Catanzaro - Nella sede del Centro Polifunzionale di San Pietro a Maida, si è tenuto un incontro per la presentazione del nuovo progetto territoriale di implementazione delle attività e dei servizi offerti finora alle comunità dell’area pedemontana Monte Contessa. Alla riunione hanno preso parte il Direttore generale dell’ASP di Catanzaro, Giuseppe Perri, il Direttore del Dipartimento di Salute Mentale, Gregorio Corasaniti, la Responsabile del Centro Salute Mentale di Lamezia Terme, Rossella Manfredi, il Direttore f.f. del Distretto del Lametino, Nicolino Alessi, il Sindaco Pietro Putame, Sonia Graziano e Pina Gullo, alcuni medici di Medicina Generale del territorio di San Pietro, il Sindaco di Jacurso, Gianfranco De Vito e il Vice Sindaco di Cortale, Pietro Mascaro. Presenti, inoltre, utenti e Operatori del Centro.
Alla luce dell’esperienza maturata, è stata avvertita l’esigenza di potenziare, attraverso una intesa sinergica, il servizio già esistente per rispondere alle necessità del territorio, che comprende i comuni di San Pietro a Maida, Curinga, Maida, Jacurso e Cortale, con una migliore integrazione tra i precorsi di cura e quelli di carattere riabilitativo. Il progetto prevede l’organizzazione di una attività che vede l’impegno da parte dell’Azienda Sanitaria di un pool di operatori del CSM di Lamezia, competente per territorio, con le seguenti finalità: Intervento psichiatrico: presa in carico delle persone con disagio psichico, definizione ed attuazione di programmi terapeutici e socio-sanitari personalizzati attraverso interventi integrati ambulatoriali-domiciliari; Psicogeriatria: percorso diagnostico di cura e di prevenzione rivolto alla popolazione anziana quale popolazione a rischio di patologia psichica; Punto di ascolto per il disagio psicologico: analisi del bisogno percorsi diagnostici e di prevenzione rivolto alla popolazione giovanile; Specialista neurologo (in integrazione con il Distretto).
Il dg Perri ha sottolineato che “Se la sofferenza si sviluppa nelle case e nel territorio, un servizio non può che rispondere nelle case e nel territorio, modificando così i luoghi della cura in ambienti umanizzati per raggiungere una vita normalmente soddisfacente”. ”Il problema delle malattie mentali - ha aggiunto - non si affronta con un farmaco, ma attraverso dei progetti integrati come quello di oggi, dove tutti gli attori sono presenti per quello che è il nuovo modo di intendere la sanità territoriale". Per il dottor Corasaniti si tratta di “Un nuovo tangibile passo in avanti verso lo sviluppo dei servizi offerti ai cittadini che presentano un disagio o una malattia psichica, con l’obiettivo di mettere al centro i bisogni degli assistiti impiegando al meglio le risorse professionali disponibili pur nelle ristrettezze economiche della sanità calabrese”. “Mi auguro - ha detto invece Nicolino Alessi - che con il passare del tempo si possa incrementare l’attività di questo centro e che ci possano essere maggiori risorse per il potenziamento e l’ottimizzazione dei servizi in un’ottica di miglioramento della qualità della vita degli utenti.” Al termine dell’incontro il parroco, don Fabio Stanizzo, ha benedetto i locali del Centro Polifunzionale.
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