Corteo "Libera", in 25mila a Locri per ricordare le vittime innocenti delle mafie - REAZIONI

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Locri (Reggio Calabria) - E' partito il corteo con il quale Libera celebra a Locri la XXII Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. In testa al corteo ci sono i familiari delle vittime che reggono due striscioni di Libera con lo slogan della Giornata di quest'anno: "Luoghi di speranza, testimoni di bellezza". Dietro di loro una grande bandiera della pace portata da ragazzi migranti minorenni giunti in Calabria a bordo di barconi nei mesi scorsi. A seguire i gonfaloni, le autorità e migliaia di persone giunte da tutta Italia. Sono 25 mila i partecipanti al corteo, Cinquecentomila le presenze nei quattromila luoghi italiani in cui, in contemporanea a Locri, si sta svolgendo la giornata.

Migranti minorenni portano striscione della pace

Sono alcuni ragazzi minorenni originari di vari Paesi africani giunti in Calabria nei mesi scorsi a bordo di barconi a portare una grande bandiera con i colori della pace che segue i familiari delle vittime innocenti delle mafie che aprono il corteo di Libera. Ad assisterli il mediatore culturale Franck Mba, camerunense, arrivato a Milano nel 2002 e poi trasferitosi nella Locride proprio per aiutare i giovani migranti minorenni. I ragazzi stanno seguendo corsi di alfabetizzazione e di italiano. Hanno presentato tutta la documentazione necessaria e sono in attesa della decisione dell'apposita Commissione sulla loro richiesta di asilo politico.

Don Ciotti: "Oggi a Locri siamo tutti sbirri"

"Oggi a Locri siamo tutti sbirri. Ricorderemo tanti nomi di esponenti delle forze dell'ordine che hanno perso la vita e nessuno li può etichettare e insultare". A dirlo don Luigi Ciotti dopo le scritte offensive comparse ieri a Locri.

De Raho, Italia non ha dimenticato la Calabria 

"Giornate come questa dimostrano che l'Italia non ha dimenticato la Calabria". A dirlo è stato il procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Federico Cafiero De Raho, che sta partecipando a Locri alla Giornata per le vittime della mafia. "Libera - ha aggiunto De Raho - ha questa straordinaria capacità di unire, l'unione è quella che consente di contrastare efficacemente la 'ndrangheta e tutte le altre mafie. La 'ndrangheta vuole il silenzio e l'isolamento, sono i connotati fondamentali della sua forza. Tra gli studenti c'è una preparazione talmente forte che fa pensare che quando saranno loro a guidare la società la 'ndrangheta sarà completamente annientata".

Boldrini: "Orgogliosa che giornata vittime delle mafie sia legge"

"Sono orgogliosa che oggi, 21 marzo, per la prima volta si celebri per legge la Giornata nazionale della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie". Lo afferma la Presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini. "Dopo tanti anni di mobilitazione dei cittadini contro la criminalità organizzata, dal Parlamento italiano è finalmente arrivato - con il voto unanime espresso dalla Camera 20 giorni fa - il riconoscimento ufficiale che questa partecipazione meritava. Voglio esprimere la mia affettuosa solidarietà a don Luigi Ciotti: le ignobili minacce che ha ricevuto, poche ore dopo l'importante visita a Locri del Presidente della Repubblica, dicono che non c'è nessun rischio di ritualità nelle migliaia di iniziative che oggi, grazie a Libera e tante altre associazioni, si svolgono in tutto il Paese", sottolinea.

Grasso: "Giornata memoria é attenzione a problemi Italia"

La Giornata della memoria e dell'impegno di Libera "è un momento certamente di celebrazione per ricordare tutti insieme e per stare vicini alle famiglie in un momento di cordoglio, ma soprattutto deve essere un momento di attenzione nei confronti dei problemi dell'Italia". A dirlo il presidente del Senato Pietro Grasso, oggi a Locri. "Problemi - ha aggiunto - che sono i giovani con il loro lavoro, il loro inserimento sociale. Questo deve essere il modo migliore per poter non dimenticare il sacrificio di tante persone, ma proprio tante che fanno parte della nostra comunità. Non ci sono solo magistrati, politici e forze dell'ordine. Ci sono anche cittadini comuni e bambini innocenti. Questo deve essere il significato di questa giornata".

Oliverio: "Calabria regione sfregiata dalla criminalità, bisogna liberarsene"

"La Calabria è una regione sfregiata dalla criminalità organizzata. Bisogna liberarsi da questa piovra, da questo cancro". A sostenerlo a Locri è stato il governatore della Calabria, Mario Oliverio. "Bisogna rompere - ha aggiunto - l'intreccio tra economia malata, politica e criminalità organizzata. Si può fare, si deve fare perché in questa meravigliosa Calabria ci sono tante forze sane e potenzialità turistiche e occupazionali da salvaguardare, tutelare e portare avanti". "La Regione - ha concluso Oliverio - è impegnata a 360 gradi su tutti questi fronti e non molleremo la presa di un centimetro". 

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