"Pretendiamo legalità", Questura Catanzaro consegna premi a giovani studenti nel giorno del ricordo delle stragi di mafia

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Catanzaro - “Oggi è una giornata importante voluta dalla nostra Istituzione per non dimenticare il sacrificio di eroi e da questo sacrificio noi speriamo che il Paese possa trarre insegnamento ma soprattutto auspichiamo che rappresenti il volano per una nuova pagina di democrazia e di legalità che dia al nostro Paese soprattutto un rapporto di uguaglianza tra i cittadini perché è per questo motivo che sono caduti i nostri eroi, per cercare di riportare l'uguaglianza tra i cittadini e soprattutto la legalità in quelle terre dove la mafia per anni ha per imperversato”. E' quanto ha dichiarato il vicario del Questore di Catanzaro dottor Renato Panvino, in occasione della giornata di premiazione del concorso "Pretendiamo Legalità" che si è svolta al Complesso Polifunzionale della Polizia di Stato di Catanzaro.

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L’iniziativa intesa a favorire la cultura della legalità, a promuovere il senso civico, a suscitare la coscienza antimafia tra le nuove generazioni è stata realizzata dal Ministero dell’Interno- Dipartimento di Pubblica Sicurezza- in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione ed è stata destinata agli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo e di secondo grado e, si è sviluppata in momenti di interazione e confronto tra gli studenti e personale della Questura. La giornata di premiazione degli elaborati prodotti dai ragazzi per la V edizione del concorso si svolta in occasione della Giornata Nazionale della Legalità, in cui si commemora il 30° anniversario dalla strage di Capaci dove persero la vita il Giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e i tre Agenti della scorta. “Abbiamo reso partecipi di questo progetto i ragazzi delle scuole – ha sottolineato il vicario del Questore - li abbiamo resi partecipi facendo loro descrivere che cos'è la legalità, per mezzo degli elaborati. Per noi quel sacrificio descritto dai giovani e certamente un punto di partenza e momento anche di riflessione per cercare di affinare sempre più le tecniche nella lotta alla mafia ma anche per far respingere con forza il la cultura del privilegio, la cultura del malaffare ma anche le scorciatoie. Insegniamo ai ragazzi di impegnarsi e studiare e soprattutto di avere una loro idea per non farsi mai condizionare, dobbiamo rompere il muro dell'omertà”.

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Presente all'incontro con gli studenti anche il dirigente della divisione Anticrimine della Questura di Catanzaro Antonio Turi. “Oggi è una giornata importante per il nostro Paese – ha affermato a margine dell'iniziativa e noi come polizia di Stato vogliamo suggellare un progetto che riproponiamo per la quinta edizione del progetto “Pretendiamo legalità”, un progetto che ha come finalità quella di raggiungere le scuole, gli studenti e i ragazzi e a proporre loro di cimentarsi con l'elaborazione di lavori grafici, video e disegni che interessano i temi della legalità, del rispetto delle regole, dell'inclusione e della solidarietà e anche l'impegno della lotta alla criminalità organizzata proprio nel trentennale delle stragi che hanno sconvolto il nostro Paese. “Oggi e nell'ambito di questo progetto – ha spiegato Turi - intendiamo come Polizia di Stato premiare gli elaborati realizzati degli studenti di 8 scuole del capoluogo e della provincia che hanno partecipato per un totale di circa 108 bambini, nell'ambito di una commissione provinciale abbiamo scelto gli elaborati meritevoli di essere trasmessi a Roma dove parteciperanno ad una selezione a livello nazionale ma verrà consegnato un certificato di partecipazione a tutti gli studenti che con passione e abnegazione si sono impegnati a rappresentare la propria idea di legalità”.

Bruno Mirante

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