Sanità, Anaao-Assomed: “I miracoli referendari”

logoAnaooAssomed.jpg

Lamezia Terme – Pubblichiamo una nota della segreteria regionale Anaao-Assomed che  interviene su alcune dichiarazioni rilasciate dal premier Renzi sulla sanità e sui commissariamenti regionali nell’ambito della campagna referendaria.         

“Le principali agenzie nazionali di stampa – scrivono dalla segreterai - riportano da alcune ore le dichiarazioni rilasciate oggi pomeriggio dal Premier Renzi nel corso di una manifestazione a sostegno del SI al prossimo referendum del 4 Dicembre. “E’ ora che finisca il commissariamento della Regione Campania”, ha dichiarato, rinnovando la promessa da … marinaia della Ministra Lorenzin, che la “Scur…exit” aveva garantito (sic!) già l’anno scorso in un disegno di legge desaparecido nei meandri del Transatlantico in Monte Citorio!”.

“Ma la parte più intrigante del Renzi-pensiero – aggiunge - appare quella in cui il Premier afferma “se vincerà il Sì, saranno le Regioni a decidere quali ospedali chiudere e quali potenziare, mentre sarà il Governo Centrale a stabilire i criteri, uguali in tutte le Regioni, per somministrare i farmaci innovativi anti epatite C”.

“Ora, - continuano - tralasciando il fatto che, allo stato, i suddetti farmaci sono erogati in base a protocolli nazionali stabiliti dall’AIFA, che è, appunto, l’Agenzia ITALIANA, non regionale del Farmaco (eventuali criteri più includenti per i pazienti, sono stati stabiliti da Toscana e Puglia, ma con risorse autonome!), la dichiarazione suscita negli operatori della Sanità calabrese, grande interesse. Se ne dedurrebbe, infatti, che, per analogia, anche in Calabria, la Regione e non il duo Scura-Urbani, stabilirebbero presidi ospedalieri e reparti della rete assistenziale calabrese da potenziare o dismettere (anche se finora era parso di capire che proprio le inappropriate scelte gestionali di Governatori e Consiglieri regionali fossero la causa del dissesto…). Ma tant’è: contrordine compagni, pardon pazienti/utenti!”.

“Il tempo, che è galantuomo, - conclude - ci dirà se tali proclami sono scritti sulla battigia o sul lastrico della ritrovata “virtuosità “della Sanità calabrese. Nel frattempo, non vorremmo che, fino al 4 dicembre, esponenti di primissimo o primo piano dell’establishment venissero, in perfetta buona fede, ovviamente, a prometterci che la prossima sede dell’EMA (l’Agenzia Europea del Farmaco), in trasloco da Londra dopo Brexit, non sarà, come finora ritenuto, Milano, ma Catanzaro. Sempre se vincerà il Sì”.                                

© RIPRODUZIONE RISERVATA