Pd, è morto il tesoriere regionale De Luca

delucal-f-pd.jpgCatanzaro - É morto, a causa di un male incurabile, il tesoriere regionale del Partito democratico, Franco De Luca, De Luca è stato segretario della Federazione provinciale di Vibo Valentia del Pd e per due legislature consigliere regionale. "Franco De Luca - ha detto, in una dichiarazione, il senatore di Italia Viva Ernesto Magorno - é stato per tutti noi un esempio ed un punto di riferimento prezioso nella mia esperienza di segretario regionale del Pd. La sua vita è stata dedicata all'impegno politico e al completo servizio della sua comunità nei diversi e sempre importanti ruoli che ha ricoperto nelle istituzioni e nel partito. La sua scomparsa lascia tutti più soli, ma resterà intatto in ognuno di noi il ricordo della sua militanza, declinata nel segno della mitezza, dell'umanità e del rispetto dell'altro. Sempre disponibile e generoso, con slancio si è sempre affiancato alle nuove generazioni ed ha seguito con piglio instancabile tutte le vicissitudini del suo territorio e della Calabria". "In questo giorno triste - conclude Magorno - un pensiero carico di cordoglio va a tutta la famiglia".

Il cordoglio della Federazione di Vibo

La Federazione provinciale di Vibo Valentia, in un post sulla sua pagina facebook, ha espresso il proprio cordoglio per la morte di Franco De Luca, che in passato ne era stato il segretario. "Quest'oggi - é detto nel post - ci ha lasciato Franco De Luca, un amico, un compagno, un fratello maggiore. Avremo cura del suo ricordo, dei tanti momenti condivisi, del cammino che abbiamo fatto insieme. Ci stringiamo alla famiglia in questo triste momento. Fai buon viaggio, caro Franco". Franco De Luca aveva 76 anni ed era originario di Parghelia. É morto in Veneto, dove si era trasferito dopo essersi ammalato. Sulla scomparsa di De Luca é intervenuto il consigliere regionale del Pd Michele Mirabello. "Intelligenza, saggezza ed acume politico straordinari", ha detto Mirabello facendo riferimento alla figura di De Luca. "Orgoglioso ed onorato - ha aggiunto - di essere cresciuto alla tua scuola di vita e di politica. Mi hai incontrato da bambino tanti anni fa e mai mi hai fatto mancare la tua voce, tirandomi su come un figlio. Avrei voluto dirti ancora tante cose, avrei voluto avere ancora il privilegio di ascoltarti, di farmi guidare, consigliare, seguire, come hai sempre fatto in tutti questi anni. Riposa in pace, mio compagno e maestro. Addio Franco. Mi lasci nel cuore un vuoto incolmabile".

Puccio: "Perdiamo un pezzo di storia del riformismo calabrese"

Le democratiche e i democratici calabresi sono in lutto ed esprimono il proprio cordoglio e il proprio affetto alla famiglia per la scomparsa di una personalità da sempre punto di riferimento di tanti dirigenti e  militanti del PD e che tutti ricordano con affetto e amicizia. Ha ricoperto ruoli dirigenziali sempre di grande rilevanza, non sottraendosi mai dal fornire un contributo ideale e sostanziale nelle varie fasi politiche che i democratici e progressisti hanno dovuto affrontare: dal passaggio dal Partito Comunista al PDS fino alla costruzione del nuovo soggetto politico e casa di tutti i democratici che è il Partito Democratico.

“Con Franco – dichiara il responsabile organizzativo regionale Giovanni Puccio – perdiamo un pezzo di storia del riformismo calabrese, una personalità che per la riconosciuta ed apprezzata  intelligenza politica sapeva guardare lontano e intravedere sempre con largo anticipo le evoluzioni sociali e politiche del Paese e della nostra terra”. “A Franco – aggiunge – mi legava una profonda e sincera amicizia, mi è sempre stato vicino e con lui il confronto e la discussione erano sempre una fonte di arricchimento personale sia dal punto di vista culturale che politico. Era molto legato alla sua terra e questo amore ha sempre cercato di trasferirlo nell’azione che, anche attraverso i ruoli istituzionali  ricoperti, gli consentivano di agire per il bene comune. Da consigliere regionale, sempre per la sua capacità di guardare avanti, è stato fra i primi a battersi per scrivere ed adeguare le norme inerenti la tutela e la salvaguardia del nostro territorio senza trascurare l’esigenza di puntare ad una migliore e complessiva qualità urbana”.

“Le sue doti politiche – ricorda ancora Puccio – erano figlie delle sue grandi qualità umane. I suoi modi garbati e la vivace intelligenza ne facevano un interlocutore stimato ed ascoltato proprio perché portatore di una visione innovativa ma mai slegata dalla realtà.  La sua mitezza era in realtà la dimostrazione più evidente della sua grande forza morale e della giustezza delle sue idee. Bastava ascoltarne l’opinione per comprendere che essa celava il grande attaccamento ai valori della sinistra che, in tanti anni di battaglie sociali e politiche, hanno rappresentato e rappresentano ancora per molti di noi, il faro verso cui orientare il nostro impegno quotidiano”. “Ecco perché - conclude Giovanni Puccio – Franco resterà sempre con noi e il suo insegnamento, nel ricordo del suo sorriso bonario, continuerà a sorreggerci e spingerci a guardare sempre più avanti. Ciao Franco!”:

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