Sciopero generale Usb, sindacalisti in piazza anche a Catanzaro contro le politiche governative

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Catanzaro - Anche la federazione di Catanzaro dell'Unione sindacale di base ha aderito allo sciopero generale in corso di svolgimento in molte città italiane per protestare contro le politiche del governo Meloni e, in particolare, per chiedere l'aumento dei salari dei lavoratori dipendenti. I sindacalisti si sono ritrovati in Piazza Luigi Rossi difronte il palazzo della Prefettura e hanno inscenato una protesta con cori e striscioni.

"Abbiamo aderito allo sciopero - ha spiegato Tonino Iiritano dell'Usb Calabria - per cercare di aprire un conflitto con questo governo perché non se ne può più delle continue aggressioni che subiscono i lavoratori in relazione alle condizioni di vita e di salario. Sono trent'anni che ci aggrediscono come cittadini. Siamo ultimi in Europa per stipendio e pensioni, in compenso, i sindacati confederali hanno firmato contratti di lavoro a 5 euro, ci hanno delocalizzato i posti di lavoro e soprattutto in questa fase abbiamo un'inflazione al 12% e tantissima gente non riesce a pagare le bollette". "Per quanto riguarda la provincia di Catanzaro - ha annunciato Iiritano - stiamo riprendendo l'attività con la stagione estiva considerato che la nostra è una regione a vocazione turistica". La mobilitazione lanciata la scorsa estate dall'Usb porta lo slogan "Cercasi schiavo" contro lo sfruttamento dei lavoratori stagionali. "Lo faremo con le stesse modalità dell'anno scorso - ha affermato Iiritano - perché siamo nuovamente nelle stesse condizioni, con lavoratori che cercano di vedere come possono lavorare mentre registriamo già dei primi casi di sfruttamento del lavoro stagionale".

B. M.

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