Papà Giovanni racconta Luigi Strangis: "Dalle canzoni composte in cameretta ad Amici, ora vogliamo solo abbracciarlo"

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Lamezia Terme - "La città ha risposto alla grande e ringrazio davvero tutti. Devo dire che questo amore è contraccambiato perché Luigi tiene molto a Lamezia, e sapete che le ha dedicato anche la canzone di Dalla 'La sera dei miracoli' con Maria De Filippi che ha letto le parole da lui scritte". Ore di grande fermento in casa Strangis dopo la vittoria del 21enne Luigi ad "Amici", il talent di Maria De Filippi. Papà Giovanni è una persona umile, disponibile e mentre scriviamo riceve centinaia di telefonate. "Mi chiamano in tanti per complimentarsi, mi chiedono di Luigi. Ma io non so cosa dire. In questo momento di grande felicità tutto è così strano. Esprimo un’immensa gioia indescrivibile".

All'indomani della vittoria di Luigi, Lamezia si è svegliata con un senso di consapevolezza per l'importante ribalta nazionale dovuta all'affermazione di un suo giovane talento. E papà Giovanni accetta, in un breve ritaglio della sua lunga giornata, di raccontarci qualcosa in più di Luigi. "Da piccolo ha sempre avuto questa passione. A sei anni andava già a scuola di musica e poi si è diplomato al Liceo musicale".

In tv abbiamo visto quella prima chitarra che gli ha regalato. Che effetto le ha fatto?

"Si, è stata una sorpresa che non si aspettava e subito ha capito che si stava preparando qualcosa. Ha sempre amato la musica e sa suonare tutti gli strumenti. Ha iniziato con la chitarra. Ne ha 15 a casa".

Aspettate il suo ritorno?

"Ancora non mi ha chiamato. Sono con il telefono in mano che aspetto. Aspetto che mi chiami e mi dica cosa fare. Non so se devo andare io a prenderlo o se, come credo, rimane ancora lì, perché mi aveva preannunciato questa possibilità. Tornando alla serata di ieri su corso Numistrano, se mi permette voglio ringraziare l'organizzazione e le forze dell'ordine e i volontari per il servizio effettuato".

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Quando è a Lamezia cosa fa Luigi? Frequenta amici? Esce?

"Sì, una vita da ragazzo normale. Esce con gli amici suoi, torna a volte anche tardi. Quando era a casa, siccome abbiamo le stanze di fronte, lui magari all'una di notte aveva una qualche intuizione per comporre un brano e allora di colpo si alzava e suonava la chitarra dicendomi papà mi è venuto in mente una cosa e devo farla. Magari gli mancava una nota, un accordo e quindi si applicava a quell'ora e scriveva. E anche la mattina presto, si alzava e invece di prendersi il caffè, come prima cosa, c'era la chitarra. Tanto che gli dicevo di non esagerare. Gli dicevo, prima fai colazione e dopo suoni. È fatto così...".

Si esibiva nei locali?

"Si, ha avuto esperienza in qualche locale. Lo hanno chiamato anche in occasione di alcune serate di Miss Italia dove si è esibito nel corso delle selezioni del concorso, nelle zone di Reggio, Cosenza. Si, lui cantava".

Avrà altri impegni, altri passaggi televisivi?

"Di sicuro adesso andrà fuori dalla "casetta" dove è rimasto per otto mesi senza avere contatti con l'esterno ma proprio con nessuno. Anche il telefonino era staccato. E adesso se ci rivedremo lo faremo fuori. Ma credo che ci vorrà del tempo prima che torni a Lamezia. Spero con mia moglie di vederlo da vicino, poterci abbracciare dopo tanto tempo. Perché vederlo solo attraverso un vetro è diverso che vederlo da vicino naturalmente".

Per lui adesso inizia un periodo importante. Cambierà anche la vostra vita?

"Si è vero per lui. Ma guardi, noi non siamo abituati a tutto questo clamore e dobbiamo un po' capire cosa accadrà. Certo, sono cambiamenti felici che ci riempiono di gioia. Come ripeto, vedremo anche lui cosa ci dirà".

A. C.

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