Rapporto Bankitalia su Calabria: "Rallenta la crescita economica, cala occupazione ma trend positivo per turismo"

bankitalia.jpg

Catanzaro - "Nella prima parte del 2019 la crescita dell'attività economica in Calabria è risultata debole, confermando il rallentamento già in atto nella seconda metà del 2018". Lo evidenzia la filiale regionale della Banca d'Italia nel periodico rapporto sull'andamento dell'economia in Calabria, rapporto presentato questa mattina in una conferenza stampa nella sede dell'istituto a Catanzaro alla presenza del direttore della filiale regionale della Banca d'Italia, Sergio Magarelli. "La produzione nell'industria - prosegue Bankitalia - ha continuato a espandersi, nonostante il netto calo delle esportazioni che rappresentano però solo una quota ridotta delle vendite. Il settore dei servizi ha mostrato segnali di debolezza, più intenso nel settore del commercio, solo parzialmente compensati dalla positiva stagione turistica. L'attività nelle costruzioni è stata fiacca: da una parte il modesto recupero delle compravendite di abitazioni è insufficiente a sospingere l'attività produttiva del settore, dall'altra il comparto delle opere pubbliche risente del lento avvio dei lavori previsti nella regione". 

Secondo la Banca d'Italia, inoltre, "nel complesso l'attività di investimento delle impresse è rimasta stagnante. La redditività si è mantenuta stabile rispetto all'anno precedente, continuando dunque ad alimentare la liquidità". Nel report poi si rimarca che "nella media del primo semestre del 2019 l'occupazione in Calabria è scesa, dell'1,1%, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, in linea con il resto del Mezzogiorno e in controtendenza rispetto al lieve incremento osservato in Italia. In particolare, l'occupazione autonoma è calata mentre quella alle dipendenze - osserva la filiale regionale della Banca d'Italia - è rimasta sostanzialmente stabile". Con riferimento al credito - rileva Bankitalia - "la crescita dei prestiti al settore privato non finanziario ha ulteriormente rallentato. Alla dinamica ancora negativa e in peggioramento dei prestiti alle imprese, su cui incide anche un'offerta di credito selettiva verso la clientela più rischiosa, si è comunque contrapposta la crescita dei finanziamenti alle famiglie. Il deterioramento del credito si è attenuta per le famiglie, mentre si è stabilizzato per le imprese su livelli storicamente bassi in tutti i principali settori. Dal lato del risparmio finanziario - sostiene quindi la filiale regionale dell'istituto - si è rafforzata la crescita dei depositi bancari, sia per le famiglie sia per le imprese. Nel contempo, si e' attenuato il calo del valore degli altri strumenti finanziari detenuti presso il sistema bancario".

Turisti in crescita

"In base alle stime dell'Osservatorio sul turismo della Regione, nei primi mesi dell'anno le presenze di turisti in Calabria sarebbero cresciute del 2,6% rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente". Così la filiale regionale della Banca d'Italia nel periodico rapporto sull'andamento dell'economia in Calabria, rapporto presentato oggi nella sede dell'istituto a Catanzaro. Secondo Bankitalia, nel settore del turismo "prosegue il trend positivo in atto dal 2015", con un "incremento che avrebbe riguardato sia i turisti italiani sia quelli stranieri". Nel report poi si aggiunge: "In linea con l'aumento degli arrivi di turisti, i dati di Assaeroporti indicano che nei primi nove mesi dell'anno è cresciuto il numero di passeggeri transitati negli scali aeroportuali regionali. L'incremento - spiega Bankitalia - ha riguardato sia la componente nazionale sia quella estera, saliti entrambi di oltre il 10%, anche per effetto dell'aumento del numero dei voli".

Mercato del lavoro

"Nel mercato del lavoro si è interrotta la fase di recupero registrata nello scorso triennio".
Nel report si osserva che "secondo le rilevazioni sulle forze di lavoro dell'Istat, nella media del primo semestre 2019 l'occupazione in Calabria si è ridotta dell'1,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, in linea con il calo osservato nel Mezzogiorno e in controtendenza con il leggero aumento registrato a livello nazionale (rispettivamente -0,4 e 0,5%). La dinamica occupazionale è risultata più sfavorevole per il lavoro autonomo rispetto a quello alle dipendenze". Bankitalia quindi rileva che "il tasso di occupazione delle persone tra i 15 e i 64 anni di età è sceso nel primo semestre al 40,1% (dal 40,8 dello stesso periodo del 2018). Il tasso di disoccupazione e' lievemente salito, ampliando ulteriormente il divario rispetto a quello italiano (rispettivamente 22,7 e 10,4%). Tale dinamica e' stata comunque attenuata dal contemporaneo calo delle forze di lavoro; il tasso di attivita' e' cosi' sceso al 52,2% (dal 53%)".

Reddito di cittadinanza

 "A partire da aprile, i redditi familiari hanno beneficiato delle prime erogazioni del Reddito di cittadinanza, una misura di contrasto alla povertà a supporto dei redditi delle famiglie più in difficoltà economica, avente anche finalità di politica attiva del lavoro". "Secondo i dati più recenti dell'Inps, riferiti al mese di settembre - si legge poi nel report di Bankitalia - in Calabria i nuclei familiari beneficiari di Reddito di cittadinanza o di Pensione di cittadinanza ammontavano a circa 64mila, pari all'8% delle famiglie residenti in regione (7% nel Mezzogiorno). L'importo medio mensile erogato è stato di 484 euro per famiglia". Il direttore della filiale regionale della Banca d'Italia, Sergio Magarelli, ha evidenziato che "le misure, attualmente varate e rafforzate, di sostegno al reddito e di contrasto della povertà potrebbero avere una buona influenza sui consumi e ricreare quel clima di fiducia che l'attuale rallentamento della crescita economica ha attenuato". Quanto all'impatto del Reddito di cittadinanza in Calabria, Magarelli ha osservato che "siamo ovviamente in una fase di studio, vederne gli effetti concreti sugli eventuali incrementi dei consumi è difficile dire e potremmo capirlo nelle nostre rilevazioni alla fine dell'anno, certo è che comunque in genere - per come abbiamo riscontrato in passato e non si vede perché non dovrebbe ripetersi anche per quest'ultima - le misure di sostegno al reddito hanno consentito alle famiglie in povertà assoluta di ridurre l'intensità della loro povertà. Quanto all'impulso alla parte lavoro di questa misura, lo vedremo nel prossimo anno".

© RIPRODUZIONE RISERVATA