Oipa Lamezia su fenomeno randagismo: “Concretizzare proposte fatte in questi mesi”

cani-citta-202021_d5438.jpg

Lamezia Terme – “Come da anni ha fatto il Rifugio Fata ed altre associazioni cittadine anche la Nostra ha preso con serietà il problema del randagismo che affligge la nostra città. Ad inizio anno proposi al consigliere deputato alla risoluzione del problema suddetto di convocare tutte le parti per capire come affrontare tale problematica. A quella riunione erano presenti tutti gli attori del caso: Sindaco, assessore, consigliere, associazioni animaliste, guardie Ecozoofile, vigili urbani, ASL veterinaria e responsabili del canile municipale quali multiservizi e direttore sanitario”. Così in una nota Clara Solla Delegata Oipa Lamezia Terme.

“Le proposte che l'Oipa Lamezia - spiega - fece furono molteplici fornendo anche le possibili soluzioni: Per le sterilizzazioni con re-immissione sul territorio la proposta fu di ripristinare in tempi brevi l'ambulatorio del canile comunale, dove tra l'altro potevano essere sterilizzati anche i gatti. Per i gatti e cani vaganti sul territorio che fossero stati ritrovati incidentati e/o malati o in pessime condizioni la proposta fu di fare convenzioni tra comune e Cliniche veterinarie private. Per il controllo dei cani padronali liberi di circolare sul territorio e controllo del microchip e censimento abbiamo chiesto che venissero stipulate convenzioni esclusive con le guardie Ecozoofile. Per la sterilizzazione dei gatti delle colonie feline abbiamo chiesto l'approvazione al comune delle stesse per far sì che venissero fatte gratuitamente dall'Asp veterinaria perché questo è l'iter di legge. Tutte queste proposte e possibili soluzioni sono state seguite da incontri con il consigliere e gli enti preposti ai quali ho avuto il piacere di partecipare. Premettendo che c’è stato un grande impegno da parte dell'amministrazione e che purtroppo la burocrazia ed i cavilli legislativi non aiutino a sbloccare alcune situazioni come quella delle sterilizzazioni con re-immissione sul territorio (responsabilità dell'Asp veterinaria), devo anche far notare come alcune cose fattibili in tempi brevi siano state comunque lasciate in sospeso. Aspettare che il bilancio venga approvato per poi mettere in atto quanto suddetto è una follia, considerando l'emergenza!
Le somme irrisorie da stanziare avrebbero potuto essere predisposte in tempi più celeri se ce ne fosse stata la volontà politica. Per quel che riguarda il comunicato del Sindaco di riferimento alla Sua ordinanza, mi dispiace osservare che non sia stata sviscerata nel modo più corretto. Anche quest'ultima, nata da una nostra proposta prendendo spunto da un’ordinanza del comune di Vieste, girata alla nostra amministrazione è stata travisata in alcune sue parti”.

“‘L’invito ad evitare di dare cibo agli animali’ - prosegue - inserito in quel testo ha suscitato tanta rabbia da parte dei volontari ed associazioni animaliste.  È giusto e civile lasciar pulito la dove si lasci il cibo e acqua ma facciamo presente alla Nostra amministrazione che il decoro urbano nella Nostra città manca per ben altri motivi. Oggi Apprendiamo con piacere questa rettifica rispetto al primo comunicato da parte dell'amministrazione. Credo fosse doveroso spiegare come per legge ‘non sia vietato’ dare da mangiare agli animali vaganti sul territorio. La rettifica era doverosa proprio per tutelare quei volontari e cittadini che ogni giorno si prodigano per portare cibo ed acqua ai nostri amici a 4 zampe che sono sul territorio e che spesso vengono vessati da altri cittadini intolleranti.
Speriamo che presto si possa parlare di altre iniziative concrete da parte del comune e congiuntamente dall'Asp veterinaria affinché finalmente si possano cominciare a sterilizzare e reimmettere sul territorio questi poveri animali. Le cagnette ogni sei mesi proliferano e le associazioni ed i volontari non riescono più ad arginare il problema da soli. Il doversi occupare continuamente dei cuccioli, tra l’altro, toglie spazio ai cani più adulti che stazionano nei canili e nei rifugi per troppo tempo se non per sempre. Ci auguriamo inoltre che non ci si fermi alla sola ordinanza ma che in effetti, come suggerito più volte, si facciano delle convenzioni con le Guardie Ecozoofile, affinché quello che prescrive l'ordinanza venga fatto rispettare concretamente e che si limitino con il controllo sul territorio abbandoni e cucciolate casalinghe. Come associazione chiediamo a questo punto, che ci si possa incontrare nuovamente con tutte le parti come già fatto nella riunione del 3 gennaio e di lavorare sinergicamente come conoscitori del problema per coadiuvare questa amministrazione al fine di concretizzare tutte le proposte fatte in questi mesi da noi ed altre associazioni e volontari”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA