Lamezia Terme - "Apprendo delle affermazioni a mio avviso gravissime da parte della dottoressa Marasco riguardo la riorganizzazione che l'asp di Cz e quindi presumo la Regione Calabria vorranno dare al 118. Cito "In tutta Italia stanno eliminando il medico a bordo delle ambulanze, sarà presente solo nei posti montani o comunque distanti dal nosocomio, per gli interventi "in centro"(sic!!) sarà presente "un infermiere altamente specializzato" (doppio, triplo sic!!!) "" è quanto afferma in una nota Saverio Ferrari delegato provinciale SMI.
"Ripeto tali affermazioni a mio modo di vedere - continua - sono gravissime perché 1)anche l'infermiere più altamente specializzato non potrà mai sostituire un medico pure il più asino come evidentemente considera la dottoressa Marasco i medici del 118 calabrese, 2)considerando le attuali condizioni dei vari presidi ospedalieri calabresi(vedi Agenas) per le patologie tempo-dipendenti(ima, ictus ischemico o emorragico, grave trauma ecc) chi porrà diagnosi per decidere l'immediata terapia e l'eventuale trasferimento nel nosocomio più idoneo alle esigenze diagnostico-terapeutiche del malcapitato se non un medico?3) Un ictus o un infarto anche al "centro" di Lamezia va inanzitutto diagnosticato e per legge la diagnosi clinica è del medico e non di un infermiere anche se altamente specializzato (sinceramente vorrei spiegato tale definizione, forse un "mezzo" medico o un "doppio" infermiere? ) e non trasferito ad esempio nell'ospedale cittadino privo di emodinamica e Stroke Unit perché si perderebbe del tempo quod vitam et valetudinem per il paziente!".
"Allora mettendo al centro della sanità inanzitutto il bene dell'utente sarebbe il caso che la politica calabrese pensasse prima a rendere "decenti" tutti gli ospedali calabresi così da renderli fruibili anche da parte degli "infermieri altamente specializzati" menzionati dalla collega Marasco e poi pensasse alla eventuale ulteriore demolizione del 118!!!".
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