Sanità: Calabria terzultima uso farmaci generici

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Catanzaro - "La Regione Calabria è terzultima in Italia per consumo di farmaci generici e, pur avendo fatto consistenti passi avanti per la riduzione della spesa farmaceutica". Sono alcune delle conclusioni del convegno intitolato "I farmaci equivalenti per la sostenibilità del sistema sanitario regionale in Calabria", organizzato dal magazine About Pharma and Medical Devices, con il patrocinio di Assogenerici e il supporto incondizionato di Mylan, una delle più importanti aziende produttrici di farmaci generici e specialistici su scala globale.

"L'evento - prosegue la nota - ha riunito alcuni dei maggiori esperti nazionali e regionali per analizzare gli ultimi dati sulla spesa farmaceutica in Italia che nel 2013 si è attestata intorno ai 26,1 miliardi di euro e potrebbe essere significativamente ridotta attraverso l'uso dei farmaci equivalenti, visto che il 75,4% di questa spesa è rimborsata dal Servizio Sanitario nazionale. La percentuale relativa ai farmaci generici sul totale della spesa farmaceutica netta in Calabria ammonta all' 11%, circa cinque punti sotto il dato nazionale (16%) (fonte: Assogenerici). Nel 2013 i calabresi hanno speso 31 milioni di euro per coprire la differenza tra farmaco generico e di marca, una spesa non giustificata da una maggiore qualità o efficacia. Nella Regione inoltre i farmaci generici pesano per il 17% sul totale delle unità dispensate mentre la media nazionale è del 24% (fonte: Assogenerici); un'altra conferma della situazione migliorabile della sanità calabrese in questo settore".

"La Calabria - ha detto Cinzia Falasco Volpin, general manager di Mylan Italia - purtroppo è agli ultimi posti in Italia per quanto riguarda l'utilizzo dei farmaci generici, una situazione di difficoltà comune ad altre regioni del Centro-Sud. Un uso crescente dei farmaci generici potrebbe essere un importante strumento di efficacia ed efficienza per la sanità calabrese che deve sottostare al piano di rientro. Nei primi 10 mesi del 2014 sono stati spesi dai cittadini calabresi 25 Milioni di Euro per coprire la differenza tra farmaco generico e di marca, un dato stabile rispetto agli anni precedenti. Una spesa evitabile perché i farmaci equivalenti hanno la stessa qualità ed efficacia dei farmaci originatori e i risparmi derivanti dall'utilizzo dei generici possono essere reinvestiti per promuovere lo sviluppo di farmaci innovativi. L'Italia deve superare definitivamente il problema culturale che limita la diffusione del farmaco equivalente e fa spendere centinaia di milioni di euro agli italiani senza alcun beneficio concreto".

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