Protesta immigrati al convegno su accoglienza, Oliverio: “Entro fine mese visiterò Cas di Lamezia”

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Lamezia Terme - La protesta degli immigrati, ospiti del Cas gestito dalla Malgrado Tutto, si è spostata all’ingresso di un hotel lametino dove è in corso un convegno sull’accoglienza ai migranti promosso da Agazio Loiero, e che avrà come ospiti il vicesegretario nazionale del Pd Lorenzo Guerini, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Marco Minniti, il sindaco di Riace Domenico Lucano e il presidente della Regione Mario Oliverio. Proprio in virtù di queste importanti presenze, infatti,  i migranti hanno deciso di far sentire la loro voce per smuovere le acque e ottenere, almeno parzialmente, l’accoglimento delle loro richieste.

Richieste che, al di là dei ritardi nel rilascio del permesso di soggiorno o dello status di rifugiato politico, sono anche volte al miglioramento dell’assistenza, delle condizioni igieniche, informazione, una giusta difesa e trattamenti civili. E i migranti hanno avuto la possibilità di far sentire la loro voce direttamente al governatore della Regione. Il presidente Mario Oliverio, infatti, insieme al delegato all’immigrazione per la Regione, Giovanni Manoccio, ha ascoltato le ragioni della protesta, e ha assicurato che si interesserà alla questione e ha promesso che, entro fine mese, visiterà il Cas gestito dalla Malgrado Tutto.

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Con i migranti, anche diversi rappresentanti di sigle sindacali e di associazioni. Il segretario generale della Cgil di Catanzaro, Giuseppe Valentino, che già nei giorni scorsi si era mosso per esprimere fattivamente la sua solidarietà ai migranti in protesta, ha dichiarato di voler incontrare Minniti “per discutere anche con il Ministero della vicenda “Malgrado Tutto”. "Seppur si rescinderà la convenzione con la Prefettura, - ha aggiunto Valentino - la Malgrado Tutto ha 15 giorni di tempo per mettersi a posto ma - ha sottolineato - immaginiamo che, visti i motivi gravi, non riuscirà a farlo".

"Nonostante la rescissione, quindi, - ha proseguito Valentino - i ragazzi rischiano di rimanere dentro la struttura. Se si rescinde il contratto temiamo che l’atteggiamento della cooperativa diventi peggiorativo nei confronti dei ragazzi. A tal proposito - ha aggiunto -  segnaliamo che nonostante sia stato consumato un tavolo in Prefettura dove ci è stato chiesto, in qualità di sindacato, di parlare con la cooperativa, ciò non è stato possibile, perché con una lettera, la presidenza della cooperativa ci ha negato un incontro, affermando che intendono parlare solo con la Prefettura”.  

Ed è proprio da questo rifiuto che i migranti, la Cgil e le associazioni hanno deciso di protestare in occasione di questo convegno: “Alziamo il tiro - ha affermato il segretario della Cgil - e andiamo ad incontrare direttamente gli interlocutori. E’ per questo che i ragazzi sono qui a protestare pacificamente. Per chiedere semplicemente - ha dichiarato - il rispetto delle condizioni umane e dei loro diritti e di poter vivere dignitosamente nella terra che dovrebbe accoglierli e non respingerli quotidianamente”.

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