTO DI CATANZARO, lei forse non ricorda la fine ingloriosa di quel cartello: fu rimosso in tempi molto rapidi. Le sembra il caso perseverare, mentre problemi molto più seri interessano i cittadini, lo sviluppo delle due città e dell’intera Area Centrale della Calabria inclusi Soverato Crotone e Vibo Valentia? Evitiamo, quindi, di attardarci su temi così inutili, divisivi e superflui, e tentiamo invece di lavorare per la coesione sociale ed il benessere dei cittadini di quest’area e di tutta la regione, a partire dalla realizzazione di un sistema intermodale dei trasporti con infrastrutture stradali e ferroviarie, moderne e funzionali, per far arrivare in tempi rapidissimi i viaggiatori sia all’Aeroporto Internazionale, che alla Stazione Centrale di Lamezia".

Aquila Villella (Consigliera comunale Lamezia): "Da Fiorita ci saremmo aspettati altro"

"Abbiamo appreso dalla stampa che, nelle linee programmatiche presentate al consiglio, Nicola Fiorita tra gli obiettivi ha inserito quello di aggiungere al nome dell’aeroporto di Lamezia Terme quello di Catanzaro. E dire che proprio in Consiglio Comunale, all’indomani del suo insediamento, nel fargli gli auguri, mi ero detta sicura che i rapporti tra le due città sarebbero stati più forti, e che avremmo potuto, stavolta, condividere percorsi comuni. Certo, nel corso degli anni abbiamo assistito ai tanti tentativi di sottrazione di servizi territoriali, ma nessuno mai ha lontanamente pensato di poter cambiare il nome all’aeroporto che insiste sul territorio lametino. Onestamente, da lui ci saremmo aspettati altro".

"Ci saremmo aspettati ad esempio, e ci avrebbe trovati al suo fianco, che si interrogasse se possiamo ancora sostenere l’idea di un’unica società che gestisca i tre scali e che non ha portato alcun vantaggio allo scalo lametino. Anzi.  Ci saremmo aspettati che volesse difendere il d.P.R. n. 201 del 2015 che inserisce Lamezia tra i 12 scali strategici del Paese e che, insieme alla città di Lamezia, volesse lavorare per evitarne la marginalizzazione che si sta consumando a vantaggio di quello di Reggio Calabria con l’avallo di Occhiuto e Cannizzaro. Ci saremmo aspettati che formulasse una proposta per rendere l’aeroporto motore di produzione turistica per l’intera Calabria. Niente di tutto questo. Ora, se l’idea, condivisibile, lanciata con forza da Nicola Fiorita in campagna elettorale di voler lavorare in sinergia con tutti comuni del comprensorio, si deve tramutare in questo genere di proposte partendo dalla modifica di una denominazione, piuttosto che da una visione complessiva dell’intera area centrale della Calabria, questa sì necessaria, non parte certamente bene, almeno nel dialogo con la città di Lamezia Terme".

Ruggero Pegna (Consigliere comunale Lamezia): "Si pensi realmente alla crescita di quest’area baricentrica e strategica"

"Ho letto alcune affermazioni del sindaco di Catanzaro professor Nicola Fiorita e sono tornato indietro nel tempo, non solo per il cognome che porta, che mi ricorda il diniego all’effettuazione del concerto di Sting del ‘93, con il “non mi interessa, ho cose serie a cui pensare” del padre, allora anch’egli sindaco, ma soprattutto per aver riproposto in chiave “ora cambio il mondo” la solita lagna paesana di un provincialismo fatto di pennacchi e demagogia. Scusandomi per averlo collegato a quel triste episodio, di cui certamente non ha alcuna responsabilità, mi tocca dire che la chiave da Curva Sud e orgoglio giallorosso, con cui ha chiosato la boutade del giorno, non è a mio giudizio meno imbarazzante". Così il consigliere comunale Udc di Lamezia Ruggero Pegna che sull'affermazione di Fiorita prosegue: "Dal sindaco del capoluogo, peraltro di nuova generazione, mi sarei aspettato proposte concrete e di reciproco interesse, come ad esempio immaginare e lavorare per la sostituzione dell’ormai quasi inutile Provincia con il nuovo Ente che classifica le aree più importanti del Paese, le Città metropolitane, e non risvegliare rancori, disfide e polemiche sopite. Ecco, il tema non è appropriarsi di nomi di strutture che si trovano altrove, senza che in tutto ciò ci sia un senso, semmai pensare alla “Città Metropolitana di Lamezia-Catanzaro”, realtà che, di fatto, ha tutti i presupposti per esserlo e che, grazie al nuovo Ente, potrebbe godere dei necessari supporti finanziari per imprimere un forte e reale sviluppo. Non v’è dubbio, infatti, che l’asse Lamezia/Germaneto, con tanto di aeroporto, stazione ferroviaria centrale, uscita A2, statale 18, il porto in progetto, ecc, cioè il nodo di comunicazione più importante forse del Sud da una parte e, dall’altra, la Cittadella Regionale, l’Università e le Strutture Ospedaliere, insieme alle due rispettive coste e a tutti i comuni che vi ricadono, con tanto di superstrada dei Due Mari a collegare Tirreno e Ionio, costituisca a tutti gli effetti la più grande e interessante Area Metropolitana della Regione! Il nuovo Ente potrebbe realmente fare da volano ad un nuovo sviluppo sinergico, organico, condiviso e  moderno dell’intero territorio, capace di valorizzare secondo un piano urbanistico, delle infrastrutture  e dei trasporti intercomunale tutte le peculiarità locali, migliorando qualità della vita e benessere di ogni singola realtà. Piuttosto che riprendere la stucchevole bega onomastica da sagra paesana di nomi e cognomi, pennacchi e bandiere, io ce l’ho così e tu ce l’hai colì, si pensi realmente alla crescita di quest’area baricentrica e strategica, trovando punti d’intesa e non di scontro". 

"La città capoluogo, come orgogliosamente taluni amano ribadire, deve ragionare in termini di sviluppo complessivo dell’intera Calabria, non del solito arroccamento intorno a Corso Mazzini, che può solo sminuire anche la stessa autorevolezza della politica catanzarese in ambito regionale. L’Aeroporto serve quasi tutti i comuni calabresi, non solo Catanzaro; secondo questa logica bisognerebbe mettergli i nomi di tutti, uno dietro l’altro? Come ogni struttura che è situata in un luogo, assume l’indicazione del Comune in cui si trova. Stessa cosa vale per l’uscita autostradale, un tempo rivendicata allo stesso modo e, ovviamente al contrario, per ogni struttura che si trova in altri luoghi, come la stessa Università di Catanzaro. Si lascino agli stadi e ai bar certe sfide che riaprono inutili dibattiti tra ultras e si pensi, invece, al bene comune, quello fatto di progetti importanti, durevoli, che possano cambiare la storia. Lamezia ha già patito fin troppo la volontà egemonica di altre realtà e la mancanza di una vera visione di sviluppo dell’intera Calabria. Una politica lungimirante - aggiunge ancora - come purtroppo non è mai stata,  per ovvietà geografica e delle caratteristiche morfologiche del territorio, non potrà mai essere tale senza passare da questa Città. Basterebbe ricordarsi che la superficie di Lamezia è di ben 162 kmq, quella di Catanzaro di 102 kmq, cioè di ben 62 kmq in più, territorio che non può essere relegato a quello di un paesotto di provincia. Con una superficie tale, nel cuore della regione, Catanzaro e Lamezia hanno solo da guadagnarci entrambe a camminare insieme, ma guidate dal buon senso". 

Igor Colombo: "Fiorita proceda diversamente per avere piena legittimazione"

"Appreso della volontà del sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, di voler cambiare denominazione all'Aeroporto internazionale di Lamezia Terme, aggiungendo accanto il nome della città di Catanzaro, invito il primo cittadino della città dei tre colli, a procedere diversamente per aver cosi piena legittimazione politica e territoriale in merito alla sua richiesta" - E' quanto afferma Igor Colombo che prosegue: "La mia proposta, avanzata già diversi anni fa, si rifà alla legge che ha riformato gli enti locali, introdotta nel 2014 , precisamente la Legge 56. Questa legge ha ridefinito l'ordinamento delle province ed istituito le città metropolitane. In particolare, le province sono state definite (così come le città metropolitane) enti di area vasta e i relativi organi – il presidente della provincia ed il consiglio provinciale - sono divenuti organi elettivi di secondo grado; analogo impianto è seguito per il consiglio nelle città metropolitane, con la differenza che il sindaco metropolitano coincide con il sindaco del comune capoluogo. Alla luce della Legge vigente possono crearsi sui territori nuovi enti provinciali accorpando i  territori circostanti in progetto di asse e di Area Vasta e per il territorio tra Catanzaro e Lamezia Terme. Tutto ciò rappresenterebbe  una ghiotta occasione per rilanciare a livello economico le due città in una unico nuovo Capoluogo di Provincia, con tanto di equa distribuzione sui territori di uffici e nuovi enti preposti, e da ciò anche il nostro Aeroporto, indipendentemente da come si possa denominare, ne potrebbe tranne importanti vantaggi".

"Invito il sindaco Fiorita - prosegue - a muoversi in questa direzione, lavorando da domani in sinergia con il primo cittadino lametino, Paolo Mascaro, per presentare al Parlamento la richiesta dell'elevazione di una nuova dell'Area vasta tra il Tirreno e lo Ionio, sotto forma di asse Provinciale Catanzaro-Lamezia Terme. Solo allora la sua proposta di cambio di denominazione dell'Aeroporto lametino avrebbe una logica politica e territoriale. Al contrario, l'uscita del neo-sindaco Fiorita, rappresenterebbe una pretestuosa richiesta che assomiglia ad un pennacchio e che alimenta rivalse e divisioni tra le due città".

De Biase: “Sindaco Fiorita proponga ‘il dare senza solo pretendere’”

“La nuova fantasiosa intestazione dell’Aeroporto lametino, Lamezia-Catanzaro? Una trovata pubblicitaria di esordio programmatico di un Sindaco dalla vita politica, probabilmente, breve. Insomma, se il neo sindaco voleva far parlare di se, facendo sorridere la politica di c.dx e di c.sx, c’è riuscito. Se il sindaco Fiorita invece vuole fare una proposta seria, consapevole, futurista e riflessiva, perché non inizia a dialogare con Lamezia proponendo ‘il dare senza solo pretendere’, come da anni accade? Per esempio, inizi a segnare il suo percorso politico dichiarando la volontà di dibattere con gli organi competenti, la nuova idea di: Il nuovo capoluogo Catanzaro-Lamezia? La nuova provincia con lo stesso nome? Una battaglia per la sanità sinergica tra Lamezia e Cz, con aree specialistiche da distribuire tra i due territori? L’Asp di Cz che oggi targa la sanità Lametina, si chiami anche Cz-Lamezia e non solo Asp di Cz, seppur l’85% della sanità si trova a Lamezia e gli uffici amministrativi gestori, si trovano in fitto in locali privati nella città di Fiorita. Quindi se il sindaco del capoluogo vuole, come afferma in odo non veritiero, di proporre unità e dialogo tra i due territori, si affacci verso la politica vera e non divida come ha già mostrato con i suoi incauti primi passi della sua, forse breve, amministrazione”. Così Salvatore De Biase, già presidente Consiglio Comunale Lamezia.

Mancuso: “Si agisca insieme per sviluppo area centrale Catanzaro-Lamezia”

“In altre occasioni, ho avuto modo di suggerire di tralasciare, in questa fase di  crisi, acutizzata dal caro-energia che grava su  imprese e famiglie,  e mentre la  Regione sta facendo di tutto per rinsaldare la coesione sociale della Calabria stressata da decenni di scelte sbagliate,  impennate di segno campanilistico. Tese a dividere piuttosto che a unire, nonché a distogliere l’attenzione dai veri problemi che affliggono le nostre comunità. In tal senso, trovo inopportuna la polemica sul cambio del nome dell’Aeroporto di Lamezia Terme.  Ritengo che i problemi dell’Aeroporto Internazionale, uno degli scali più logisticamente strategici d’Italia e uno dei più importanti del Mezzogiorno per numero di passeggeri trasportati,  non siano di tipo nominalistico, ma riguardino criticità concrete, che possono essere risolte puntando al suo ampliamento  strutturale e funzionale. Unendo le energie e dando concretezza alle proposte sostenibili, nell’interesse sia delle città di Catanzaro e Lamezia Terme che dell’intera Calabria. Ciò che mi sento di suggerire ai due sindaci più rappresentativi dell’area centrale della Calabria, è di puntare, nel rispetto delle peculiarità delle due realtà, ad una robusta concertazione sulle tante opere infrastrutturali, materiali e immateriali,  da portare a compimento nel breve  e medio periodo, affinché l’area centrale sia messa nelle condizioni di esercitare la  funzione politico-istituzionale di raccordo e sintesi delle tante risorse disponili,  regionali, nazionali ed europee, e dei  tantissimi interessi presenti sul territorio, economici, ambientali e culturali.  Quest’area - cerniera della Calabria, deve assolutamente superare, come ho asserito nel mio intervento di insediamento da Presidente dell’Assemblea legislativa,  le attuali, complesse e diffuse difficoltà, esercitando quel protagonismo politico e istituzionale, positivo e pragmatico, che finora è mancato. E la cui evanescenza ha prodotto diseconomie per le due città e per l’intera area centrale, la cui condizione di precarietà e il cui mancato sviluppo hanno accelerato la tendenza alla  frammentazione economica e sociale di una regione che ha purtroppo  ha dimostrato la tendenza a storicamente dividersi, presentandosi disarticolata e fragile nello scenario meridionale e nazionale. Sui temi del rilancio dell’area centrale, il Consiglio e la Giunta regionali sono molto vigili e fattivamente operativi. Soprattutto disponibili a interagire con gli Enti locali e le rappresentanze imprenditoriali e sociali, per recuperare il tempo perduto. E dare una svolta, tralasciando ogni disputa formalistica e di sterile pennacchio, ad un’area che da critica deve diventare propulsiva di innovazione, rinnovamento e modernizzazione,  nonché promotrice di sviluppo produttivo  e nuova occupazione”. È quanto afferma in una nota il presidente del Consiglio Regionale Filippo Mancuso.

Fedele: "La sinergia va perseguita con programmi e azioni"

Anche Valeria Fedele interviene sulle recenti dichiarazione del sindaco di Catanzaro sull'eventuale nuova denominazione dell'Aeroporto di lamezia Terme: "Modificare la denominazione dell'Aeroporto di Lamezia, così come proposto dal Sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita, non rispondendo ad alcuna esigenza di necessità pratica, è inevitabilmente criticabile. La sinergia auspicata va perseguita con programmi, azioni e linguaggio che non alimentino, volontariamente o meno, polemiche campanilistiche. Diversamente, risultando anacronistica e fuori luogo l'argomentazione, si appannano gli sforzi che si stanno effettuando a livello regionale per rilanciare gli scali aeroportuali, avendo ben presente la centralità dell'aeroporto di Lamezia Terme. L'area centrale della Calabria è unica geograficamente e noi tutti, specialmente rappresentanti delle istituzioni, dobbiamo contribuire in senso positivo al superamento di vecchie e controproducenti logiche culturali e politiche".

Bruni: “Importante è far crescere lo scalo per il bene di tutti. Il nome è relativo”

“Devo essere sincera, quando ho sentito la proposta del sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita sul modificare il nome dell’aeroporto di Lamezia in Lamezia-Catanzaro sono rimasta stupita. E ho fatto qualche considerazione, innanzitutto globalmente la nostra terra ha perso il cammino dello sviluppo rimanendo sempre l’ultima a causa delle sfide di una città contro l’altra, un paese contro l’altro e persino un quartiere contro un altro. Una regione con pochissimi abitanti che ha necessità di essere una sola cosa, armonica e con un disegno di sviluppo globale nonostante o forse proprio per le sue ricche diversità. L’incapacità della politica negli anni invece di ridurre i contrasti li ha accentuati. Catanzaro e Lamezia già da tempo avrebbero potuto consolidare un progetto di sviluppo come avrebbe dovuto fare chi punta a essere metropoli e non borgo e invece negli anni hanno perpetuato una separazione che non ha giovato a nessuna delle due. Non mi stancherò mai di ripeterlo, occorrono politiche inclusive nei confronti dei territori che certo non partono dalle etichette ma da cammini istituzionali e da progettazioni di ampio respiro condivise. Avventurarsi dentro sollecitazioni localistiche, non solo ha un respiro corto ma rischia addirittura di isolare, sempre di più, la città di Catanzaro. Il problema non è se e come cambiare il nome dell’aeroporto di Lamezia, il problema è come incentivare i voli, come avere altre tratte, come far crescere, con beneficio di tutti, il turismo che ha bisogno di aerei e scali sempre più moderni al servizio di tutta la comunità. Se ragionassimo su questo e studiassimo progetti seri in questa direzione, la musica sarebbe diversa. Altrimenti rischiamo di restare tutti dove siamo, senza una prospettiva di crescita comune e l’aeroporto sarà solo uno dei tanti problemi che dovremo gestire”. Lo scrive in una nota Amalia Bruni, leader dell’opposizione in Consiglio Regionale.

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