Operazione “Rinascita Scott” - REAZIONI

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Catanzaro – Diverse le reazioni seguite all’operazione “Rinascita-Scott”, che ha colpito al cuore le organizzazioni di ‘ndrangheta del Vibonese e facenti capo alla cosca Mancuso di Limbadi. Tra gli arrestati della maxioperazione condotta all'alba dai carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Vibo, con il coordinamento della Dda di Catanzaro, politici, avvocati, commercialisti, funzionari infedeli dello Stato e massoni.  Tra i nomi noti, ci sono anche l'ex senatore di Forza Italia Giancarlo Pittelli, avvocato e Gianluca Callipo, sindaco di Pizzo Calabro e presidente regionale Anci.

Lamorgese: “Inferto colpo durissimo a cosche. Grandissima capacità investigativa magistratura e forze polizia”. 

“Con il maxi blitz dei Carabinieri è stato inferto un "colpo durissimo" alla 'ndrangheta e alle sue ramificazioni in Italia e all'estero”. Lo dice il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese complimentandosi con i Carabinieri e la Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro per l'operazione che ha portato all'arresto di centinaia di esponenti, affiliati e fiancheggiatori delle cosche della provincia di Vibo Valentia. L'operazione, aggiunge il ministro, “testimonia l'impegno quotidiano e la grandissima capacità investigativa ed operativa della magistratura e delle forze di polizia nella lotta alle organizzazioni criminali”.

Orrico (M5s): “Quadro inquietante, grazie a inquirenti ma serve volontà di tutti per cambiare le cose”

 “La Calabria questa mattina si è svegliata ferita e, per certi versi, stordita per quanto pervicace e profonda è la forza penetrativa della 'ndrangheta nella nostra terra ma, purtroppo, non solo. La portata dell’operazione Rinascita Scott fa capire bene quanto in profondità è capace di infiltrarsi il potere mafioso, a tutti i livelli”. Così il sottosegretario ai Beni culturali Anna Laura Orrico, unico esponente calabrese di governo, a proposito dell’operazione Rinascita Scott contro la ‘ndrangheta. “Non è mio compito esprimere giudizi di merito sulle pagine dell'inchiesta portata avanti con professionalità e dedizione dalla Dda di Catanzaro. Posso e voglio, però, ringraziare pubblicamente per il grande lavoro svolto e per le energie profuse il procuratore Nicola Gratteri e l'arma dei Carabinieri. Hanno dimostrato che lo Stato c’è. Il quadro inquietante, tuttavia, che viene fuori dalle prime notizie ci restituisce una situazione stratificata e complessa, che ostacola il normale compimento della vita democratica di questo Paese. Interi pezzi della società civile che, invece di contribuire alla crescita della comunità, hanno preferito asservirsi alle cosche. Un meccanismo, rodato e perverso, capace di rendere asfittico il tessuto imprenditoriale e le legittime aspettative dei tanti cittadini calabresi per bene, costretti a doversi confrontare ogni giorno con questa realtà. Questo terremoto giudiziario deve rafforzare la volontà di cambiare lo stato di cose dolorosamente descritto dall'indagine e di agire per bonificare tutti gli ambienti della nostra società, anche quelli più insospettabili. Da parte nostra, rappresentanti delle istituzioni o semplici cittadini, soprattutto ora, non un passo indietro – conclude Orrico - schierandoci dalla parte dello Stato, dalla nostra parte”.

Ferro (Fdi): “Operazione straordinaria che ha consentito di liberare il territorio Vibonese dall’oppressione criminale violenta e pervasiva della cosca Mancuso di Limbadi”

Il segretario della Commissione parlamentare antimafia Wanda Ferro (Fdi) ha rivolto il proprio plauso al procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri e ai magistrati della Direzione distrettuale antimafia, nonché ai carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Vibo Valentia, per il successo dell'operazione “Rinascita-Scott”, straordinaria sia sotto il profilo investigativo che dal punto di vista operativo, che ha consentito di liberare il territorio Vibonese dall’oppressione criminale violenta e pervasiva della cosca Mancuso di Limbadi. “Come Fratelli d’Italia  - dice Ferro - non possiamo non cogliere le riflessioni del procuratore Gratteri, il quale in conferenza stampa ha richiamato alle proprie responsabilità il potere politico e legislativo, che ad oggi non ha fornito ai magistrati strumenti normativi proporzionati alla realtà criminale, e che con il blocco delle assunzioni ha determinato carenze di organico nelle forze dell’ordine - 20 mila carabinieri in meno, 20 mila poliziotti in meno, 8 mila finanzieri in meno -  tali da non consentire una più efficace attività di contrasto al fenomeno mafioso. Il ‘progetto’ avviato dal procuratore Gratteri, che ha avuto da subito la fiducia e il sostegno dei vertici delle Forze dell’Ordine che hanno messo a disposizione della Dda le migliori intelligenze investigative, e che può far conto sull’entusiasmo di giovani magistrati che scelgono finalmente di essere destinati in Calabria, deve avere il pieno sostegno dello Stato. I fatti stanno dimostrando l'ottimo lavoro svolto da magistrati e forze dell’ordine, che con capacità e abnegazione stanno scrivendo una nuova storia della ‘ndrangheta, lontana da narrazioni di comodo, e che soprattutto stanno restituendo ai cittadini calabresi la fiducia nello Stato”.

 Mangialavori (Fi): “Colpo ferale ai clan che infestano l'Italia”

“Quello messo a segno questa mattina è un colpo ferale a tutti i clan di 'ndrangheta che infestano la Calabria, l'Italia e molte parti d'Europa. Al procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, ai magistrati della Dda e ai militari impegnati nell'operazione va il ringraziamento di tutti i cittadini onesti che hanno scelto di stare dalla parte dello Stato e della legalità”. Così il senatore e componente della commissione parlamentare Antimafia Giuseppe Mangialavori. 

Aiello (M5S e Calabria Civica): “L'inchiesta colpisce centrodestra e centrosinistra, soltanto un'alleanza civica può cambiare la Regione” 

“I nuovi arresti di politici, avvocati e imprenditori nell’ambito dell’operazione antimafia Rinascita Scott, coordinata dalla Dda di Catanzaro, confermano il grande livello di allarme sulla gestione della cosa pubblica in Calabria e l’incapacità dei partiti di garantire pulizia al loro interno”. Lo afferma, in una nota, Francesco Aiello, candidato alla presidenza della Regione Calabria per l’alleanza civica del Movimento 5 Stelle, che osserva: “Mi congratulo con i magistrati e le forze dell’ordine per il prezioso lavoro svolto. Il Pd esce travolto da questa inchiesta monumentale, che tocca pure esponenti di primo piano del centrodestra e personaggi scappati dal centrosinistra. Le accuse ai politici indagati sono gravissime. I fatti ricostruiti dagli investigatori scuotono le coscienze e gridano vendetta politica. La Calabria deve puntare sulla società civile perché i partiti non sono più credibili. Avevamo ragione – prosegue Aiello – a non accettare la proposta di alleanza con il Pd, che avrà bisogno di anni per cambiare i propri dirigenti in Calabria. Infatti, al di là del teatrino tra Roma e Catanzaro il Partito democratico non può assicurare il rinnovamento in pochi giorni ma ha bisogno di azzerare tutto e ricominciare da capo. Lo stesso discorso vale per il centrodestra. Il grave pericolo – conclude Aiello – è che questo caos avvantaggi Salvini e soci, pronti a conquistare la Calabria con gli stessi metodi e le stesse logiche che ne hanno determinato il sottosviluppo l’emigrazione di non ritorno. Perciò il Movimento 5 Stelle rimarcherà a ripetizione la differenza tra la nostra proposta civica e il sistema dei partiti, in cui il trasversalismo affaristico rimane la regola, la prassi dominante, la cultura da sconfiggere una volta per tutte”.

D'Ippolito e Sapia (M5s): “Centrodestra e centrosinistra entrambi coinvolti, adesso i calabresi hanno l'arma del voto per cambiare la Regione”

 L’operazione antimafia Rinascita Scott svela un radicato e pericoloso sistema di potere e affari che tocca, peraltro, esponenti del centrodestra e del centrosinistra”. Lo affermano, in una nota, i parlamentari del Movimento 5 Stelle Giuseppe d’Ippolito e Francesco Sapia, che sottolineano: “L’inchiesta colpisce con forza l’organizzazione criminale nel Vibonese e nel contempo fa riflettere sulla grave responsabilità dei partiti, che non hanno mai voluto una vera pulizia morale al loro interno. Tra i destinatari delle misure cautelari figurano Luigi Incarnato, organizzatore dell’odierna campagna elettorale di Mario Oliverio, e Gianluca Callipo, che da renziano sfidò lo stesso Oliverio per la candidatura a governatore, in seguito votandosi ai fratelli Occhiuto di Forza Italia”. “Nello specifico al di là dei risvolti penali – proseguono i parlamentari M5s – bisogna discutere degli effetti politici dell’operazione Rinascita Scott e di altre, analoghe, di questo periodo. Tra i vari detentori di pacchetti di voti coinvolti o citati nelle più recenti inchieste giudiziarie c’è – evidenziano i 5 Stelle – buona parte della vecchia “crema” del Partito democratico; su tutti Nicola Adamo, cioè il primo socio elettorale di Oliverio, che prese il posto di Giuseppe Scopelliti, uscito come ben sappiamo dalla scena politica. Adesso l’elettorato calabrese – concludono D’Ippolito e Sapia – ha in mano l’arma più potente, cioè il voto, per cambiare le sorti della nostra terra, che non può più essere governata da uomini e partiti che si equivalgono per metodi, logiche e frequentazioni”.

Giudiceandrea: "Con arresti sferrato duro colpo"

"Esprimo le mie congratulazioni per gli arresti disposti dalla Procura antimafia di Catanzaro guidata dal procuratore Gratteri che sferra, insieme a tutti coloro che hanno partecipato a questa enorme operazione, un colpo fortissimo alla 'ndrangheta. È un messaggio di speranza per la nostra terra". E' quanto afferma, in una nota, il capogruppo dei Democratici e progressisti alla Regione, Giuseppe Giudicenadrea. "Fra i nomi coinvolti - prosegue Giudiceandrea - c'è anche quello di alcuni esponenti politici. A loro, essendo o essendo stati, amministratori della cosa pubblica, auguro, nel solco della tradizione garantista che fa parte della mia cultura, di poter dimostrare la loro estraneità ai fatti contestati".

Siclari (FI): "Ottimo lavoro della Magistratura per ricostruire la nostra terra"

"Il risultato ottenuto oggi dalla magistratura calabrese dimostra, ancora una volta, l'immenso lavoro svolto dai nostri inquirenti. Al procuratore Gratteri e a tutti i magistrati della Dda calabrese, va il mio grazie e il plauso per il continuo operato volto a liberare la Calabria dalla piaga della criminalità organizzata per far rinascere la speranza nei giovani e nella tanta gente per bene che vuole credere e rimanere in questa terra". Lo afferma, in una nota, il senatore di Fi, Marco Siclari. "Ho continuato a dirlo in ogni luogo ed in ogni occasione utile - prosegue Siclari - evidenziando l'importanza delle procure calabresi in particolare quella di Reggio Calabria che negli ultimi anni sta dando il miglior contributo ad una terra impossibile da vivere dove tutto sembra senza colori e senza speranza. Per questa ragione ho sempre ringraziato pubblicamente gli inquirenti e la magistratura per il lavoro che svolgono in Calabria e continuo oggi più prima a ringraziarli per quanto fanno nel rispetto della democrazia, della giustizia e di noi cittadini. Non cambio idea e non cambierò mai idea sulla professionalità e sull'onestà dei magistrati di Reggio Calabria e degli inquirenti, nemmeno di fronte ad un fatto che mi riguarda da vicino e per il quale sono tuttora, insieme a tutta la mia famiglia, sconvolto ed incredulo".

Abramo: "Nuova vittoria sui clan"

“L’operazione “Rinascita-Scott”, con la quale la Direzione distrettuale antimafia, guidata dal procuratore Nicola Gratteri, i Carabinieri del Ros e del comando provinciale di Vibo Valentia, hanno sgominato il clan Mancuso, è l’ennesimo segnale di quanto si stia concretizzando la presenza dello Stato su un territorio, quello della nostra regione, che ha un assoluto bisogno di legalità e giustizia”. Lo ha affermato il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo. “Grazie a questo costante lavoro di indagine, curato da Gratteri e dal suo pool - ha aggiunto - è stata ottenuta un’altra importante vittoria nei confronti della criminalità organizzata. Al procuratore e ai magistrati impegnati, ai carabinieri e a tutte le forze dell’ordine, rivolgo un doveroso ringraziamento”.

Legambiente Calabria: “Posta in luce pesantissima cappa di illegalità che ricopre la Calabria"

“La maxioperazione anti ‘ndrangheta condotta dalla Procura antimafia di Catanzaro, diretta dal Dott. Nicola Gratteri che ha appena portato all’arresto di 334 persone, ha posto in luce, ancora una volta, la pesantissima cappa di illegalità che ricopre la Calabria come una nuvola scura”. È quanto afferma in una nota Legambiente Calabria esprimendo apprezzamento per l’operazione di questa mattina. “L’inchiesta, denominata ‘Rinascita-Scott’, ha coinvolto un totale di ben 416 persone tra boss della ‘ndrangheta e loro affiliati, imprenditori, professionisti e politici. Contestualmente alle ordinanze di custodia cautelare, i militari dell'Arma hanno notificato anche un provvedimento di sequestro di beni per un valore di circa 15 milioni di euro. Un giro d’affari enorme. Il quadro che sembra emergere dall’inchiesta della Procura di Catanzaro, per l’entità, profondità e pervasività dei fenomeni criminali che pone in luce, risulta davvero inquietante: molte le regioni d’Italia dove sono avvenuti gli arresti. Alcuni indagati sono stati localizzati e arrestati, invece, in Germania, Svizzera e Bulgaria. In modo particolare, si legge, è stata accertata ‘l’ormai consolidata capacità di infiltrazione nell’imprenditoria, operata con meccanismi sempre più sofisticati, grazie al contributo di professionisti collusi e dimostrata dalle numerose fittizie intestazioni documentate dalle indagini e da svariate operazioni di riciclaggio svolte nella provincia vibonese’ e ‘l’usura svolta in modo massivo nei confronti di commercianti ed imprenditori in difficoltà’. La corruzione si rivela essere, appunto, lo strumento più efficace per violare le norme e guadagnare in maniera illegale a scapito dell’intera collettività e degli imprenditori onesti soffocati dal malaffare, anche grazie alla connivenza di una parte della politica locale e regionale. Legambiente Calabria, anche attraverso il rapporto annuale nazionale ‘Ecomafia’, denuncia da sempre, con forza, con particolare riferimento agli illeciti ambientali, la fittissima rete di illegalità diffusa e le relazioni criminali esistenti tra una parte dell’imprenditoria ed una parte della politica con la criminalità organizzata. Per come emerge dal rapporto Ecomafia 2019, nelle quattro regioni considerate a tradizionale insediamento mafioso (Campania, Calabria, Puglia e Sicilia), la Calabria ricopre il poco onorevole secondo posto con ben 3.240 illeciti in materia ambientale. Legambiente Calabria esprime il proprio forte apprezzamento per un’operazione storica contro la mafia che, per la sua portata ed entità, ha reciso, almeno in parte, quei vincoli perversi che soffocano la società calabrese impedendo alle persone oneste, siano esse imprenditori, professionisti o semplici cittadini di condurre nella propria terra un’esistenza più libera e dignitosa. È arrivato il momento di invertire la rotta prima che sia troppo tardi e come ha detto il Procuratore Gratteri i giovani devono trovare il coraggio di occupare gli spazi che sono stati liberati dagli arresti, è il tempo del coraggio. Un tempo nel quale i cittadini calabresi onesti devono tornare protagonisti della vita democratica e ribellarsi ai criminali che rubano il loro futuro”.

Brugnano (Sindacato di Polizia Fsp): “Orgogliosi e felici che il sistema Stato si faccia spazio con autorevolezza”

"Come poliziotti e come calabresi siamo orgogliosi e felici che il sistema Stato, che oggi si rispecchia nella figura salda del Procuratore Gratteri e di tanti uomini di magistratura e forze dell'ordine dalla schiena dritta, si faccia spazio con l'autorevolezza che gli deve appartenere." Lo dichiara Giuseppe Brugnano, Segretario Nazionale del Sindacato di Polizia Fsp - la Federazione Sindacale di Polizia, nonché consigliere comunale di minoranza a San Luca del gruppo Klaus Davi sindaco, a margine dell'operazione "Rinascita-scott" che mette in ginocchio gran parte della criminalità organizzata in Calabria. "Siamo orgogliosi e felici che la Calabria sia 'rivoltata dall'aratro' forte della giustizia e della legalità come la terra fertile che è, per espellere tutti i veleni che ne hanno compromesso sviluppo, libertà e democrazia, per fare spazio alle forze buone e liberare le energie dei tanti che hanno voglia di fare bene e ora possono cominciare a farlo. Dice benissimo il procuratore Gratteri - conclude il Segretario Nazionale Brugnano - quando avverte che noi uomini dello Stato facciamo la nostra parte, poi tocca alla società civile e sana riappropriarsi degli spazi e fare della propria regione ciò che è più giusto per tutti."

Puccio (Pd): "Scenario devastante,serve rivolta coscienze"

"E' uno scenario devastante quello che l'inchiesta della Distrettuale di Catanzaro ha svelato con la vasta operazione antimafia portata a termine oggi. Come ha detto il procuratore Nicola Gratteri, al quale rivolgiamo il ringraziamento unitamente ai colleghi della DDA e a tutti gli uomini dell'Arma dei Carabinieri, si è trattato di un'inchiesta che è durata anni ma che, grazie all'abnegazione di magistrati e forze dell'ordine, ha liberato un intero territorio calabrese dalla presenza dominante delle cosche". Lo afferma in una nota il responsabile organizzativo del Pd Calabria Giovanni Puccio. "L'incisiva azione portata a termine per dirsi pienamente riuscita, una volta completata la fase di repressione - prosegue - deve adesso proseguire con un impegno diretto della società civile, delle istituzioni e della politica, perché ora ha l'occasione di provare a cambiare il destino di un territorio puntando a valorizzare le tante energie positive presenti che, in un clima di legalità e sotto l'occhio attento dello Stato, potranno esprimersi al meglio nell'interesse esclusivo della collettività. Anche la politica deve fare la sua parte ritornando ad occuparsi delle questioni vere che incidono sulla vita dei calabresi rigettando ogni compromesso e recidendo qualsiasi tipo di contatto con le forze del male. C'è bisogno di una rivolta delle coscienze che adesso è assolutamente necessaria per consentire che anche comportamenti dettati da strutture pseudo culturali abbiano a modificarsi. Lo dobbiamo alla nostra gente che niente a che spartire con quanti, ad ogni livello, ne ha condizionato per il proprio interesse il passato ed il presente".

Uilpa: "Un grazie alla Polizia Penitenziaria"

“Lavorando nell’ombra, lontano dalla ribalta della cronaca e dai salotti televisivi, la Polizia penitenziaria e, particolarmente, le donne e gli uomini del reparto presso la Casa Circondariale di Vibo Valentia, coordinati dal Comandante Domenico Montauro, hanno dato un contributo rilevante e prezioso alla vastissima operazione condotta dalla procura distrettuale di Catanzaro e denominata “Rinascita-Scott”; a loro soprattutto, oltre che ai Carabinieri e alla procura distrettuale, va il riconoscimento e il sentito grazie della UILPA Polizia Penitenziaria”. A dichiararlo è Gennarino De Fazio, responsabile nazionale del sindacato, che spiega: “abbiamo appreso che la Polizia penitenziaria di Vibo Valentia, nonostante l’inadeguatezza di risorse umane, tecnologiche, strumentali e finanziarie,  facendo leva soprattutto sul sacrificio personale, animato da  straordinario attaccamento ai valori di giustizia e legalità, ha condotto per mesi una parte delle indagini e contribuito alla redazione dell’ordinanza che hanno portato all’emissione di ben 12 degli ordini di custodia cautelare complessivi e hanno consentito di ritrovare i manoscritti da cui è emersa la ‘scala gerarchica’ ndranghetista con le formule di investitura per i ‘gradi’ di ‘vangelo’, ‘santa’ e ‘trequartino’”. “Per l’ennesima volta, dunque, – conclude il leader della UILPA PP – il Corpo di polizia penitenziaria e le sue articolazioni hanno dato prova di particolare acuzie investigativa ed eccezionali capacità tecniche e hanno messo le proprie competenze al servizio della collettività, lo ribadiamo, sempre lavorando dietro le quinte, nella certezza che il risultato stesso è la miglior gratificazione possibile anche rispetto a del tutto effimeri sprazzi di notorietà”.

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